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Greenitaly: città verdi, sostenibilità e nuovi mercati


In un momento in cui le città ripensano il loro rapporto con l’ambiente, il verde diventa infrastruttura strategica e leva concreta per la sostenibilità. Con 210 milioni di euro stanziati dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – per progetti di forestazione urbana, e l’obiettivo di piantare 4,5 milioni di alberi entro il 2026, il florovivaismo italiano è chiamato a un salto di qualità.

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Nasce Greenitaly

È in questo contesto che nasce Greenitaly, la nuova fiera b2b firmata Fiere di Parma: un evento che vuole accompagnare la transizione ecologica delle città italiane, favorire il dialogo tra progettazione e filiera produttiva, sostenere la crescita internazionale del comparto e rispondere a una domanda crescente di nuove competenze tecniche e imprenditoriali.

Presentazione a Londra

La manifestazione è stata presentata ufficialmente il 20 maggio 2025 presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, durante l’incontro internazionale The Changing Landscape of Horticulture. L’evento, organizzato dall’Ambasciata e da ICE Agenzia, moderato da Tim Briercliffe (AIPH), ha messo a fuoco nuove tendenze e opportunità di mercato. Vi sono stati rilevanti interventi tra cui quelli di Riccardo Smimmo (Vice Ambasciatore), Antonella Melone (AIAPP) e Giovanni Sacchi (direttore ICE Londra).

Coltivare il futuro del florovivaismo italiano

In un clima fortemente stimolato dal successo e dall’interesse suscitati dal Chelsea Flower Show, l’incontro ha offerto anche l’occasione per esplorare le più recenti innovazioni nel campo dell’orticoltura e dell’architettura del paesaggio, anticipando la presentazione della prossima edizione di Greenitaly e aprendo un dialogo su possibili future collaborazioni tra Italia e Regno Unito.

Il Vice Ambasciatore Riccardo Smimmo ha dichiarato:

Il Regno Unito è tra i mercati più promettenti per il comparto, insieme a Paesi Bassi, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Polonia e Romania. Mercati ad alto potenziale dove il Made in Italy è apprezzato per qualità, tracciabilità e varietà. L’Ambasciata è lieta di svolgere un ruolo di ponte tra i mercati di Regno Unito e Italia, facilitando connessioni commerciali e culturali che valorizzano le eccellenze di entrambi i paesi. In particolare, siamo orgogliosi di promuovere l’immagine e la tradizione del gardening all’italiana, patrimonio storico che unisce arte, design e natura, e che trova grande apprezzamento nel mercato britannico, da sempre sensibile alla cultura del giardino e alla qualità dei prodotti italiani del settore.”

Nuove sfide da affrontare

Queste opportunità internazionali rappresentano solo una parte delle sfide da affrontare in un contesto di crescita del settore, forte di oltre 31.800 ettari coltivati a piante ornamentali, 17.490 imprese attive, con un valore della produzione che nel 2023 – secondo il report ANVE–ICE–Nomisma – ha superato i 3,1 miliardi di euro (pari all’8,6% della produzione agricola nazionale) e un export da 1,2 miliardi, in crescita del +5,4% sull’anno precedente. Tra il 2014 e il 2023 i ricavi delle imprese analizzate sono più che raddoppiati, mentre il numero di dipendenti è cresciuto del 70%, passando da 1.770 a oltre 3.000. Un incremento che si affianca alla crescita del +30% delle imprese attive nella manutenzione del paesaggio tra il 2019 e il 2024.

Il direttore di Agenzia ICE – Londra, Giovanni Sacchi ha aggiunto:

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ICE svolge un ruolo fondamentale nella promozione del settore, collaborando strettamente con Fiere di Parma e selezionando con cura gli operatori del settore che partecipano agli eventi in Italia e all’estero; alla prossima edizione di Greenitaly invieremo una delegazione di 180 operatori, tra buyer, giornalisti e opinion maker, provenienti da 39 Paesi, con l’obiettivo di contribuire a consolidare la presenza sui mercati internazionali e cogliere nuove opportunità di business degli operatori italiani”.

Continua Sacchi:

Grazie a questa sinergia le PMI del comparto hanno la possibilità di ampliare la propria rete di contatti e concludere accordi commerciali di grande valore, che possono rappresentare anche un intero anno di fatturato”.

Greenitaly piattaforma ideale

Greenitaly si inserisce come piattaforma ideale per rafforzare il presidio italiano su questi mercati, promuovendo al contempo un modello di crescita sostenibile e condivisa. Un modello che trova terreno fertile in un contesto macroeconomico favorevole: PIL in crescita moderata nel biennio 2025–2026, stabilità occupazionale, inflazione contenuta e investimenti pubblici orientati al verde urbano, alla qualità della vita e alla rigenerazione ambientale.

Spiega l’architetto e paesaggista Cristina Morbi, intervenuta all’evento:

Nel nostro lavoro le piante non sono semplici elementi decorativi ma veri fatti ecologici. Ogni specie racconta una relazione unica con il suolo, il clima, il tempo e le altre forme di vita. Per noi il paesaggio è un habitat vivo e interconnesso, non una superficie da comporre esteticamente. Alla Biennale di Venezia abbiamo scelto uno xeriscape minerale, trasformando la scarsità d’acqua in linguaggio progettuale, dove le piante ruderal raccontano storie di resistenza e rigenerazione. A Orticolario esploriamo invece le specie alimurgiche dimenticate, creando un arazzo vivente la cui geometria iniziale viene gradualmente trasformata dal suolo stesso, dai semi dormienti e dalla vegetazione spontanea.”

Continua Morbi:

Da anni studiamo, anche in ambito accademico, le potenzialità delle piante per fitomining e fitodepurazione, con l’obiettivo di integrare le capacità vegetali nella cura del territorio. Crediamo fermamente in un approccio interdisciplinare: il progetto di paesaggio contemporaneo richiede un dialogo costante tra botanici, agronomi, scienziati del suolo, artisti e vivaisti. È proprio da queste interconnessioni che può nascere un nuovo modo di intendere floricoltura e paesaggio, non come oggetto, ma come organismo condiviso.”

Greenitaly, spazio di dialogo e progettazione condivisa per il futuro

Tutti questi aspetti – dalle prospettive economiche ai fondi pubblici, dai modelli di forestazione urbana alla nuova domanda di competenze – saranno al centro del confronto a Greenitaly, che si propone non solo come vetrina fieristica ma come spazio di dialogo e progettazione condivisa per il futuro del settore, coinvolgendo urbanisti, architetti, landscape designer e amministrazioni locali.

Formazione tecnica e imprenditoriale, una leva fondamentale

Ugualmente centrale è il tema della formazione tecnica e imprenditoriale, considerata una leva fondamentale per sostenere il ricambio generazionale e contrastare la carenza di manodopera qualificata. Favorire l’ingresso di nuove competenze nel settore significa garantire continuità, innovazione e capacità di adattamento in un comparto sempre più orientato verso sostenibilità, internazionalizzazione e trasformazione tecnologica. Greenitaly si propone anche come spazio attivo di confronto e aggiornamento professionale, capace di attrarre progettisti, aziende e nuove figure specializzate, contribuendo a costruire una filiera più solida e resiliente.

Palaverdi di Parma: Greenitaly dal 15 al 17 ottobre 2025

Greenitaly si terrà dal 15 al 17 ottobre 2025 al Palaverdi di Parma, in concomitanza con il primo weekend di Mercanteinfiera. Una sinergia strategica che valorizza il flusso di visitatori internazionali e la vocazione fieristica del territorio. Tra le iniziative in programma, anche il progetto di riqualificazione verde del quartiere fieristico parmense firmato dall’architetto João Ferreira Nunes.

Greenitaly molto più di una fiera: il futuro del florovivaismo

Conclude Gloria Oppici, Brand Manager della manifestazione:

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Greenitaly nasce per essere molto più di una fiera: vogliamo creare in Italia uno spazio di confronto concreto tra il comparto produttivo del florovivaismo, i progettisti, le imprese che realizzano i giardini, le istituzioni e i territori. Al centro ci saranno temi cruciali come gli investimenti pubblici per il verde, i modelli di forestazione urbana, le prospettive economiche del settore e la nuova domanda di competenze legata alla transizione ecologica. La formazione sarà uno dei fili conduttori dell’evento: senza nuove competenze non c’è futuro. Il nostro obiettivo è attirare professionisti, giovani tecnici e operatori specializzati, offrendo strumenti, contenuti e connessioni utili per costruire una filiera davvero solida, internazionale e sostenibile, e un’occasione per fare rete”.

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