Se il corteggiamento di De Laurentiis verso il tecnico dello scudetto andasse a buon fine, il club bianconero sarebbe costretto a rivedere i propri piani. Il croato ha già un contratto per la prossima stagione, ma la sua conferma non è certa
E se alla fine il corteggiamento di Aurelio De Laurentiis andasse a buon fine? Quale sarebbe il piano B della Juve? Nella testa di John Elkann, che ha impostato la rivoluzione del management bianconero dando più poteri a Giorgio Chiellini, affiancando una figura più di campo come Damien Comolli all’ad Maurizio Scanavino e mettendo sotto osservazione il ruolo del dt Cristiano Giuntoli, il tecnico che ha dato inizio al ciclo dei 9 scudetti consecutivi è un tassello fondamentale del progetto di rilancio bianconero. Che, dopo aver messo a posto i conti, adesso deve tornare alla sua storica mission: vincere.
juve, se conte resta a napoli chi sarà l’allenatore?
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Chiaro che un’eventuale permanenza a Napoli di Antonio Conte costringerebbe i bianconeri a rivedere i propri piani. Anche se, in verità, alla Juve un allenatore con un contratto già in essere per la prossima stagione c’è già: è Igor Tudor, che, con il raggiungimento del quarto posto (con 18 punti in 9 partite e la ragguardevole media di 2 punti a gara) ha fatto scattare il rinnovo automatico fino al 30 giugno 2026. In questo scenario, il croato, che si appresta a guidare la squadra nel Mondiale per Club americano, avrebbe la possibilità di giocarsi pienamente le proprie carte. Tudor, tra l’altro, piace ai tifosi, che apprezzano il fatto di aver riportato juventinità e spirito di appartenenza nello spogliatoio e, nei due mesi abbondanti che ha avuto a disposizione, ha dimostrato di saper incidere sulla squadra. Inoltre, il tecnico croato sarebbe già in linea con il dt bianconero per quanto riguarda il progetto futuro: Giuntoli da tempo ripete che la squadra necessita di 2-3 acquisti top per tornare ai vertici. E dell’esigenza di “avere 2-3 pezzi mirati, di spessore, che possano dare qualcosa in più alla squadra” parla Tudor ormai da alcune settimane.
juve senza conte, tudor o mancini?
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Tudor quindi il 14 giugno potrebbe partire per gli Stati Uniti desideroso di conquistarsi la conferma, ma la Juve ha comunque in mano una exit strategy: fino a luglio, pagando una piccola penale, può rompere il contratto con l’attuale tecnico. Ecco, che, allora, non si può escludere un ritorno di fiamma per Roberto Mancini: l’ex ct della Nazionale, a marzo, era stato il principale indiziato per subentrare a Thiago Motta, prima di essere superato in volata da Tudor perché aveva chiesto rassicurazioni su una prospettiva più a lungo termine. Esperienza, carisma e praticità sarebbero le carte a favore di Roberto Mancini, che, però, non troverebbe un ambiente particolarmente favorevole nel mondo del tifo bianconero. Nonostante, come confessato qualche anno fa alla Gazzetta, lui e il padre fossero “tifosissimi” juventini. Non si possono scartare a priori, infine, altri possibili ritorni di fiamma, come per Gian Piero Gasperini (comunque ormai vicinissimo alla Roma) o Stefano Pioli (ancora alla guida dell’Al Nassr nonostante una stagione deludente e in orbita Atalanta per il dopo-Gasp), per i quali non ci sono stati contatti recenti, ma che facevano parte, insieme a Conte, della short list di tecnici dai quali la Juve aveva pensato di ripartire già in tempi non sospetti. D’altronde, l’eventuale permanenza di Antonio Conte a Napoli farebbe svanire molte delle certezze che sembravano fin qui acquisite…
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