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Regione Umbria, 1 milione per i servizi non autosufficienza



Fondi regionali in attesa del trasferimento statale triennale

La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato un nuovo stanziamento di 1 milione di euro a favore del Fondo regionale per la non autosufficienza, con l’obiettivo di garantire la prosecuzione dei servizi rivolti ai cittadini in condizioni di fragilità. La somma, proveniente dal bilancio regionale, sarà destinata alle aziende sanitarie locali con vincolo d’uso per i distretti socio-sanitari.

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Questo intervento si aggiunge al precedente finanziamento di pari importo deliberato lo scorso 16 aprile, portando a 2 milioni di euro complessivi il sostegno predisposto dalla Regione in attesa dell’arrivo delle risorse nazionali.

La decisione è stata presa per fronteggiare il ritardo nell’erogazione dei fondi statali previsti dal Fondo nazionale per la non autosufficienza (Fna) per il triennio 2025-2027, ancora in fase di definizione. La distribuzione a livello nazionale delle risorse del Fna è infatti vincolata alla finalizzazione del nuovo Piano triennale per la non autosufficienza, che deve essere ancora approvato a livello centrale.

L’intervento regionale mira a garantire la continuità operativa dei servizi essenziali per le persone non autosufficienti, prevenendo il rischio di sospensione delle prestazioni. La Regione ha ritenuto urgente agire per evitare impatti negativi sulla qualità della vita degli assistiti e per scongiurare l’aggravamento del carico assistenziale su famiglie e caregiver.

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Le risorse regionali verranno suddivise tra le due aziende sanitarie locali dell’Umbria in base alle caratteristiche e alle necessità dei rispettivi distretti. L’Azienda Usl Umbria 1 riceverà 534.203 euro, mentre all’Azienda Usl Umbria 2 saranno assegnati 465.797 euro. I fondi verranno successivamente distribuiti all’interno dei distretti territoriali, secondo criteri di proporzionalità e in coerenza con i fabbisogni locali.

L’amministrazione regionale ha motivato lo stanziamento con la necessità di non interrompere i percorsi di assistenza in corso, considerati fondamentali per la tenuta del sistema sociosanitario territoriale. I beneficiari dei servizi afferenti al Fondo non autosufficienza sono principalmente persone con disabilità, anziani non autosufficienti, individui affetti da gravi patologie o in condizioni di particolare vulnerabilità.

Il finanziamento regionale permette di coprire temporaneamente le attività normalmente sostenute con il contributo del Fna, garantendo la continuità di interventi domiciliari, assistenza di base, supporto alla deambulazione, aiuto nella gestione della vita quotidiana e prestazioni integrate tra servizi sociali e sanitari.

La misura si inserisce nel quadro delle politiche regionali per la tutela delle persone fragili, che da anni rappresentano un’area prioritaria d’intervento per la Regione Umbria. In attesa della definizione a livello statale del nuovo piano triennale, l’amministrazione ha deciso di intervenire direttamente per evitare vuoti nell’erogazione delle prestazioni.

Il ritardo nell’erogazione delle risorse nazionali ha infatti determinato uno scenario di incertezza nella programmazione dei servizi, rendendo necessario un impegno straordinario da parte delle istituzioni locali per non compromettere la stabilità del sistema.

L’iniziativa della Regione Umbria segue un principio di responsabilità istituzionale e risponde alle esigenze emerse nel confronto con le aziende sanitarie e gli enti locali, che avevano segnalato la criticità legata al blocco dei finanziamenti nazionali.

Con questa operazione, la Regione ha scelto di sostenere direttamente le comunità locali, assicurando la prosecuzione di servizi a favore delle persone non autosufficienti. L’intervento intende anche tutelare il lavoro degli operatori sociosanitari impiegati nei distretti, garantendo la regolarità dei percorsi assistenziali già attivati.

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La continuità dei servizi è considerata un elemento essenziale per evitare ricadute sociali e sanitarie, che potrebbero avere ripercussioni sull’intero sistema di welfare territoriale.

Le aziende sanitarie riceveranno formalmente i fondi nei prossimi giorni e procederanno con la loro ripartizione interna, secondo quanto previsto dalle indicazioni regionali.

Con questo nuovo stanziamento, la Regione Umbria rafforza il proprio impegno sul fronte della non autosufficienza e si prepara ad affrontare, con risorse proprie, un periodo di transizione in attesa del ripristino dei finanziamenti statali.

Il provvedimento rappresenta una misura temporanea, ma fondamentale per la salvaguardia dei servizi e dei diritti delle persone in condizioni di particolare bisogno. La Regione continuerà a monitorare l’evoluzione del quadro normativo nazionale e ad adeguare le proprie politiche in base alle decisioni ministeriali attese nelle prossime settimane.

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