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Partnership pubblico-privato, 50 “alleati” per la cultura a Brescia


Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia, nella cornice dell’arthouse cittadina, il cinema Nuovo Eden, hanno presentato i nuovi Donors che hanno aderito al progetto di fundraising culturale ideato dall’Istituzione museale bresciana, Alleanza per la Cultura. L’evento è l’occasione per rinnovare il sodalizio con le imprese che compongono il board e celebrare l’importante traguardo raggiunto nel 2025: sono infatti 50 le realtà imprenditoriali bresciane che hanno aderito al programma di Fondazione Brescia Musei. Con l’occasione viene presentato in anteprima il cortometraggio che Fondazione Brescia Musei ha realizzato con la regia di Marco De Luca, per raccontare il virtuoso e inedito modello di partnership pubblico-privato, che assicura a Brescia Musei il sostegno necessario per valorizzare al meglio il patrimonio artistico museale cittadino e realizzare i grandi eventi della comunicazione culturale. Attraverso le testimonianze di coloro che compongono il prestigioso network e il racconto del valore che la membership di Alleanza per la Cultura rappresenta per le proprie aziende, Fondazione Brescia Musei vuole esprimere la propria gratitudine e riconoscimento a tutte le organizzazioni partner. Nata nel 2020, e giunta al suo sesto anno, Alleanza per la Cultura è riconosciuta a livello nazionale come una “best practice” nel panorama museale, tanto da essersi aggiudicata la menzione speciale ‘Networking in arts’ del Premio CULTURA+IMPRESA 2020-2021: un format che converge interessi tra il settore pubblico e il mondo privato, all’insegna dello sviluppo a base culturale del territorio, riconosciuto quale grande driver del più ampio benessere dei cittadini.

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I cardini attorno a cui ruota l’Alleanza sono: il Board dei Partner Istituzionali, ovvero enti, fondazioni, istituzioni formative e di ricerca, associazioni di rappresentanza, vocate allo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio, che quest’anno può contare della nuova aggiunta di Fondazione Unibs, la Fondazione Universitaria dell’Università degli Studi di Brescia, esito della fusione tra la Fondazione E.U.L.O.-Università di Brescia e la Fondazione Milziade Tirandi, e un nutrito gruppo di imprese, capaci di accogliere lo spirito del progetto e approvare il sostegno, oggi riunite nel Club dei Donors della Fondazione Brescia Musei.

Un altro elemento centrale del progetto è la partecipazione attiva alla vita museale cittadina. I partner dell’Alleanza partecipano in via preferenziale a tutti gli eventi del programma e ne diventano essi stessi animatori, organizzando iniziative di networking con le proprie reti relazionali.

Un progetto che fa leva su un forte sentimento di appartenenza nei confronti della storia della cultura bresciana e sul desiderio di stringere ancora più che in passato i rapporti con la comunità: il contributo delle aziende in questo settore non è una novità, ma la forza dell’Alleanza ha convinto tanti interlocutori a scendere in campo, facendo dell’investimento in cultura un elemento della missione sociale d’impresa, come evidenziato dall’articolo pubblicato nel 16° rapporto annuale Federculture 2020 Impresa Cultura. Dal tempo della cura a quello del rilancio

Nell’anno 2025 entrano a far parte di Alleanza per la Cultura 6 nuove realtà imprenditoriali: Fondazione Battagliola Giovanni e Orsolina per Dimmidisì, Integra Rent, Limelight, Pelma, Siderweb e Turboden.

Due sono le aziende che rinnovano il proprio impegno per il prossimo triennio 2025 – 2027 e che si distinguono per aver scelto di farlo aumentando il proprio conferimento verso l’Istituzione culturale bresciana, attraverso un sostegno economico ancora più significativo: Phoenix informatica, che entra a pieno titolo tra i Main Donors di Alleanza per la Cultura e Regesta Group. Tre infine i rinnovi di significativi Donors che hanno confermato il loro coinvolgimento secondo le caratteristiche con cui affiancano Fondazione Brescia Musei: A2A, Camozzi Group e lo Special Partner Intesa Sanpaolo, che considera l’arte e la cultura come una risorsa strategica del Paese in grado di innescare processi di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale. 

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L’ampliamento di questo rilevante club istituzionale bresciano si conferma essere il segnale più importante del successo del format Alleanza per la Cultura che, oltre a crescere in adesioni, si dimostra a tutti gli effetti un progetto in cui le aziende bresciane credono e ripongono fiducia. Il rapporto di collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, le imprese di Alleanza per la Cultura e le Istituzioni passa infatti per due prioritarie formule di riconoscimento e gratificazione reciproca: il conferimento di benefit esclusivi ai soli membri dell’Alleanza, su tutti la disponibilità degli spazi museali ed espositivi per la realizzazione di eventi corporate a cura delle aziende, sostenute organizzativamente dalla struttura di Brescia Musei, e la condivisione di know-how per la creazione di esperienze. Quanto risulta essere di maggior gradimento è sempre più il networking istituzionale che viene a crearsi intorno al progetto culturale. 

È per facilitare queste relazioni che nel 2025 nasce il programma di iniziative collaterali che Fondazione Brescia Musei organizza per i propri Donors, il cui primo appuntamento è previsto il 12 settembre: occasioni uniche ed esclusive per le imprese di ogni settore merceologico per incontrare colleghi, amici e anche concorrenti sotto l’egida della programmazione culturale e identitaria della Fondazione Brescia Musei che, com’è noto, mira alla creazione dell’equity culturale della città di Brescia e del suo territorio. Obiettivo comune per gli attori della comunità di patrimonio e soprattutto delle imprese, che da ciò traggono enormi vantaggi reputazionali. 

Per quanto riguarda invece la condivisione di know how, sono sempre più frequenti i casi in cui l’esperienza maturata in ambito culturale da Brescia Musei diviene utile piattaforma di partenza per la realizzazione di progetti di corporate communication culturale da parte delle aziende. Anche questo rappresenta un nuovo orizzonte di sviluppo dell’Alleanza per la Cultura.

All’interno di un orizzonte temporale di medio-lungo termine, il format d’adesione si basa sull’idea che le spese relative alle attività ordinarie e al funzionamento dei musei siano garantite dalla concessione in essere tra il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, mentre i Partner di Alleanza per la Cultura contribuiscono alle attività straordinarie e all’organizzazione di iniziative speciali, oltre che alla trasformazione dei siti museali.

Un modello di governance strategico, che si caratterizza per essere replicabile in altri territori senza che questo produca l’usuale accesa competizione che intercorre quando i medesimi attori culturali si rivolgono al ristretto novero delle aziende note per il sostegno alla cultura e che è stato al centro di svariate presentazioni in convegni, anche internazionali, come quello tenutosi a Doha in Qatar nel 2023, volumi e workshop dedicati ai beni culturali.

Nel board dei partner istituzionali hanno aderito Confindustria Brescia, Confapi Brescia, Coldiretti Brescia, Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione UNIBS, Gruppo Foppa – Accademia SantaGiulia, LABA – Libera Accademia Belle Arti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Brescia. Del Club dei Donors di Fondazione Brescia Musei fanno parte, come Main Donors, A2A, Beretta Holding, Camozzi Group, EPTA, Fondazione Clerici, Feralpi Group, OMR Automotive, OMR S.p.A., Phoenix informatica, Promotica. Membri partner con la qualifica di Donors sono invece Antares Vision Group, Asonext, Bonera Group, Cope, Deejay Choice, Eredi Gnutti Metalli, Fondazione Battagliola Giovanni e Orsolina per Dimmidisì, Fonderie Ariotti, Gefran, Gnutti Cirillo, Gruppo Grazioli, Imbal Carton, Inblu, InoxPA, Integra Rent, I Ricevimenti, Limelight, Nanni Nember, Nocivelli A.B.P., Olimpia Splendid, ORI Martin, Palazzoli, Pelma, Regesta Group, SAEF Group, Siderweb, Tamburini, Techne, Tiemme, Turboden, Unidelta S.p.A. Special Partner di Alleanza per la Cultura è Intesa Sanpaolo. Partner co-fondatori della Fondazione Brescia Musei con lo specifico obiettivo di supportare progetti dedicati alla trasformazione dei siti culturali sono Camera di Commercio di Brescia e UBI Fondazione CAB, mentre Fondazione ASM promuove iniziative di taglio sociale, didattico e formativo.

“Per poter affrontare con successo iniziative culturali complesse, articolate e di grande respiro, la sinergia tra gestione pubblica e mondo privato è sempre più essenziale. Per questo Alleanza per la Cultura si è rivelata, nel corso di questi sei anni, un’idea vincente, capace di dar vita a operazioni culturali importanti e di attrarre partnership private di alto profilo. Alleanza per la Cultura non ha soltanto permesso di far fronte alle necessità finanziarie, ma ha anche consentito di fare rete condividendo saperi e metodi imprenditoriali, dando alle aziende del territorio la possibilità di esprimere il proprio sentimento di appartenenza e di contribuire in maniera decisiva allo sviluppo culturale della comunità: una strategia lungimirante, che si è anche imposta come best practice nel contesto museale nazionale. Alla ormai consolidata famiglia di donatori si uniscono ora anche sei nuovi partner e altri rinnovano convintamente il proprio impegno per il prossimo triennio, segno di una formula di successo per il pubblico quanto per il privato. A tutti loro rivolgo con piacere i miei più sentiti ringraziamenti per aver voluto essere parte di questo network prestigioso, così importante per lo sviluppo culturale della nostra città”, ha dichiarato Laura Castelletti, Sindaca Comune di Brescia.

“Mi piace pensare a questi 50 campioni del nostro territorio come i venture capitalist della cultura. In fondo il modello permette, grazie alla raccolta dell’Alleanza della cultura, di attivare le imprese straordinarie dei musei bresciani come le mostre, i convegni scientifici di livello internazionale, le pubblicazioni. Non sono forse questi i driver dell’ulteriore sviluppo dei musei, dell’attrattività e della incrementale costruzione di nuove relazioni in un circuito virtuoso al cui centro vi è la comunità e i cui paladini sono da un lato il Comune di Brescia, che ha istituito un sistema di governance unico in Italia di cui l’Alleanza è un frutto prezioso, e la Fondazione che di per sé ci dice quanto il coinvolgimento dell’attore privato nello sviluppo in chiave pubblica della cultura sia la chiave di volta per realizzare a pieno gli obiettivi di una comunità inclusiva e solidale intorno alla propria eredità culturale”, ha commentato Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei. “La forza di un sodalizio è dimostrata dalla sua crescita nel tempo. Quest’anno in particolare lo consideriamo un triplete. Crescono in assoluto i membri con sette nuove immissioni di aziende e istituzioni nel club e nel board dei partner; due dei nostri soci storici confermano l’impegno aumentando il loro conferimento a dimostrazione di quanto credano nel valore aggiunto portato dall’Alleanza per la cultura e quattro membri, già storici partner dell’Alleanza, rinnovano per il triennio 2025-27 la propria collaborazione. Sono segnali potenti di una condivisa visione di sviluppo del nostro territorio grazie alla cultura e ai musei che, evidentemente, sono percepita come un driver potente per lo sviluppo industriale e d’impresa. Per Brescia Musei un grande successo essere stati i primi a lanciare in Italia questo modello di consulta condivisa e partecipativa, nel pieno spirito della Convenzione di Faro”, ha concluso Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei. 

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