Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Vedere nel turismo il motore dello sviluppo è una scelta scellerata


(AGENPARL) – Roma, 3 Giugno 2025

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

(AGENPARL) – Tue 03 June 2025 https://www.aduc.it/articolo/vedere+nel+turismo+motore+dello+sviluppo+scelta_39304.php
———————
Vedere nel turismo il motore dello sviluppo è una scelta scellerata
Tanto varrebbe riedificare copie della Cupola del Brunelleschi, di Palazzo Vecchio e degli Uffizi nella Piana di Sesto, accanto alla pista di Peretola. Così gli “svaccanzieri” in mutande e maglietta ci arriverebbero subito, e subito ripartirebbero. Gli affari sarebbero assicurati lo stesso.
La città di Firenze non è la sola che rischia l’estinzione socioeconomica. Tutto il territorio italiano è a rischio sottosviluppo per la scelta sciagurata di considerare il turismo l’ultima opportunità dello sviluppo economico. La classe dirigente è talmente miope che non si è nemmeno accorta di essere arrivata alla fine.
Puntare a uno sviluppo incentrato sul turismo è una scelta scellerata, credere che il Paese più bello del mondo, come si dice sempre, si salvi diventando una super-potenza turistica, significa non avere nemmeno la più pallida idea di che cosa sia davvero lo sviluppo.
L’overtourism non è nemmeno il fatto più grave del fenomeno, né lo è lo svuotamento residenziale dei centri storici lasciati in balia del modello turistico delle cavallette: cattivi ospiti e cattivi turisti che sfruttano al massimo le risorse fino ad annientarle.
Il problema è grave perché il turismo sta crescendo a livello globale e sempre più visitatori arriveranno nelle destinazioni più note e già affollate. La classe media mondiale aumenta e reclama il proprio diritto al turismo. Li vedremo arrivare.
Per l’Italia, il turismo non può essere il motore trainante dell’economia, come si dice al Governo. Davvero credono che il Bel Paese possa davvero restare la quarta economia europea puntando solo sul turismo?
Puntare sul turismo significa puntare a vivere di rendita, sfruttando il bel paesaggio e i beni culturali ereditati dal passato. Chi vive di rendita ha soldi sufficienti per disinteressarsi degli investimenti in ricerca scientifica, in imprese di nuova tecnologia, preferendo mantenere gli immobili ereditati, nei quali è possibile impiegare lavoro non qualificato e pagato poco per ospitare gente che ci dorme una notte. Soprattutto, chi vive di rendita perde la mentalità del rischio e dell’innovazione
Il turismo rende ricchi alcuni, ma produce un bassissimo valore aggiunto, impiega occupazione precaria, spesso pagata in nero, ha poco indotto positivo e molto negativo. Premia la ristorazione, molto meno l’artigianato, ma devasta le infrastrutture e il sistema dei trasporti.
A livello nazionale, una parte del Nord continuerà a essere industriale, ma in modo residuale. Nelle città come Milano si accentreranno servizi di integrazione globale, verso di esse i giovani del Sud continueranno ad accorrere in cerca di fortuna. Le città d’arte e altri luoghi turistici diventeranno sempre più Luna Park invivibili per i residenti. Il resto del territorio italiano rischia di diventare un deserto senza imprese e senza residenti.
L’intero Meridione è la parte d’Italia che rischia di più. Non ci sarà più agricoltura professionale né piccola impresa, le attività industriali di punta e i servizi avanzati spariranno completamente dalle zone che non ne hanno mai avuto vocazione storica.
Senza politiche industriali, e di sviluppo territoriale, senza un’idea di sostegno all’innovazione e alla ricerca, vivere di sola rendita significa accettare un modello di sviluppo solo passivo, precario e pericoloso perché immediatamente soggetto alla turbolenza del contesto globale.
Gian Luigi Corinto, docente di Geografia e Marketing agroalimentare nell’Università di Macerata, collaboratore Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
============



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri