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Hyper Transfer in Veneto: via libera a un percorso di prova di 10 chilometri tra Padova e Venezia


Hyper Transfer in Veneto fa un nuovo passo avanti: il sistema di trasporto ultra veloce, su cui la società autostradale CAV – Concessioni Autostradali Venete ha investito 6 milioni di euro nel solo 2024, ha ottenuto il via libera alla realizzazione di un test track, un percorso di prova, di 10 chilometri. Nello specifico, secondo quanto riporta CAV in una nota, ha avuto conclusione positiva uno studio di fattibilità che ha valutato l’ipotesi di realizzare il percorso di prova. La notizia è stata data alla fiera Transport Logistic in corso a Monaco di Baviera.

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«Immaginate di viaggiare da Milano a Venezia in appena 15 minuti, o da Berlino a Venezia in poco più di un’ora, in modalità silenziosa, sostenibile e a zero emissioni – commenta il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia –. Non è una visione futuristica, ma un progetto concreto nato in Veneto: si chiama Hyper Transfer e lo abbiamo presentato oggi in un contesto internazionale, in occasione del salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera. Una tecnologia rivoluzionaria, fortemente voluta dalla Regione Veneto, che ora entra nella sua fase operativa».

«Il Veneto è la culla di questa rivoluzione – aggiunge Zaia –. È qui che tutto è iniziato con la firma del Protocollo d’Intesa del 16 marzo 2022 tra Regione del Veneto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete (CAV), in collaborazione con Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato, Università di Padova, Webuild e Leonardo. È qui che verrà ora costruito il primo test track sperimentale di circa 10 chilometri tra Padova e Venezia, che rappresenta un passaggio chiave: dal concetto alla verifica sul campo, su scala 1:1, delle tecnologie impiegate».

Zaia ha aggiunto che il sistema di trasporto porterebbe a un abbattimento del rumore fino a 70 decibel, a un consumo energetico inferiore del 60% rispetto all’aereo, e a un sistema che può produrre più energia di quanta ne consuma, grazie all’integrazione di pannelli fotovoltaici lungo il tracciato.

Lo studio di fattibilità, validato dall’Università di Padova e da Italferr, la società di progettazione di Ferrovie dello Stato, ha confermato la realizzabilità del progetto con tecnologie già esistenti o testate, pronte per l’industrializzazione. Il test track servirà a mettere alla prova ogni componente, dalle capsule ai sistemi di sicurezza, fino alla gestione dell’energia.

Il via libera, si legge nella nota di CAV, giunge dopo un’intensa attività di studio che ha coinvolto decine di tecnici e ingegneri di comprovata esperienza internazionale. La road map prevede ora che venga realizzato un percorso di prova per sperimentare il sistema di trasporto ad alta velocità (fino a 630 km/h per il test track e 1000 km/h per l’eventuale futura tratta commerciale) attraverso un tubo con bassissima pressione in cui viaggiano capsule con tecnologia a levitazione magnetica, ciascuna delle quali può ospitare 12 tonnellate di merce o 38 passeggeri. L’obiettivo è comprovare l’efficacia e la sicurezza dell’infrastruttura per valutarne future implementazioni.

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La governance del progetto di ricerca e sviluppo, prosegue la nota di CAV, è stata affidata a un’organizzazione complessa comprendente il Comitato Tecnico,  formato  da Ministero delle Infrastrutture, Regione Veneto e CAV, coadiuvato da una Struttura Tecnica composta dalle Società del Gruppo FS Italferr e Italcertifer e dal  Program Project Management Office di Concessioni Autostradali Venete, articolato in  un nucleo interno costituito da professionisti CAV, e un gruppo di lavoro esterno, formato da professionisti dell’Università degli Studi di Padova e dal consorzio aggiudicatario Hyperbuilders (Webuid e Leonardo).

La Presidente CAV Monica Manto dichiara: «Il progetto Hyper Transfer mira a realizzare un sistema di trasporto sicuro, a zero emissioni ed elevata efficienza energetica che possa integrarsi alle infrastrutture attualmente gestite da CAV. L’opera, grazie alle sue caratteristiche avveniristiche, potrà anche contribuire al rilancio dell’economia del territorio e del sistema Paese, riducendo la congestione della rete autostradale. Il successo dei test di fattibilità – conclude la Presidente Manto – ci permette di rivolgerci al mercato per individuare un partner industriale adeguato che ci supporti nella realizzazione di un percorso di prova, prossimo passo della sperimentazione verso la realizzazione dell’opera».

 

In copertina: un rendering di Hyper Transfer (fonte: CAV)





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