Va a Keen Venture Partners il primo investimento del Fei in un fondo europeo di venture capital dedicato alla difesa.
Il 22 maggio la Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti (Fei – parte della Banca europea per gli investimenti) hanno annunciato un investimento di 40 milioni di euro nel Fondo europeo per le tecnologie di difesa e sicurezza dell’olandese Keen Venture Partners.
La Banca europea per gli investimenti (Bei) di proprietà comune dei paesi dell’Ue, è la più grande istituzione finanziaria multilaterale del mondo per asset e il più grande prestatore multilaterale. Dall’anno scorso la Bei ha intensificato il suo sostegno al settore della sicurezza e della difesa, ampliando la gamma di progetti di difesa e sicurezza ammissibili al finanziamento all’inizio di marzo.
Fondato nel 2014, Keen si concentra sulle aziende in fase iniziale nel settore della difesa e della sicurezza, in particolare quelle che sviluppano tecnologie per la difesa informatica, l’intelligenza artificiale, la robotica, i sistemi autonomi e la sicurezza spaziale. Come spiega in una nota, il fondo di Keen dedicato alle tecnologie per la difesa è attualmente in fase di raccolta fondi con l’obiettivo di raccogliere 125 milioni di euro e prevede di chiudere per la prima volta il suo fondo nel terzo trimestre del 2025.
Quindi investimento pubblico per il fondo olandese dedicato al “dual use” “nei paesi europei della Nato”.
Eppure Giusppe Lacerenza, partner di Keen, aveva dichiarato che “Dovremmo smetterla di finanziare la difesa solamente con i soldi dei contribuenti e aprire anche al capitale privato” in occasione del Defense investment forum organizzato da Airpress e Formiche.
E non è la prima volta…
Tutti i dettagli.
COS’È IL DEFENCE QUITY FACILITY
Come già detto, l’investimento di 40 milioni di euro del Fei nel Fondo europeo per le tecnologie di difesa e sicurezza di Keen rappresenta il primo nell’ambito del Defence Equity Facility e del mandato InvestEU Space.
Il Defence Equity Facility è un’iniziativa lanciata nel gennaio 2024 da 175 milioni di euro, cofinanziata da 100 milioni di euro del Fondo europeo per la difesa (Edf) e da 75 milioni di euro del Fei.
E COSA FA IL FEI
Creato nel 1994, il Fei fa parte del Gruppo Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e non finanzia direttamente le imprese, ma lavora tramite intermediari finanziari, come banche, fondi di investimento o altri enti che offrono prestiti, capitale o garanzie. Tra i principali strumenti utilizzati dal Fei figurano: garanzie e cartolarizzazioni, private equity e venture capital e microfinanza.
I FONDI DA BEI E UE
In particolare, il Fei utilizza fondi provenienti da: Bei, Ue (ad esempio attraverso programmi come COSME, Horizon Europe, InvestEU), governi nazionali o regionali e investitori privati.
L’OBIETTIVO
“Il nostro investimento nel Fondo Europeo per le Tecnologie della Difesa e della Sicurezza Keen sottolinea il nostro impegno a rafforzare il panorama della sicurezza europea. Sostenendo le aziende innovative in questo settore cruciale, non solo promuoviamo i progressi tecnologici, ma miglioriamo anche la sicurezza e la resilienza complessive dell’Europa” ha spiegato Marjut Falkstedt, Amministratore Delegato del Fei.
Gli investimenti del Fondo saranno paneuropei, con un’esposizione a Regno Unito, Turchia e Norvegia.
“Questo investimento in Keen Ventures rappresenta un traguardo importante, che dimostra la nostra ambizione di migliorare l’accesso ai finanziamenti per l’industria della difesa, e in particolare per i nuovi operatori del settore”, ha commentato il Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubilius.
COSA FA KEEN VENTURE PARTNER
Con uffici ad Amsterdam e Londra, il fondo di venture capital ha consolidato una solida presenza nel settore della difesa e delle tecnologie avanzate. “Un’Europa più forte e sicura ha bisogno dell’intraprendenza e della grinta che solo gli imprenditori possono portare”, hanno dichiarato i partner di Keen Alexander Ribbink e Giuseppe Lacerenza (nella foto).
Come spiega la società, il fondo monitora oltre 800 aziende europee del settore delle tecnologie per la difesa, un numero superiore a quello di qualsiasi altro fondo europeo. Inoltre, Keen ha creato un comitato consultivo europeo di alto livello con comprovata esperienza negli investimenti in tecnologie per la difesa, composto da consulenti di fama con esperienza nel settore militare, nel business e nelle politiche delle tecnologie per la difesa. All’interno del fondo, c’è spazio per investitori più grandi con esperienza nel settore delle tecnologie per la difesa, indica la nota.
IL COMITATO CONSULTIVO
Per il nuovo fondo dedicato alla difesa, Keen ha istituito un comitato consultivo di 13 membri, che include personalità di spicco come Jaap de Hoop Scheffer, ex Segretario generale della Nato, e Kajsa Ollongren, ex Ministro della Difesa e vice premier olandese. Questo consiglio riunisce una vasta esperienza in ambito militare, politico e dell’industria della difesa, rafforzando la visione strategica del fondo, sostiene la società.
GLI INVESTIMENTI IN DIFESA DEL FONDO KEEN
Tra le società nel portfolio di Keen Venture Partners attive nel mercato della difesa troviamo Avalor AI, che produce software utilizzato per supervisionare complesse missioni militari che coinvolgono droni e collabora con il Ministero della Difesa olandese. Tra gli altri investimenti di Keen figurano la società di intelligence sulle minacce informatiche EcleticIQ e la società di percezione radar PercivAI.
FONDI PUBBLICI SÌ O NO?
“L’investimento del Fondo Europeo per gli Investimenti rappresenta un contributo significativo per diventare uno dei principali fondi in Europa, da cui saranno supportate circa 20-25 startup dalla fase seed al Series B”, spiega spiega il fondo olandese nella nota diffusa.
In realtà il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha già sostenuto Keen Venture Partners nel 2021 con 30 milioni di euro nel lancio del suo secondo fondo, che ha raggiunto la prima chiusura a 120 milioni di euro. Finanziamento a supporto delle PMI in tutta l’Ue, in linea con il primo fondo di Keen del 2016, anch’esso sostenuto dal Fei nell’ambito del programma Cosme della Commissione europea.
Il finanziamento è supportato dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il pilastro principale del Piano di investimenti per l’Europa della Commissione europea.
E oggi il fondo olandese spiega che “Startup e scale-up, guidate da imprenditori e sostenute da capitale di rischio, possono svolgere un ruolo importante nell’accelerare l’innovazione e nel rendere più rapide le nuove tecnologie disponibili in prima linea”.
Secondo Giuseppe Lacerenza (ex McKinsey) “rafforzare la difesa e la sicurezza dell’Europa attraverso il capitale privato, unito all’ingegno e alla perseveranza degli imprenditori, è solo l’inizio. Siamo orgogliosi di vedere il Fei svolgere un ruolo catalizzante nella mobilitazione di investimenti privati per questa causa vitale”. “Per chi dispone dei capitali, contribuire alla Difesa delle nostre società non è solo un modo per proteggere i propri asset e un dovere morale, ma anche un’opportunità economica unica” ha proseguito l’italiano Laceranza, ripreso dalla rubrica “In Difesa” a cura di Airpress sul quotidiano La Verità: “Dovremmo smetterla di finanziare la difesa solamente con i soldi dei contribuenti”, ha scandito Lacerenza del fondo secondo la cronaca di Airpress.
Capitali privati quindi ma con una percentuale di fondi pubblici.
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