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Polo nazionale della subacquea. Bando di ricerca da 50 milioni per l’innovazione tecnologica


Il budget è enorme, ed è la cartina di tornasole di quanto le istituzioni credano nello sviluppo della ricerca tecnico scientifica e dell’innovazione tecnologica finalizzate al dominio degli abissi. Il Polo nazionale della dimensione subacquea lancia un altro bando. Sul piatto, 25 milioni di finanziamenti diretti, destinati a generare una ricaduta almeno doppia per effetto delle garanzie economiche che dovranno essere sostenute dai progetti selezionati. Il bando, pubblicato nei giorni scorsi, scadrà il prossimo 10 settembre.

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I progetti di ricerca tecnico scientifica proposti dal Pns riguardano, nello specifico, la ricerca tecnico scientifica nell’ambito della conoscenza multidisciplinare della dimensione subacquea – Underwater situational awareness, Uwsa), della protezione delle infrastrutture critiche – Critical seabed infrastructure protection, Csip –, della sostenibilità e protezione degli ecosistemi e della sicurezza e resilienza cyber nella dimensione subacquea. I progetti sono differenziati in tre categorie, che si distinguono sostanzialmente per i requisiti di partecipazione. I progetti di tipo 1 sono orientati a stimolare l’aggregazione tra grandi aziende, piccola e media impresa, università e centri di ricerca. Fanno parte di questa tipologia, i bandi per lo sviluppo di un sonar ad apertura sintetica (5 milioni di finanziamento), per lo sviluppo di un propulsore innovativo (5 milioni) e per lo studio e lo sviluppo di effettori per scenari subacquei, per i quali sono stati stanziati altri 5 milioni. I progetti di tipo 2 sono stati invece pensati per incentivare la partecipazione di pmi, università e centri di

ricerca anche senza la costituzione di raggruppamenti. In questo settore, ecco la ricerca sui materiali resistenti per ambienti estremi (3 milioni di finanziamento) e lo sviluppo di tecniche di identificazione Lidar, per il quale verrà riconosciuto un finanziamento massimo di 2,5 milini di euro, pari al 50% dell’importo totale del progetto. I progetti di tipo 3 lasciano spazio a proposte aperte, intese ad avviare la ricerca su idee nuove, tipicamente con technology readiness level basso, o per consolidare tecnologie più mature. Qualche esempio? Propulsioni ibride, propellenti green, guida e controllo di mezzi subacquei, comunicazioni cross-domain, comunicazioni adattive e cognitive, processing per la caratterizzazione dell’ambiente subacqueo, sensori e algoritmi di navigazione, sistemi di lancio e recupero per sistemi unmanned e autonomi. I progetti selezionati saranno finanziati al più al 50%, con un tetto di spesa complessivo di 4,5 milioni, pari al 50% del volume finanziario occupato dai progetti. Il nuovo bando sarà tema del convegno “Il Polo nazionale della dimensione subacquea nuove sfide e opportunità per le imprese“ organizzato da Confindustria per mercoledì. “Il Pns rappresenta una straordinaria occasione per rafforzare il proprio ruolo di hub strategico nel settore – dichiara Mario Gerini (nella foto), presidente di Confindustria –. È un’infrastruttura che può generare valore concreto per le imprese locali e non solo, pronte a contribuire con competenze, tecnologie e visione internazionale”.

Matteo Marcello



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