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“Tra i 114 anche beneficiari di misure di sostegno e scrutatori”


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Che quegli oltre 373mila euro di debiti siano riferiti a 114 ditte e società non sarebbe stata altro che una deduzione del gruppo consiliare guidato da Domenico Pettinari dato che nella risposta arrivata dal settore Finanze si parla di “soggetti” e se è vero che ci sono debiti anche relativi ai tributi di ditte e società, altrettanto vero è che tra quei 114 “soggetti” ci sono persone fisiche e persone che vivono difficoltà economiche, proprio quelle contro cui il gruppo Pettinari dice di non volersi scagliare.

Si potrebbe sintetizzare così la replica dell’assessore al Bilancio Eugenio Seccia che specifica come in quei 373mila euro di debito compaiano “debitori” come scrutatori, presidenti di seggio e beneficiari di contributi pubblici per l’acquisto di libri scolastici, sottolineando che, comunque, diversi pagamenti verso chi il debito con il Comune ce l’ha (soprattutto se si parla di somme in genti) sono stati bloccati proprio grazie ai controlli fatti, invitando quindi alla collaborazione nell’affrontare un tema su cui l’amministrazione, rimarca, è impegnata.

I chiarimenti dell’assessore al Bilancio Eugenio Seccia

“Alcuni consiglieri di opposizione hanno sollevato perplessità, attraverso la stampa, sul pagamento da parte del Comune di Pescara di 373mila euro a fornitori e segnalato la presunta mancanza di controlli. Va chiarito come stanno veramente le cose e anche evidenziato che ci sono stati sì dei pagamenti che sono stati bloccati, ma non quelli indicati dalla minoranza”, esordisce quindi Seccia nella sua replica.

“Tra chi ha ricevuto quei 373 euro – specifica – figurano beneficiari di contributi pubblici per l’acquisto dei libri scolastici per bambini, gli scrutatori e i presidenti di seggio che ricevono l’indennità elettorale, corrisposta dal Comune per conto del governo centrale, e poi anche altri fornitori per spese ordinarie dell’ente”.

“Sono tre i punti fondamentali da far comprendere alla minoranza: i pagamenti sono stati effettuati in modo legittimo, nel rispetto delle procedure previste per cui nessuna norma è stata violata; anche se il Comune di Pescara non è dotato di un regolamento che imponga la verifica preventiva dell’eventuale morosità verso l’ente, per cifre significative queste verifiche vengono comunque eseguite, come buona prassi; su oltre 184 milioni di euro complessivi di pagamenti effettuati, nel caso specifico parliamo dello 0,2% delle uscite”.

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Seccia quindi ricorda che “i compensi agli scrutatori sono erogati in base al regolamento fortemente voluto in consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle, che ha stabilito come criterio preferenziale per la nomina degli scrutatori la condizione di disoccupazione. Una scelta con chiara finalità sociale. L’approvazione è avvenuta quando governava il centrosinistra”; che “i contributi per i libri scolastici rappresentano un sostegno concreto alle famiglie e bloccarli per verifiche burocratiche sproporzionate avrebbe significato penalizzare minori e cittadini in difficoltà” e che “accanto a queste voci, ne figurano altre che riguardano fornitori ordinari che ricevono pagamenti regolari. È fisiologico che tra i creditori del Comune ci siano soggetti con pendenze aperte, ma su questo fronte va sottolineata con forza la sinergia operativa attiva da oltre un anno tra Adriatica Risorse e il Comune di Pescara”.

“Grazie all’utilizzo dello stesso software gestionale – continua l’assessore comunale -, Adriatica Risorse analizza sistematicamente gli atti di pagamento, soprattutto quelli di importo rilevante, segnalando le situazioni critiche e attivando interventi sostitutivi tramite compensazione tra debiti e crediti. Parliamo di decine di operazioni già effettuate, che hanno evitato pagamenti indebiti e tutelato le casse pubbliche”.

“Lo abbiamo fatto con metodo, concretezza e senso del dovere. Non abbiamo sentito il bisogno di sbandierarlo, né di appuntarci medaglie sul bavero della giacca. È un lavoro quotidiano, silenzioso ma efficace, che prosegue da tempo, ben prima della ‘scoperta’ improvvisa e tardiva di qualche consigliere di minoranza”, chiosa.

“Rassicuriamo dunque i consiglieri di opposizione che non esistono imprese o soggetti agevolati: i pagamenti avvengono nel rispetto delle norme, della trasparenza e con un comportamento amministrativo sempre improntato alla prudenza e alla correttezza”.

“L’allarmismo, a nostro avviso, è sicuramente esagerato nei toni e nei contenuti. La corte dei conti ha certificato la bontà della nostra azione amministrativa, attestando una gestione finanziaria sana, il rafforzamento della giacenza di cassa e il corretto equilibrio tra rigore contabile e attenzione sociale”, continua quindi l’assessore comunale che aggiunge: “ogni consigliere è ovviamente libero come previsto dallo Statuto dell’ente, di proporre un regolamento per disciplinare eventuali verifiche preventive. Ma fino ad allora, la macchina comunale continuerà a operare nel pieno rispetto della legalità e nell’interesse della città”.

“Noi, come sempre – conclude Seccia -, andiamo avanti con responsabilità e risultati concreti. A chi vuole contribuire con spirito costruttivo, diciamo: le porte sono aperte. A chi cerca solo polemica, rispondiamo con i fatti”.



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