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Commissione EU adotta nuove misure per industria net zero


La Commissione europea ha adottato ulteriori misure per sostenere la transizione dell’UE verso un’economia a basse emissioni di carbonio. I nuovi atti di legislazione secondaria e una comunicazione relativa al Net-Zero Industry Act (Nzia) aiuteranno l’industria a diventare più resiliente e competitiva e a ridurre la propria impronta di carbonio. Le norme chiariscono quali progetti manifatturieri possono beneficiare di specifiche disposizioni contenute nella legge, come ad esempio in materia di autorizzazioni, status di progetto strategico e criteri non tariffari.

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Foto di Christian Lue su Unsplash.

Criteri di condotta aziendale responsabile

Tra le misure adottate, le regole per l’inclusione di determinati criteri non tariffari nelle aste degli Stati membri per la diffusione delle energie rinnovabili. Questi criteri includono la condotta aziendale responsabile, la sicurezza informatica e il contributo alla sostenibilità e alla resilienza. A partire dal 30 dicembre 2025, le nuove norme dovranno essere applicate al 30% dei volumi d’asta (ovvero 6 GW all’anno per Paese UE). “La legge fornisce parametri più dettagliati per armonizzare le modalità di applicazione di tali norme da parte degli Stati membri” chiarisce la Commissione EU, “al fine di garantire una maggiore visibilità alle imprese, pur consentendo una certa flessibilità”.

Prodotti della tecnologia net zero e componenti specifici

Adottato anche un atto elencare recante i prodotti finali della tecnologia net zero e i loro principali componenti specifici. Tale elenco “aiuta a identificare quali prodotti possono comportare l’applicazione obbligatoria del criterio non legato al prezzo della resilienza”. Ciò significa che, in determinate procedure pubbliche, le stazioni appaltanti devono considerare la resilienza della catena di approvvigionamento oltre al prezzo nella selezione di tecnologie o fornitori, ovvero le stazioni appaltanti in questi casi non dovrebbero semplicemente selezionare l’opzione più economica. “Questo criterio deve essere applicato negli appalti pubblici, nelle aste per le energie rinnovabili e in altre forme di intervento pubblico, quando vi è un’eccessiva dipendenza da un’unica fonte di approvvigionamento per uno di questi prodotti” specifica la Commissione.

Criterio non tariffario della resilienza negli appalti pubblici

Un’ulteriore comunicazione intende fornire informazioni sulla provenienza dell’approvvigionamento di tech a zero emissioni nette dell’UE, evidenziando la dipendenza dai Paesi terzi per specifiche tecnologie. Questi criteri consentono l’applicazione del parametro non tariffario della resilienza negli appalti pubblici, nelle aste per le energie rinnovabili e in altri interventi pubblici al fine di diversificare le fonti tecnologiche. Inoltre, aiutano gli Stati membri a valutare i progetti di produzione di tecnologie a zero emissioni nette ammissibili allo status di progetto strategico.

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