Sport business forum: lo sport come volano per l’economia e veicolo di inclusione. “Per Belluno vuol dire manifattura e vita di comunità a 360 gradi”

BELLUNO. Sport, economia e giovani. Sono queste alcune delle parole chiave della seconda edizione dello Sport Business Forum, che si terrà dal 5 all’8 giugno tra Belluno, Cortina d’Ampezzo, Longarone e Treviso.

“La prima edizione ha avuto un successo enorme”, spiega Lorraine Berton, presidentessa di Confindustria Belluno Dolomiti. “Abbiamo avuto l’intuizione forte che lo sport potesse diventare leva per lo sviluppo del territorio, capace di connettere imprese, istituzioni e comunità in vista delle Olimpiadi. Quando si parla di sport spesso non si pensa all’impresa, invece va raccontato nell’impresa, perché per noi vuol dire manifattura e vita di comunità a 360 gradi”.

La rassegna ospiterà quest’anno oltre 40 eventi (qui i dettagli), con occasioni di confronto con i grandi campioni sportivi e manager aziendali. “Si parlerà anche di intelligenza artificiale, economia, diritti, salute mentale e fisica, inclusione, parità di genere, ma soprattutto – prosegue Berton – daremo forma a una visione: lo sport come piattaforma per ripensare il futuro e su questo Belluno continuerà a fare la parte del leone. Vogliamo che la provincia torni a essere segnata sulle mappe dell’innovazione: Sport Business Forum nasce nelle Dolomiti, ma ho chiesto al tavolo nazionale di lanciare l’evento anche fuori dal Veneto, con una comunicazione che lo renda interessante anche a livello nazionale”.

E che il focus sia sull’impresa lo ricorda anche Alessio Cremonese, presidente Assosport e vicepresidente Confindustria Belluno Dolomiti con delega Olimpiadi e grandi eventi: “Il mondo si è accorto dello sport system: solo nella nostra associazione – spiega – facciamo 4,5 miliardi di fatturato e diamo lavoro a 11mila addetti. Non è poco, quindi oltre al valore per i giovani e il turismo, bisogna ricordare che qui si fa economia. Abbiamo eccellenze che tutti ci invidiano e si avvicinano anche i fondi di investimento stranieri. Inoltre ci sono contaminazioni con il mondo della moda e del design e l’80% del fatturato avviene all’estero: si tratta quindi anche di un veicolo importante di promozione del made in Italy”.

Si inizia a Treviso con la presentazione di una ricerca econometrica sul valore dello sport system italiano e si parlerà proprio di investimenti nell’ambito sportivo, con focus in particolare su pallavolo, rugby e basket.

Si prosegue poi con Longarone Fiere, con una rassegna dedicata al cicloturismo (settore centrale in provincia, nonostante le difficoltà ancora presenti), e Belluno, che accoglie diverse sezioni: grandi campioni, il valore delle sponsorizzazioni, il mercato calcistico, tecnologia e IA e il valore sociale dello sport, dallo sviluppo delle comunità alla parità di genere e l’inclusività.

Domenica, invece, si chiude a Cortina per parlare con imprese e comunità locali delle Olimpiadi come motore di crescita per il Paese.

“Credo che il lavoro di squadra sia fondamentale. Auspico – aggiunge Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno – che non ci sia solo la finalità di arrivare alle Olimpiadi, ma sia un inizio che possa continuare, perché abbiamo un territorio che sa parlare di sport e coinvolgere i giovani. Tanti ragazzi e ragazze verranno ad ascoltare le storie dei campioni, anche con lo spirito di emularli e questo è positivo perché sono esempi di vita, sacrificio, passione, sudore, ma anche parità di genere e inclusione, sulla quale tanto si sta facendo anche grazie alle paralimpiadi”.

Infine, la Festa nazionale dello sport, organizzata da Coni Veneto sabato 7 giugno a Belluno. “Lo Sport Business Forum offre la possibilità di vedere come l’impatto dello sport sia non solo sociale, ma anche economico. Una delle principali richieste delle associazioni sportive è di aiuto economico: ci sarà quindi un evento dedicato al tema delle sponsorizzazioni, sulle quali dobbiamo dare una risposta alle associazioni. Credo infatti sia finito il tempo in cui queste ultime, soprattutto le più piccole, si finanziano solo in base alle conoscenze personali dei loro presidenti: il sistema va istituzionalizzato con un contributo economico importante e strutturato. Su questo Confindustria può essere un punto di riferimento affinché tutte le aziende siano sensibilizzate al coinvolgimento nello sport e in progetti di investimento sui giovani. Abbiamo perciò invitato le federazioni della provincia (saranno 15), che presenteranno le rispettive discipline. Sarà molto importante perché si incontreranno e daranno un senso di squadra” conclude Simone Soccal, delegato Coni della provincia di Belluno.