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Pannelli solari gratuiti: sotto questo reddito ti spettano di diritto


Torna il Reddito Energetico Nazionale: un’opportunità per le famiglie a basso reddito di avere un impianto fotovoltaico gratis.

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L’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale sono temi sempre più centrali, sia per la salvaguardia del pianeta che per il benessere economico delle famiglie. Ridurre i consumi e le emissioni è un obiettivo condiviso.

Per molte persone, l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, come i pannelli solari, rappresenta un investimento iniziale che può risultare oneroso, nonostante i benefici a lungo termine.

Tuttavia, esistono iniziative e incentivi volti a rendere queste tecnologie accessibili anche a chi ha minori disponibilità economiche, promuovendo l’autoconsumo e la transizione energetica a livello domestico.

In Italia, un importante programma è stato riconfermato, offrendo un’opportunità concreta alle famiglie con determinate condizioni economiche di dotarsi di un impianto fotovoltaico a costo zero, con vantaggi significativi.

Reddito Energetico Nazionale 2025: requisiti e funzionamento

Torna per il 2025 il Reddito Energetico Nazionale, una misura che consente alle famiglie a basso reddito di ottenere un impianto fotovoltaico gratis. Il meccanismo prevede un contributo in conto capitale a copertura delle spese, riconosciuto alle imprese realizzatrici, mentre le famiglie beneficiarie non dovranno sostenere alcun costo. Possono presentare domanda i nuclei familiari con ISEE fino a 15.000 euro, o fino a 30.000 euro se nel nucleo familiare ci sono almeno quattro figli a carico.

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Gli impianti sono destinati all’autoconsumo, con una potenza compresa tra 2 e 6 kWp e comunque non superiore alla potenza nominale di prelievo. L’energia in eccesso deve essere obbligatoriamente ceduta al GSE senza corrispettivo, poiché l’obiettivo della misura è esclusivamente ridurre i costi energetici per le famiglie. Ogni nucleo familiare può accedere una sola volta agli incentivi. Gli impianti devono essere realizzati su coperture o superfici di immobili ad uso abitativo di proprietà o in usufrutto, connessi a utenze di consumo con contratto di fornitura elettrica attivo intestato a un membro del nucleo familiare. Saranno i proprietari a presentare la domanda al GSE insieme all’impresa prescelta, che dovrà realizzare l’impianto a proprie spese. Il GSE riconoscerà un contributo fisso di 2.000 euro più una parte variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata.

Illustrazione di alcuni pannelli solari (pixabay FOTO9 - www.energycue,it
Illustrazione di alcuni pannelli solari (pixabay FOTO9 – www.energycue,it

Scelta dell’installatore e procedure di domanda

È possibile rivolgersi solo a imprese iscritte nell’apposito registro curato dal GSE, consultabile sulla “Mappa dei Realizzatori” sul sito del GSE, selezionando la provincia d’interesse. Queste imprese devono essere in regola con i requisiti di formazione e aggiornamento per l’installazione e manutenzione di impianti da fonti rinnovabili, e impegnarsi a manutenzione e monitoraggio per dieci anni, fornendo una polizza multi-rischi.

La richiesta del contributo va presentata tramite il portale “REN – Reddito Energetico Nazionale”, disponibile nell’Area Clienti del GSE sotto il servizio “Fotovoltaico”. Sarà possibile fare domanda solo dopo l’annuncio dell’apertura dello sportello da parte del GSE. L’anno scorso i fondi sono andati esauriti in pochissimi giorni, con oltre 12.300 richieste, di cui più di 10.000 dal Sud Italia. È consigliabile prepararsi in tempo scegliendo l’impresa installatrice.



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