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Promossa proposta di legge sul salario minimo nei bandi regionali


Consiglio regionale della Toscana

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FIRENZE – La commissione Bilancio del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha approvato la proposta di legge sull’equo compenso che introduce una paga oraria minima di 9 euro lordi nei bandi di gara pubblici legati all’ente regionale.

La norma prevede inoltre un sistema di premialità per le imprese che garantiranno questa soglia salariale, favorendo così una concorrenza positiva basata su una retribuzione adeguata per i lavoratori impiegati in appalti pubblici, come pulizie, portierato e altri servizi essenziali.

Il testo, ora in attesa di approvazione finale in Aula, ha ricevuto il voto favorevole di Pd e Italia Viva, mentre la vicepresidente Elisa Tozzi (Fdi) non ha partecipato alla votazione, definendo la proposta una “scelta demagogica” e sottolineando che la vera sfida resta quella del cuneo fiscale. Tozzi ha inoltre richiesto un report sui contratti stipulati dalla Regione per verificare i parametri salariali adottati finora.

Il consigliere Marco Casucci (Gruppo Misto – Merito e Lealtà) si è invece allontanato durante la votazione sull’intero testo e non ha partecipato al parere sui singoli articoli.

Il sostegno alla legge è stato espresso con convinzione da Maurizio Sguanci (Italia Viva), mentre Andrea Pieroni (Pd) ha sottolineato l’importanza di un livello salariale giusto, in linea con la Costituzione, che non può essere ignorato nemmeno a livello regionale. Pieroni ha evidenziato che il meccanismo premiale introdotto rappresenta un incentivo per le imprese a rispettare la soglia minima salariale, migliorando così le condizioni di lavoro.

Valentina Mercanti (Pd) ha aggiunto che, pur essendo temi di rilevanza nazionale, la Toscana può anticipare il Governo e diventare modello per altre Regioni, stimolando così il Parlamento a intervenire più rapidamente su questo fronte.

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La proposta di legge si inserisce in un contesto in cui la Regione Toscana, pur non avendo competenza diretta sulla regolazione dei salari, può influenzare le gare d’appalto attraverso criteri di valutazione che premiano le aziende che garantiscono salari più dignitosi. Attualmente, in settori come il portierato, la paga media è inferiore a 9 euro lordi l’ora, con livelli più bassi per i neoassunti.

In Italia, la questione del salario minimo e dell’equo compenso è oggetto di dibattito anche a livello nazionale, con molteplici iniziative sindacali e richieste di interventi strutturali per garantire compensi minimi legati ai contratti collettivi nazionali, al fine di tutelare i lavoratori autonomi e subordinati, ridurre il dumping contrattuale e rafforzare la contrattazione collettiva.

In sintesi, la Toscana compie un passo significativo verso la tutela dei lavoratori negli appalti pubblici, introducendo un salario minimo di 9 euro lordi l’ora e un sistema di premialità per le imprese virtuose, in attesa di eventuali interventi legislativi nazionali.

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