L’effetto gennaio. Vendi a maggio. Il rally di Babbo Natale. Le pubblicazioni che seguiamo ripropongono ogni anno adagi di investimento di tipo stagionale. Questi adagi si rivelano efficaci quel tanto che serve per rimanere radicati nella cultura degli investimenti. Tuttavia, secondo le recensioni di Fisher Investments Italia sulla storia dei mercati, tali adagi sono indicatori retrospettivi e inaffidabili, per cui riteniamo che gli investitori abbiano tutto da guadagnare dall’ignorarli quando prendono decisioni di portafoglio.
Gli adagi stagionali e i dati reali
Nei media finanziari recensiti da Fisher Investments Italia compaiono spesso numerosi adagi, alcuni dei quali si ripresentano nelle notizie che seguiamo nel corso dell’anno. Il primo è Sell in May and go away and don’t come back until St. Leger Day (Vendi a maggio e scappa, e non tornare fino al St. Leger Day, una gara di corse che si tiene in Gran Bretagna a metà settembre). Tuttavia, alcuni commentatori da noi seguiti propendono per un termine del 31 ottobre, legato al 30 aprile, poiché il periodo di sei mesi che finisce ad Halloween è il semestre mobile più debole dell’anno solare (1). Un altro adagio riguarda l’Effetto gennaio, secondo cui l’andamento registrato dai mercati quel mese (o nei primi cinque giorni dello stesso) è destinato a replicarsi nel resto dell’anno. C’è infine il rally di Babbo Natale, secondo il quale dicembre è un buon momento per acquistare, perché nel corso del mese (o negli ultimi cinque giorni di contrattazione dell’anno più i primi due di gennaio) i mercati azionari registrano ottime performance.
A nostro avviso, tuttavia, la lunga storia dei mercati azionari mette in luce le potenziali insidie che si celano dietro questi arguti adagi. Esaminiamo, ad esempio, quello di vendere a maggio. È davvero vantaggioso uscire dal mercato a maggio? La Figura 1 mostra i rendimenti totali mensili dell’indice S&P 500 per il mercato statunitense dal 1926 (2), anno a partire dal quale sono disponibili dati affidabili.
Figura 1: Calendario dei rendimenti medi mensili
È vero, maggio è in media il terzo mese peggiore per i mercati azionari; tuttavia, il rendimento medio è comunque positivo, e le azioni hanno segnato un rialzo nel 64,6% dei mesi di maggio dal 1926. Quindi, secondo Fisher Investments Italia, gli investitori che evitano regolarmente i mercati azionari nel mese di maggio hanno maggiori probabilità di lasciarsi sfuggire preziosi guadagni, a scapito del successo dell’investimento a lungo termine.
Inoltre, anche i rendimenti dei mesi estivi, che il resto dell’adagio consiglia agli investitori di evitare, sono storicamente robusti. Lo dimostra la Figura 2, che riporta i rendimenti a sei mesi relativi all’intero periodo considerato dall’adagio vendi a maggio.
Figura 2: Calendario dei rendimenti a sei mesi mobili
È vero che nel periodo considerato i rendimenti a sei mesi mobili sono i peggiori dell’anno solare, tuttavia l’aspetto cruciale è che sono comunque positivi. E lo sono spesso: in questo periodo i mercati azionari hanno guadagnato terreno nel 72,4% dei casi (3). Ovviamente, questo significa che i listini hanno subito una flessione nel 27,6% dei casi, per cui vi saranno periodi in cui l’adagio vendi a maggio sembra funzionare. Tuttavia, a meno di non disporre di una sfera di cristallo, non c’è modo di sapere se questo è l’anno giusto per vendere a maggio. A nostro avviso, il successo negli investimenti si basa sulle probabilità, non sulle possibilità, e seguire il calendario equivale né più né meno a tirare a caso. Chi vende e scappa spesso si lascia sfuggire rendimenti di cui molti investitori hanno bisogno, secondo la nostra analisi, per conseguire i propri obiettivi a lungo termine.
Conclusioni
In ogni caso, non crediamo che i mercati azionari rispondano agli adagi stagionali. Questi ultimi si basano sull’andamento dei dati passati, tuttavia le recensioni di Fisher Investments Italia sulla storia dei mercati dimostrano che le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Se i rendimenti passati determinassero quelli futuri, i mercati azionari si muoverebbero sempre in un’unica direzione, ma decenni di dati smentiscono questa possibilità (4).
Sappiamo anche che i mercati scontano nei prezzi le informazioni ampiamente note, compresi gli adagi, e questo riduce il potere predittivo della stagionalità. Le recensioni di Fisher Investments Italia sulla storia dei mercati suggeriscono che questi ultimi scontano in modo efficiente le informazioni di pubblico dominio; quindi, anche se gli adagi stagionali funzionassero, stando alla nostra ricerca i mercati li incorporerebbero nelle quotazioni azionarie quasi immediatamente, ben prima che la maggior parte degli investitori possa agire di conseguenza.
Pensateci: se il rally di Babbo Natale esistesse davvero, gli investitori cercherebbero probabilmente di anticipare i tempi e di acquistare azioni già a novembre. Poi a ottobre. Così facendo, spingerebbero al rialzo le azioni ben prima di dicembre, anticipando nel tempo i rendimenti e facendo metaforicamente il vuoto nell’ultimo mese dell’anno.
Gli adagi stagionali possono sembrare divertenti, tuttavia, secondo le recensioni di Fisher Investments Italia, sono ampiamente smentiti dai dati e dai fondamentali di mercato di lungo periodo. Chi li segue potrebbe persino trovarsi a sacrificare guadagni preziosi: un errore grave, specialmente se ripetuto. Pertanto, crediamo che gli investitori abbiano tutto da guadagnare dall’escluderli dalle loro decisioni di portafoglio.
Segui le ultime novità sui mercati e gli aggiornamenti di Fisher Investments Italia:
Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (“”Registro delle imprese””) irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.
Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.
NOTE
1. Fonte: Finaeon, Inc., al 14/04/2025. Rendimenti totali dell’indice S&P 500, sei mesi precedenti (media), in USD, dal 31/12/1925 al 31/03/2025. Utilizziamo l’indice S&P 500 orientato agli Stati Uniti per la sua lunga storia di dati affidabili. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro e l’euro potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti.
2. Fonte: Finaeon, Inc., al 14/04/2025. Rendimenti totali dell’indice S&P 500, su base mensile (media), in USD, dal 31/12/1925 al 31/03/2025. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro e l’euro potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti.
3 Vedi nota 1.
4. Ibid.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link