Microcredito

per le aziende

 

La sfida del lavoro in Piemonte: imprese pronte ad assumere, ma mancano le competenze specifiche – Torino Cronaca


In un contesto economico che continua a mostrare segni di incertezza, il desiderio di crescita delle piccole imprese piemontesi non si arresta. Tuttavia, un ostacolo significativo si frappone tra le intenzioni di assunzione e la loro realizzazione: la mancanza di personale qualificato. Secondo un’indagine condotta da CNA Nazionale, confermata dai dati raccolti sul territorio piemontese, una piccola impresa su due è pronta ad ampliare il proprio organico nella seconda metà del 2025. Ma la difficoltà nel reperire figure professionali adeguate rischia di frenare questo slancio.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Nonostante il rallentamento della crescita economica rispetto agli anni post-pandemia, le intenzioni di rafforzare gli organici non sembrano essere influenzate dal contesto macroeconomico. Il 50,8% delle imprese piemontesi intende fare nuove assunzioni, un dato in linea con quanto rilevato nel 2021, in piena ripresa post-Covid. I settori più dinamici in termini di domanda di lavoro sono le costruzioni, la manifattura e i servizi. Nel settore delle costruzioni, il 57,5% delle imprese è alla ricerca di manodopera, con una particolare richiesta per installatori termoidraulici, elettricisti, muratori e capi cantiere. La manifattura, pilastro dell’economia piemontese, vede una domanda concentrata nella meccanica e nel sistema moda, con il 56% delle imprese meccaniche e il 52,8% di quelle della moda alla ricerca di personale. Anche i servizi, seppur leggermente sotto la media (45,6%), mostrano una forte domanda in settori come la ristorazione, i trasporti, la logistica e le autoriparazioni.

In Piemonte, una piccola impresa su tre non riesce a trovare alcun candidato idoneo. Non si tratta solo di una questione salariale, dato che solo il 7,7% delle imprese segnala richieste economiche troppo elevate. Il nodo principale è la carenza di competenze tecniche e pratiche, specie nelle professioni manuali e specialistiche. Unioncamere Piemonte conferma queste difficoltà, evidenziando come il 49% delle figure professionali da inserire in azienda sia di difficile reperimento, con percentuali superiori alla media nazionale. Le difficoltà maggiori si riscontrano nella ricerca di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, con una difficoltà media di reperimento del 63,5%.

La soluzione a questo problema sembra risiedere in un maggiore investimento nella formazione professionale e nell’orientamento scolastico. Attualmente, il canale di ricerca più utilizzato dalle imprese piemontesi è il passaparola (42,1%), seguito dalle agenzie per il lavoro (21,5%) e dagli annunci online (15,1%). Tuttavia, solo una piccola parte delle imprese si rivolge ai centri per l’impiego (6,8%) o agli istituti formativi (10,7%). Giovanni Genovesio e Delio Zanzottera, rispettivamente presidente e segretario di CNA Piemonte, sottolineano l’importanza di politiche attive per il lavoro che facilitino l’incontro tra domanda e offerta.

Un ulteriore dato è che le imprese piemontesi mostrano una chiara preferenza per la stabilità nei rapporti di lavoro. Il 34,6% delle aziende punta a contratti a tempo indeterminato, mentre il 21,5% preferisce formule di inserimento come l’apprendistato. Solo una minima parte opta per contratti a termine o altre soluzioni temporanee. La sfida è dunque duplice: da un lato, le imprese devono trovare il modo di attrarre e trattenere talenti qualificati; dall’altro, il sistema formativo deve adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato del lavoro. 

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione