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Con lo slogan “Aragona, un luogo in cui vivere tutto”, la Comunità autonoma di Aragona ha mostrato il suo potenziale turistico a Roma.
La Casina Valadier di Villa Borghese ha ospitato un evento promozionale molto partecipato, organizzato dal Governo dell’Aragona e dal Comune di Saragozza, con il sostegno di Turespaña, attraverso l’Ufficio spagnolo del Turismo a Roma. All’evento hanno partecipato oltre 170 persone: tour operator, agenzie di viaggio, media e influencer italiani, tra cui un rappresentanza della Rete mondiale del Turismo religioso, con cui è stato recentemente firmato un accordo che vede l’Aragona essere la prima regione spagnola ad integrarsi nella Rete.
La Rete mondiale del Turismo religioso è nata con lo scopo di promuovere il turismo e la cultura religiosa in diverse Regioni e Paesi, considerati veicoli di dialogo interculturale, sviluppo territoriale e rafforzamento del patrimonio spirituale.
L’assessore all’Ambiente e al Turismo, Manuel Blasco, ha guidato la delegazione istituzionale aragonese, accompagnato dal direttore generale del Turismo e dell’Ospitalità, Jorge Moncada, dall’assessora alla Cultura, Educazione e Turismo del Comune di Saragozza, Sara Fernández, dal direttore di Zaragoza Turismo, José Francisco García, e dal consigliere delegato al Turismo del Comune di Teruel, Eduardo Suárez.
“Questo evento a Roma rientra nella strategia di internazionalizzazione del marchio turistico Aragona e rafforza l’impegno del Governo dell’Aragona nel mercato italiano, uno dei più importanti nel nostro piano di promozione internazionale”, ha dichiarato Manuel Blasco, il quale ha invitato gli italiani a scoprire l’Aragona definendola “una terra ricca di patrimonio, natura e gastronomia”.
Nei primi tre mesi di quest’anno la Regione ha già accolto 24.679 turisti italiani, segno di un mercato in forte espansione, favorito dalla nuova rotta aerea che collega Roma e Saragozza.
Parallelamente si è svolto un workshop professionale con la partecipazione di 14 enti aragonesi, pubblici e privati, per rendere Teruel, Sobrarbe e Cinco Villas destinazioni di turismo religioso, terme, enoturismo, ospitalità e agenzie ricettive dell’Aragona.
A conclusione della serata i partecipanti hanno reso omaggio a una delle tradizioni più sentite dell’Aragona: l’offerta floreale alla Virgen del Pilar. In un’atmosfera festosa e nella cornice della luce del tramonto gli ospiti hanno sfilato verso una struttura raffigurante la Virgen del Pilar, accompagnati da jotas, suoni e danze dal vivo di artisti aragonesi.
“La Comunità autonoma di Aragona è entrata di recente nella Rete mondiale del Turismo religioso. Ciò attesta l’importanza che riveste il turismo religioso, che è in costante crescita e rappresenta una forma di turismo culturale, sostenibile, solidale e spirituale. Ci auguriamo che anche in Italia alcune Regioni e Comuni possano aderire alla Rete, che sicuramente garantisce benefici non solo culturali, ma anche di carattere sociale ed economico, in quanto sviluppa una nuova forma di economia legata ad un turismo in via di sviluppo. I Comuni e le Regioni aderenti alla Rete possono dar vita a nuove forme di economia fondate sulla rivalutazione del patrimonio religioso, che reca con sé arte e storia, frutto esclusivo di questa forma di turismo”, ha detto il coordinatore per l’Italia della Rmtr, Biagio Maimone.
Fonte: Agensir
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