Il reshoring o rilocalizzazione industriale si afferma come uno dei driver strategici più rilevanti per gli investimenti globali nei prossimi anni. Le tensioni geopolitiche, le vulnerabilità emerse durante la pandemia e la necessità di garantire la resilienza industriale stanno riportando la produzione più vicino ai mercati di consumo. Secondo Ken Van Weyenberg, Head of client portfolio management Fundamental equity di Candriam, il riassetto delle supply chain apre una nuova fase per l’economia industriale. Presto si vedranno ricadute significative su tecnologia, occupazione e mercati finanziari.
LE NORME CHE HANNO DATO UNA SPINTA AL RESHORING
“Oggi i grandi produttori, in particolare negli Stati Uniti, stanno adottando un approccio regionale per avvicinare la produzione ai propri stabilimenti”, osserva Ken Van Weyenberg. Non si tratta soltanto di una tendenza, ma una leva politica ed economica. Negli Stati Uniti, gli investimenti pubblici e privati nei settori della difesa, dell’energia, delle infrastrutture e della manifattura avanzata potrebbero raggiungere i 450 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Il supporto normativo, basti pensare all’Inflation Reduction Act e al Chips Act, punta a ricostruire la capacità produttiva nazionale, a partire da comparti strategici come i semiconduttori e le terre rare.
LA DIPENDENZA DELLE TERRE RARE
Oggi oltre il 70% delle terre rare utilizzate negli Usa proviene dalla Cina. Una dipendenza che si traduce in vulnerabilità. Non sorprende, quindi, che l’interesse degli investitori si concentri sulle imprese capaci di riconfigurare le filiere, rafforzare le capacità interne e innovare attraverso tecnologie ad alto impatto.
IL SALTO TECNOLOGICO
Il reshoring coincide con un salto tecnologico: la trasformazione delle fabbriche in ambienti intelligenti, automatizzati e interconnessi. È la promessa della smart factory, perno dell’industria 5.0. Secondo i dati IFR Robotics, solo lo scorso anno gli investimenti in robotica industriale sono cresciuti del 12% negli Stati Uniti. Un segnale chiaro che l’evoluzione in atto non è solo quantitativa, ma qualitativa.
WASHINGTON GUIDA LA RIVOLUZIONE NEL RESHORING
Se Washington guida la rivoluzione industriale in chiave strategica, anche l’Europa ha avviato un percorso di rafforzamento della propria autonomia, come sottolinea Candriam. RePowerEU, European Chips Act e InvestEU sono i pilastri di un piano che mira a ridurre la dipendenza da attori esterni, con focus su energia, materiali critici e infrastrutture digitali.
In questo contesto, gli investitori attenti possono intercettare un trend solido “Robotica e automazione per i sistemi fisici, smart factory, tecnologie cloud e AI, oltre alla cybersecurity, creano un fronte unito nella corsa alla leadership tecnologica e alla resilienza della supply chain”, conclude Ken Van Weyenberg di Candriam.
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