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Cinecittà vuole tornare grande, ecco il piano strategico al 2029 e gli investimenti per rivedere l’utile




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Ultim’ora news 28 maggio ore 20


Si è aperta una nuova fase industriale per Cinecittà fatta di nuovi teatri, consolidamento produttivo e ottimizzazione economica. Ed è proprio all’interno di un cinema che la nuova amministratrice delegata, Manuela Cacciamani, ha presentato il piano industriale del gruppo 2025-2029 fondato su sei pilastri: ottimizzazione, qualità, sostegno, persone, diversificazione e sostenibilità. 

Dopo anni di perdite il board di Cinecittà, che gestisce il principale distretto italiano per la produzione audiovisiva, punta al ritorno in utile. «Non stiamo solo costruendo nuovi studi: stiamo ridefinendo cosa significa produrre cinema in Europa. Cinecittà deve diventare una macchina che lavora a pieno regime, ogni giorno, con l’eccellenza come standard minimo. Non ci interessa solo partecipare: vogliamo guidare il gioco», ha detto Cacciamani.

Tutti i numeri di Cinecittà 

Sulla base di diversi driver di crescita, Cinecittà mira a conseguire nel 2029 ricavi commerciali e delle attività istituzionali per 51,9 milioni di euro, dai 26,7 milioni del 2024. L’ebitda è atteso da 6,3 milioni (da un valore negativo di 3,3 milioni), con un ebitda margin al 7,5% (-3,9% al 31 dicembre 2024). 

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La grande sfida è il ritorno all’utile netto. Il gruppo, che ha chiuso il 2024 con una perdita di 11,6 milioni, punta a un utile netto di 4,3 milioni nel 2029 e a un patrimonio netto di 25,2 milioni (dai 4,3 milioni). «Si tratta di una sfida ambiziosa ma assolutamente sostenibile», ha spiegato Cacciamani durante la presentazione. Complessivamente, nell’arco di Piano, i ricavi commerciali sono stimati in a 207 milioni, l’ebitda cumulato è atteso di 13,6 milioni, l’utile netto di 7,9 milioni e il patrimonio netto a 25,2 milioni.

Le nuove linee di business

Grazi agli investimenti del Pnrr (ben 230 milioni destinati), entro giugno 2026 sarà portato a termine il progetto di realizzazione di 5 nuovi teatri di posta e alla ristrutturazione totale di 4 nuovi teatri altamente tecnologici che porteranno un incremento del 60% della capacità produttiva. 

Il piano prevede la valorizzazione dell’Archivio Luce, di cui sarà completata la digitalizzazione dell’archivio cinematografico  e fotografico;  l’implementazione del Miac, il Museo del Cinema e dell’Audiovisivo; nuovi eventi, anteprime, rassegne e proiezioni dentro Cinecittà; il rafforzamento del brand «Cinecittà si Mostra» e il restauro di opere fondamentali del patrimonio cinematografico italiano. 

Attenzione anche ai giovani e all’internazionalizzazione con un slancio alla produzione e distribuzione di documentari e un progetto di cortometraggi per lo scouting di nuovi talenti. Infine, è prevista una maggiore presenza nei principali festival e mercati internazionali e un supporto operativo e strategico alle attività della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. (riproduzione riservata) 



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