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Basilicata, frenare la fuga dei neo laureati e lo spopolamento delle aree interne


Frenare la “fuga dei cervelli”, invertire la rotta dello spopolamento, creare nuovi posti di lavoro. Gli obiettivi sono ambizioni, declinati per ridare slancio al territorio ed alla sua popolazione in pieno “inverno demografico”. Il governo regionale punta sul capitale umano per affrontare le difficili sfide che tra spopolamento, disoccupazione e criticità infrastrutturali affliggono la Basilicata. E lo fa attraverso due avvisi pubblici, approvati dalla Giunta regionale, che mirano, seppure in maniera diversa, ad aumentare le opportunità occupazionali ed a sostenere il tessuto imprenditoriale oggi in difficoltà. Il primo guarda al rafforzamento del capitale umano, con una attenzione particolare, ai laureati disoccupati, il secondo al personale delle imprese ed anche a quelli, over 55, che si trovano in cassa integrazione.

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In particolare, ad essere previsto nella prima misura è un bonus economico per le aziende che assumono laureati disoccupati. Oltre sei i milioni di euro con cui l’avviso viene finanziato con risorse europee, suddivisi in tre annualità, il 2025, il 2026 ed il 2027, da due milioni di euro per ogni anno. “L’obiettivo è quello far fronte alla sempre crescente “fuga di cervelli” dal nostro territorio regionale creando in Basilicata opportunità occupazionali stabili e qualificate rivolte ai laureati lucani disoccupati. A tal fine, la Regione intende concedere ad aziende e professionisti con sede o unità locale nel territorio regionale un bonus occupazionale nel caso di assunzione di laureati lucani disoccupati – viene sottolineato nei documenti allegati alla delibera – prevedendo una riserva nella dotazione finanziaria nell’ipotesi in cui l’assunzione riguardi laureati che abbiano completato un percorso di alta formazione “post lauream”, anche all’estero, finanziato dalla Regione, oppure riguardi laureati disoccupati che abbiano completato un percorso previsto dal programma Gol”.

Il bonus dovrà, nel dettaglio, portare ad un contratto a tempo indeterminato e non ne potranno beneficiare gli addetti che nei sei precedenti hanno avuto rapporti con lo stesso datore di lavoro. Inoltre, l’assegnazione di uno o più bonus verranno stabiliti anche in base all’attuale numero dei dipendenti dell’azienda. E se l’assunzione dei laureati disoccupati è un aspetto, sul fronte del lavoro attenzione viene dedicata anche a coloro che il lavoro rischiano di perderlo ed alle aziende che intendono rafforzare le competenze dei loro addetti per affrontare la concorrenza. In questo caso l’avviso pubblico approvato dalla Giunta regionale, sempre ieri, prevede sei milioni e mezzo di euro, per le imprese che vogliono formare i loro addetti (il 70 per cento è destinato alle piccole e medie imprese, il 30 per cento alle grandi imprese).

“Con esso si intende promuovere la formazione continua incentrata soprattutto sui temi dell’innovazione e dell’aggiornamento delle competenze del personale, accompagnando le imprese lucane in processi di riorganizzazione e innovazioni di processo e di prodotto più rispondenti ai fabbisogni emersi in contesti produttivi locali e internazionali” viene messo in luce in alcuni documenti allegati alla delibera di Giunta. Ad essere finanziati saranno progetti e percorsi di formazione continua rivolti ad imprese lucane che vogliono aggiornare il personale, anche se si tratta di addetti che usufruiscono degli ammortizzatori sociali. Insomma, due programmi importanti per bloccare “la fuga di cervelli” e far crescere in Basilicata posti di lavoro e competenze.



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