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Bonus affitto nuovi assunti fuori sede: come richiederlo


Il bonus affitto per i nuovi assunti fuori sede, ossia per coloro che trasferiscono la loro residenza per motivi di lavoro, è finalmente operativo.

L’agevolazione fiscale introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 è riservata ai lavoratori assunti a tempo indeterminato che  trasferiscono la propria residenza in un Comune distante almeno 100 km da quello di origine.

Con una circolare pubblicata il 16 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito tutte le istruzioni per richiederlo.

Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono le regole.

COME FUNZIONA IL BONUS AFFITTO PER I LAVORATORI FUORI SEDE NEL 2025

Con l’obiettivo di incentivare la mobilità territoriale e sostenere i lavoratori che accettano un impiego lontano da casa, la Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 386-389) ha introdotto un nuovo bonus affitto riservato ai lavoratori fuori sede assunti a tempo indeterminato nel 2025.

Si tratta di un beneficio fiscale che consente ai datori di lavoro, su base volontaria, di erogare o rimborsare fino a 5.000 euro annui (esentasse) a favore del dipendente per le spese sostenute per l’affitto e la manutenzione dell’immobile locato nel Comune in cui ha sede il lavoro. La misura è valida per un massimo di due anni consecutivi dalla data di assunzione.

Il bonus si configura come una particolare forma di fringe benefit, cioè un compenso non in denaro che il datore di lavoro può decidere di offrire oltre alla retribuzione ordinaria. Può comparire in busta paga, ma non come reddito imponibile, bensì come voce di beneficio accessorio. In questo modo, le somme così erogate (fino a 5000 euro l’anno e per 2 anni) vengono escluse dall’IRPEF. 

Tuttavia, le cifre corrisposte sono comunque:

  • soggette a contributi previdenziali;

  • rilevanti ai fini ISEE, quindi incidono sull’accesso ad agevolazioni e prestazioni assistenziali;

Inoltre, il bonus:

  • non si applica ai contratti a tempo determinato, né alle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato;

  • non è un diritto automatico per il dipendente, ma è facoltativo per il datore di lavoro. Spetta all’azienda, cioè, decidere se erogarlo o meno;

  • viene riconosciuto solo se le somme sono riferite a spese sostenute a partire dalla data di assunzione. Non sono ammessi rimborsi retroattivi per canoni o interventi precedenti. Inoltre, le spese relative al trasferimento (es. trasloco, utenze) non rientrano nel beneficio, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 4 del 16 maggio 2025.

Ma vediamo quali sono le condizioni per ottenerlo.

QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE IL BONUS AFFITTO NEL 2025

Il bonus affitto non è automatico, ma subordinato a scelte aziendali e al possesso di requisiti precisi, sia da parte del datore di lavoro sia da parte del lavoratore.

Nel dettaglio, come chiarito nella circolare n. 4 del 16 maggio 2025, il lavoratore deve:


  • trasferire la propria residenza nel Comune in cui ha sede l’attività lavorativa, che deve trovarsi ad almeno 100 km di distanza dal Comune in cui risiedeva precedentemente. La distanza è calcolata sulla via di comunicazione più breve, a prescindere dal mezzo (stradale, ferroviario, ecc.). Inoltre, il trasferimento di residenza deve avvenire entro la data del conguaglio fiscale dell’anno in cui il datore ha erogato le somme, oppure la data di cessazione del contratto di lavoro, se il rapporto termina prima;

  • aver percepito nel 2024 un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro. Ai fini della verifica si considerano solo i redditi assoggettati a tassazione ordinaria percepiti entro il 12 gennaio 2025, escludendo TFR, arretrati e altri redditi soggetti a tassazione separata.

Inoltre, per poter fruire del beneficio, il datore di lavoro deve essere in possesso della seguente documentazione:



  • autocertificazione del lavoratore, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, con la quale si attesta la residenza nei sei mesi precedenti all’assunzione e il rispetto del limite di reddito, allegando copia del documento di identità.

COME RICHIEDERE IL BONUS AFFITTO PER UN LAVORATORE FUORI SEDE

Il bonus affitto per lavoratori fuori sede non è un contributo diretto erogato dallo Stato al cittadino, ma un beneficio fiscale gestito interamente dal datore di lavoro, che può decidere se riconoscerlo o meno ai propri dipendenti. Per questo motivo, non è prevista una domanda da presentare all’INPS o all’Agenzia delle Entrate, ma è il dipendente che deve attivarsi presso la propria azienda per richiedere l’accesso al bonus, fornendo la documentazione necessaria.

Per ottenere il bonus, il lavoratore deve:

  • assicurarsi di essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per rientrare in questa agevolazione;

  • avere un contratto di locazione regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate, intestato a suo nome, relativo all’immobile nel Comune dove ha sede l’attività lavorativa. Il bonus copre anche eventuali spese di manutenzione, purché anche queste documentate;

  • presentare la documentazione al datore di lavoro per attivare il bonus. Il dipendente deve fornire cioè alla propria azienda: 1) una autocertificazione ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, in cui dichiara la residenza nei 6 mesi precedenti l’assunzione, il rispetto del limite di reddito per l’anno 2024 e il trasferimento della residenza nel Comune sede di lavoro; 2) una copia del contratto di affitto registrato e le eventuali ricevute di pagamento; 3) fatture o documentazione fiscale relativa a spese di manutenzione (incluse nel bonus); 4) copia del documento di identità.

Il datore di lavoro, a questo punto, una volta ricevuta e verificata la documentazione può decidere: di rimborsare le spese sostenute dal lavoratore (entro il limite di 5.000 euro annui per due anni).

Trattandosi di un diritto non automatico, ma di un’opzione che rientra nella gestione dei fringe benefit aziendali, è consigliabile che i lavoratori interessati si rivolgano tempestivamente all’ufficio del personale o all’amministrazione della propria azienda per chiedere se il bonus è previsto.

VALIDITÀ E CUMULABILITÀ

Il bonus ha una validità di 24 mesi a decorrere dalla data di assunzione. Ad esempio, se l’assunzione risulta dal 1° luglio 2025 il bonus è valido fino al 30 giugno 2027, entro i limiti di 5.000 euro l’anno. Questo vuol dire che l’eventuale eccedenza è soggetta a tassazione ordinaria. Quindi, se vengono erogati 6.000 euro in un anno, solo 5.000 sono esenti, mentre 1.000 concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente e sono soggetti all’IRPEF ordinaria.

Infine, il bonus affitto per lavoratori fuori sede è cumulabile con gli aiuti, gli sgravi o i crediti d’imposta per i lavoratori dipendenti approvati dalla Legge di Bilancio 2025, ovvero i cosiddetti bonus in busta paga e il bonus di 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico.

LA GUIDA AI BONUS 2025

Per approfondire, vi invitiamo a consultare l’elenco aggiornato di tutti i bonus attivi nel 2025 e quello sui bonus INPS 2025 legati all’ISEE.

Mettiamo a vostra disposizione poi, la guida con tutti i bonus con ISEE disponibili nel 2025.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Potrebbe interessarvi anche la guida ai fringe benefit, con tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, tra cui i bonus in busta paga e il bonus di 2 mila euro per i dipendenti con figli.

Vi consigliamo infine di consultare quali sono i bonus famiglia o i bonus figli che si possono richiedere.

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