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Bankitalia, Signorini: “Necessario mercato unico che funzioni efficacemente” – Economia e Finanza


(Teleborsa) – “Garantire un futuro prospero a noi stessi e ai nostri figli richiede una crescita intelligente e sostenibile. La crescita, a sua volta, richiede investimenti allocati in modo efficiente. La materia prima per gli investimenti è il risparmio, nazionale o estero. In Europa non c’è carenza di risparmi, soprattutto privati: nell’ultimo decennio, ad esempio, il tasso medio di risparmio è stato del 13% nell’UE, contro il 7% negli
Stati Uniti. Una quota di tali risparmi viene investita al di fuori dell’Europa. Ogni anno, il flusso netto di risparmi investiti all’estero dall’Europa ammonta a circa 300 miliardi di euro. In termini contabili, questo è l’altro lato della medaglia del surplus delle partite correnti dell’Europa: gli investimenti dell’Europa sono inferiori ai suoi risparmi”. È quanto ha affermato Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, in occasione di un panel discussion presso il Centro italo-tedesco per il dialogo europeo su “Unione del Risparmio e degli Investimenti”.

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“È positivo, naturalmente, – ha proseguito Signorini – avere una solida posizione internazionale; ma se non si hanno sufficienti opportunità di investimento interessanti in patria, sia per i capitali nazionali che per quelli internazionali, si rischia di avere troppo di un bene. Come luogo in cui investire, l’Europa ha due grandi punti di forza: un buon capitale umano (una forza lavoro altamente qualificata, una ricerca di prim’ordine) e un ampio mercato. L’interazione tra questi due fattori può essere estremamente potente e deve essere sfruttata. Per convertire il capitale umano in innovazione di successo sul mercato, un ingrediente chiave è avere un mercato unico che funzioni efficacemente come tale”.

“Uno spazio integrato di risparmio e investimento – ha aggiunto il direttore generale della Banca d’Italia – comprende non solo l’unione bancaria, ma anche i mercati finanziari e un’unione assicurativa”. Per ciascuno di questi settori – ha spiegato Signorini – ci sono delle priorità:

Il settore bancario – “L’Unione bancaria, – proseguito Signorini – pur essendo in una fase avanzata, è ancora incompiuta e deve essere completata. Le questioni più importanti e ancora irrisolte riguardano: il quadro di gestione delle crisi per le banche di medie dimensioni e un quadro comune di assicurazione dei depositi”.

I mercati – “È importante – ha detto il direttore generale della Banca d’Italia – rafforzare la convergenza in materia di vigilanza del mercato, ma non è sufficiente. Nel settore della gestione patrimoniale, ad esempio, una disciplina unica, semplice e coerente (un “codice unico”) è in ultima analisi necessaria per evitare la frammentazione e affrontare le lacune e le differenze negli approcci di vigilanza. Si dovrebbe inoltre rafforzare la cooperazione tra le ANC, anche attraverso un rafforzamento del ruolo dei collegi di vigilanza”.

Le assicurazioni – “Sono necessari – ha detto Signorini – progressi anche nel settore assicurativo. Un mercato unico dovrebbe basarsi su una vigilanza armonizzata, e quindi più robusta, sulle grandi imprese d’assicurazione europee. Inoltre esistono lacune nell’attuale regime di tutela dei consumatori. In effetti, abbiamo avuto diverse esperienze difficili con le società transfrontaliere; appare necessario un migliore coordinamento europeo”.

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