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Fatturazione elettronica nel 2026 In Italia, per chi cambia dopo i nuovi obblighi per 7 nazioni Ue


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Si tratta di un cambiamento normativo di ampia portata che interesser� le aziende italiane che operano con 7 mercati.

A partire dal 2026, il processo di digitalizzazione fiscale farà un evoluzione con l’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria in sette nuovi Paesi, tra cui Belgio, Germania, Croazia, Francia, Polonia, Lettonia ed Emirati Arabi Uniti. Si tratta di un cambiamento normativo di ampia portata che interesserà le aziende italiane che operano con questi mercati, siano esse fornitrici di beni o servizi, sedi operative, o interlocutori commerciali. Vogliamo approfondire in questo articolo:

  • Belgio, obbligo totale dal primo gennaio 2026

  • Germania obbligo graduale dal 2025 al 2028

  • Dilazione debiti

    Saldo e stralcio

     

  • Francia, obbligo progressivo tra il 2026 e il 2027

  • Conseguenze per le imprese italiane

Belgio, obbligo totale dal primo gennaio 2026

Il Belgio sarà tra i primi ad attuare l’obbligo di fatturazione elettronica B2B a partire dal primo gennaio 2026, seguendo un modello centralizzato e già sperimentato con la Pubblica Amministrazione tramite la rete Peppol. Tutte le imprese belghe e quelle esterne con una stabile organizzazione nel Paese dovranno trasmettere le fatture elettroniche attraverso il canale certificato Peppol, che garantisce sicurezza e standardizzazione a livello europeo.

Germania obbligo graduale dal 2025 al 2028

In Germania, la transizione sarà più graduale. Dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, sarà ancora possibile emettere fatture cartacee o in formato pdf, purché il destinatario esprima consenso esplicito. Dal primo gennaio 2027, l’obbligo di fatturazione elettronica strutturata (conforme allo standard europeo EN 16931) entrerà in vigore per le imprese con un fatturato annuo superiore a 800.000 euro. L’obbligo verrà poi esteso a tutte le aziende, indipendentemente dal fatturato, a partire dal primo gennaio 2028.

Le imprese italiane che intrattengono rapporti commerciali con la Germania dovranno essere in grado di gestire due fasi di adeguamento e garatnire la compatibilità tecnica con il formato EN 16931.

Francia, obbligo progressivo tra il 2026 e il 2027

La Francia ha optato per una doppia fase di introduzione della fatturazione elettronica. Dal primo settembre 2026, tutte le imprese saranno obbligate a ricevere fatture elettroniche, mentre grandi e medie imprese dovranno anche emettere e trasmettere le fatture in formato elettronico, oltre a effettuare la rendicontazione fiscale in tempo reale. Dal primo settembre 2027, l’obbligo si estenderà anche alle piccole e microimprese, completando così la digitalizzazione del ciclo di fatturazione.

Sarà necessario attrezzarsi fin dal 2026 per ricevere e gestire fatture elettroniche secondo i requisiti francesi, e prepararsi entro il 2027 a emetterle secondo gli standard locali, compatibili con le piattaforme nazionali francesi previste per il controllo fiscale.

Conseguenze per le imprese italiane

Le imprese italiane che operano stabilmente o occasionalmente nei Paesi coinvolti dalla nuova normativa dovranno adeguare i propri sistemi ERP, formare i reparti amministrativi e coordinarsi con i partner tecnologici per garantire la conformità alle specifiche tecniche locali, che variano da Paese a Paese. La corretta gestione della fatturazione elettronica transfrontaliera richiederà anche una maggiore attenzione alla normativa Iva estera, alle procedure di validazione dei documenti, e alla sicurezza delle trasmissioni elettroniche.

Per quanto riguarda le vendite B2C, ovvero quelle rivolte a consumatori finali privati, le aziende italiane potranno continuare a utilizzare il regime OSS (One Stop Shop), che consente di gestire la dichiarazione e il pagamento dell’Iva estera in modo centralizzato tramite l’Agenzia delle entrate italiana, senza ulteriori obblighi di fatturazione elettronica. T

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