La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Inaugurato l’Edificio 1 dell’Area Food: una nuova casa per il Food Project


Parma, 30 maggio 2025 – Svetta nel cielo del Campus Scienze e Tecnologie la nuova casa del Food Project dell’Università di Parma. La torre dell’Edificio 1, inaugurato oggi, è per certi versi il simbolo della nuova Area Food dell’Ateneo, pensata per essere punto di riferimento nazionale e internazionale sull’agroalimentare.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

14 milioni e 700mila euro l’importo complessivo dei lavori. Realizzato con finanziamenti pubblici del Ministero dell’Università e della Ricerca e quasi 4 milioni in arrivo dal mondo imprenditoriale e associativo, l’Edificio 1 è una struttura all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, logistico e dell’efficienza energetica ed è strategico per supportare la capacità di generare ricerca avanzata e innovazione tecnologica.

La sua realizzazione rappresenta un passaggio fondamentale per il Food Project, il progetto strategico lanciato dall’Università di Parma e sostenuto con forza da “Parma, io ci sto!” con l’obiettivo di mettere a sistema e rafforzare le elevate competenze multidisciplinari e complementari presenti nell’Ateneo nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, della didattica e della terza missione nel settore Food e Food Industry, e promuovere la loro interazione con imprese, centri di ricerca e realtà educative.

Competenze di eccellenza, formazione, ricerca, nuove conoscenze, innovazione, sostenibilità, internazionalizzazione, futuro i temi forti del progetto.

Fondamentale il gioco di squadra, con una convinta e rilevante partecipazione anche economica del mondo imprenditoriale e associativo, che ha creduto fortemente nel progetto e nelle sue potenzialità. Main contributors Barilla, Gruppo Chiesi, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali, Mutti; contributors Parmalat Gruppo Lactalis, Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Cft, Morris Profumi, Prosciuttificio F.lli Galloni, Istituto Parma Qualità, Consorzio Agrario di Parma.

«Oggi è un giorno di festa. Un giorno speciale, molto importante, per la nostra Università e per tutta la nostra comunità, territoriale e non solo», ha detto in apertura il Rettore Paolo Martelli, che ha fatto riferimento all’intera Area Food: «Un luogo in cui la ricerca accademica e quella industriale possono incontrarsi e intrecciare i saperi per favorire lo sviluppo e la diffusione delle competenze in ambito food, con l’ambizione di essere sempre più un punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e la formazione nell’agroalimentare. Tutto ciò poggiando sul vero e proprio patrimonio di competenze scientifiche, tecnologiche, economiche e culturali che in questo settore il nostro territorio ha in sé». Dal Rettore diversi riferimenti alla sinergia virtuosa fra Università, istituzioni e mondo imprenditoriale e associativo: «Solo giocando in squadra si può pensare al futuro e si può vincere, insieme, la sfida della sostenibilità dei sistemi alimentari nella qualità», ha sottolineato, ringraziando infine «davvero di cuore tutte le Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e tutti i partner privati che ci hanno accompagnati e ci accompagnano in questo progetto».

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

«Con la realizzazione di una struttura all’avanguardia dal punto di vista scientifico-tecnologico e della sostenibilità energetica e ambientale – ha osservato il Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco Gianni Galavernala ricerca e la didattica nelle scienze degli alimenti dell’Università di Parma raggiungono oggi un importante traguardo, che permetterà ai ricercatori dell’Ateneo di confrontarsi anche dal punto di vista strutturale e delle dotazioni con i più importanti centri di ricerca sugli alimenti a livello nazionale e internazionale. Allo stesso tempo questo risultato costituisce un nuovo punto di partenza per affermare sempre di più il ruolo centrale dell’Università di Parma come polo di eccellenza nelle scienze degli alimenti e punto di riferimento per il territorio e per le imprese, con l’obiettivo di attrarre e formare i nuovi talenti per la ricerca e l’innovazione in grado di affrontare le sfide globali del settore agro-alimentare».

«Un sogno che diventa realtà grazie ad un ineguagliabile lavoro di squadra: questo per noi – ha affermato il Presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi – rappresenta l’inaugurazione della nuova sede del “Food Project”. Una sfida lanciata nel 2016, quando la nostra Associazione muoveva i suoi primi passi con lo scopo di promuovere e supportare iniziative di eccellenza e di valore per il territorio in grado di attrarre risorse e talenti. A fianco dell’Università di Parma ci siamo impegnati in un grande progetto strategico dedicato a far diventare Parma e la Food Valley un punto di riferimento nazionale e internazionale sui temi dell’agroalimentare attivando una rete di persone e aziende che hanno supportato con impegno e passione questa ambizione».

«Credo che Food Project rappresenti un modello – ha detto il sindaco Michele Guerra – non soltanto per la nostra città e per la nostra provincia ma anche a livello nazionale ed europeo. Il fatto che sia stata l’Università il motore di questa idea è un bel segno perché è in Università che si costruiscono le competenze che servono a fare avanzare questo che è uno dei settori più rilevanti per il nostro territorio. Il Comune, le istituzioni e il mondo economico hanno supportato sinergicamente questo progetto che ha un grande futuro e che saprà irradiare la sua azione non soltanto per Parma e la sua provincia ma anche per il nostro Paese e per l’Europa».

«L’edificio che inauguriamo oggi – ha dichiarato Vincenzo Colla, Vicepresidente con delega a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e ricerca della Regione Emilia-Romagna – accredita Parma come capitale internazionale del food. Si tratta di un immobile splendido e di un progetto eccezionale, capace anche di attrarre e trattenere talenti sul nostro territorio: un aspetto fondamentale, questo, per guardare a un futuro di sviluppo. Ancora una volta il binomio pubblico-privato si dimostra efficace nella realizzazione di investimenti strategici in un settore caratterizzato da una filiera molto vasta, che comprende la logistica, la sanità, la veterinaria e molto altro ancora. Per questo avere un luogo di raccordo di tutte queste competenze rappresenta un modello internazionale del quale andiamo molto orgogliosi. Un modello con la capacità di reggere un grande sistema industriale come quello dell’Emilia-Romagna e che ci impegniamo a supportare nel tempo, come per il progetto Fooder che ha sede nell’Università di Parma e che abbiamo inaugurato poco tempo fa. Complimenti quindi all’Ateneo, agli imprenditori e a tutte le istituzioni e realtà che come noi hanno creduto in questa straordinaria operazione».

Al termine degli interventi la benedizione da parte del Vescovo Enrico Solmi.

Il Food Project ha dunque una nuova casa, sede comune per docenti, ricercatori e ricercatrici del settore Food dell’Ateneo, con laboratori e gruppi di ricerca concentrati nello stesso moderno edificio. Questa nuova sinergia rappresenta un sicuro valore aggiunto per l’Ateneo e ambisce a divenire punto di riferimento internazionale per le imprese del settore.

La ricerca in ambito alimentare dell’Università di Parma si può oggi davvero confrontare, anche dal punto di vista strutturale, con i più importanti centri di ricerca sugli alimenti a livello nazionale e internazionale.  
Questo avviene anche alla luce del fatto che all’interno dell’Area Food, nella Cascina Campagna, si collocano nelle immediate prossimità del nuovo edificio anche le sedi operative della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, delle Infrastrutture di Ricerca MetroFood-IT (Metrologia per la salute e l’alimentazione) e Mirri-IT (Rete delle collezioni microbiche nazionali). È inoltre presente il Food Business Incubator, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con la sede operativa di Fooder – Food University of Emilia-Romagna, l’Associazione che unisce Università, enti di ricerca e imprese per promuovere l’internazionalizzazione dell’alta formazione e della ricerca nell’agro-alimentare. 
Nella stessa struttura anche le sedi della Fondazione OnFoods, di cui l’Ateneo è capofila, e del Centro Nazionale Agritech, con a fianco il Living Lab (Serra Sperimentale a elevata tecnologia). 

Dunque un complesso ecosistema in grado anche di promuovere la nascita di nuove start-up a tematica Food, che certo godranno della prossimità con i laboratori di ricerca. 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La produzione di alimenti nel nostro pianeta incontra una domanda crescente in termini di quantità e qualità. La sfida del futuro sarà indicare modelli di sviluppo idonei per un sistema che, a livello mondiale, cresce velocemente ponendo in evidenza nuovi scenari globali al centro dei quali rimane il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutte le persone del pianeta e allo stesso tempo sostenibile. Il contributo offerto dalla scienza e dalla tecnologia e l’impiego delle nuove conoscenze sono fondamentali per pervenire alle soluzioni più opportune. In questo contesto il Food Project dell’Università di Parma può svolgere un ruolo di primo piano, in piena sinergia con tutti gli attori del Food a livello locale.

 

L’INTERVENTO IN DETTAGLIO

L’Area FOOD dell’Università di Parma si estende per 29.000 mq, di cui 6.000 mq di area verde attrezzata.

L’Edificio 1 è stato eretto sul sedime di un fabbricato preesistente, già assegnato al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, realizzato in struttura prefabbricata in cemento armato negli anni Ottanta, non più idoneo a soddisfare le sempre crescenti esigenze del Dipartimento, in particolar modo nell’ambito della ricerca. 

Il nuovo edificio è composto da un corpo basso sviluppato su due livelli prevalentemente destinati a laboratori, oltre a un locale tecnico in copertura, e da un corpo a torre in struttura metallica sviluppato su sei livelli, che ospita prevalentemente gli studi dei docenti e delle docenti e gli uffici del personale tecnico-amministrativo, per 3.000 mq complessivi. La costruzione è stata realizzata a cura del Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) composto da Allodi Srl (Parma) e Palaser Srl (Casale Monferrato), che hanno eseguito tutte le componenti edili e impiantistiche interne.

Per quanto riguarda gli interni, si è provveduto a un’analitica progettazione degli arredi e delle apparecchiature scientifiche, “personalizzando” ogni laboratorio allo specifico ambito di ricerca. La fornitura e la posa di queste componenti è stata a cura di AHSI SPA (Bernareggio), mentre gli arredi di studi e uffici sono stati forniti da P.M. Interni S.r.l. (Reggio Emilia).

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Contestualmente è stata realizzata la nuova sottocentrale tecnologica, dimensionata per alimentare l’intera Area Food, posta in opera a cura del Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) composto da Buia Nereo Srl (Parma)SIRAM – VEOLIA (Milano), che ha provveduto anche a tutti gli allacciamenti alle reti infrastrutturali del Campus per dotare l’edificio delle adeguate forniture di energia elettrica e termica, acqua sanitaria e rete dati.

A completamento e supporto dell’Area Food si è provveduto a un primo intervento di riqualificazione dell’area verde centrale, con messa a dimora di alberi e creazione di percorsi pedonali con isole di sosta. L’Intervento è stato realizzato a cura della ditta Bustaffa (Mantova).

L’importo complessivo dei lavori e delle forniture per la realizzazione dell’Edificio 1 è di 13.240.000 euro, mentre per la nuova sottocentrale tecnologica a servizio dell’Area Food l’importo complessivo dell’intervento è di 1.400.000 euro, oltre a 60.000 euro per le sistemazioni esterne. Nel complesso quindi 14.700.000 euro.

Oltre a questi interventi, si segnalano le altre opere recentemente concluse o in corso di realizzazione:
Food Business Incubator (conclusa)
Importo complessivo dei lavori 1.350.000 euro

MetroFood – Podere Campagne, progetto PNRR MUR M4C2 – Investimento 3.1 (conclusa)
Importo complessivo dei lavori 670.000 euro

Nuova serra ad alta automazione, progetto PNRR MUR M4C2 – Investimento 1.4 – Agritech (in corso di realizzazione)
Importo complessivo dei lavori 480.000 euro

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati