L’Elis continua ad essere in grande espansione, anche grazie allo sviluppo di discipline diverse dal calcio. Stanno ottenendo un grande riscontro le Arti Marziali, progetto di cui ci parla il Responsabile Marco Palermo: “Questo è il secondo anno che abbiamo messo su il settore Arti Marziali all’Elis e siamo riusciti a stabilizzare un po’ la situazione visto che l’anno scorso era quasi sperimentale. Anche a livello numerico ci siamo tolti diverse soddisfazioni, anche con l’inserimento di una nuova disciplina come il Judo che ha avuto un enorme successo. Poi quest’anno abbiamo capito che inserire le Arti Marziali in un contesto come l’Elis passava per la selezione di istruttori che, oltre ad essere professionisti, avessero proprio la vocazione all’educazione e all’inclusione, dai bambini più piccoli fino agli adulti. È stato questo il successo di quest’anno, perché effettivamente gli obiettivi inclusione, sostenibilità e passione sono stati raggiunti”. Un traguardo notevole è stato quello di riuscire a ritagliarsi uno spazio tra gli sport di cartello: “Il nostro è un work in progress, proprio perché abbiamo iniziato da poco tempo. Sicuramente c’erano delle aspettative sul fatto di come queste discipline potessero essere complementari agli sport più seguiti come calcio, pallavolo e basket. Il nostro settore si va a posizionare tra lo sport e l’arte marziale quindi, abbiamo cercato di ampliare l’offerta, dando anche la possibilità a chi non si riconosce in altri sport di avere quest’altra opportunità. E devo dire che i risultati ci danno ragione perché abbiamo fatto numeri importanti e soprattutto si sono creati gruppi molto coesi, con rapporti significativi tra insegnanti e allievi. Stiamo lavorando in prospettiva per affacciarci anche all’agonismo“. Il Responsabile ha le idee chiare su quali sono gli step in avanti da fare: “Abbiamo due strade parallele. Una è quella di continuare il lavoro educativo, relazionale ed inclusivo. La tradizione delle Arti Marziali intese come arti vere e proprie che portano le persone soprattutto a gareggiare con sé stesse, cercando di superare tutte le paure e difficoltà. Questo a tutte le età, dai bambini più piccoli, agli adolescenti per arrivare agli adulti ed addirittura agli anziani. L’obiettivo dell’Arte Marziale per noi è soprattutto questo: relazione, educazione, inclusione e superamento delle difficoltà. Valorizzare la persona e cercare di far uscire il meglio da ogni allievo. Poi dall’altra parte, per alcune discipline, il prossimo sarà l’anno in cui cercheremo di rafforzare l’aspetto agonistico. Continueremo a partecipare alle gare nazionali ed internazionali, a cui già abbiamo partecipato quest’anno, soprattutto all’interno dell’Unione Italiana Kung Fu Tradizionale, che è l’ente a cui apparteniamo. Già quest’anno con il Kung Fu abbiamo avuto grosse soddisfazioni e il prossimo anno cercheremo di migliorare anche questo aspetto perché poi, soprattutto per i giovani, diventa anche un momento di confronto con l’altro”. L’ambiente Elis inoltre, garantisce serenità ad allievi e famiglie: “Parlo sia da Responsabile del settore Arti Marziali di Elis che da papà e mi rendo conto di come oggi le sfide per un genitore, ma anche per gli operatori delle comunità e delle scuole, sono enormi. Questo perché purtroppo vediamo ogni giorno come nei rapporti con gli altri, a scuola come in famiglia, emergono delle difficoltà che sono difficili da superare. Le Arti Marziali costituiscono uno strumento principe per poter affrontare in maniera più serena tutte le difficoltà, perché sono discipline che lavorano sul rafforzamento delle relazioni positive. In questo ambito si creano anche gruppi all’interno delle discipline che sono strumenti estremamente validi per contrastare la solitudine, bullismo, difficoltà a scuola. Tutte quelle sfide, piccole o grandi, che quotidianamente genitori e figli affrontano possono avvalersi di uno strumento in più che è rappresentato proprio nelle Arti Marziali. Questo obiettivo e queste caratteristiche sono pienamente sovrapponibili a quella che è la missione Elis, proprio perché attraverso lo sport noi cerchiamo di fornire alle persone degli strumenti per vivere una vita più consapevole e tranquilla”. Questo però, passa per una rigida ricerca dello staff: “Per raggiungere questi obiettivi sportivi, educativi e di inclusione lo sforzo più grande che abbiamo fatto anche con la direzione è stato quello di selezionare gli insegnanti adatti. Tutto il nostro impegno è stato finalizzato a trovare le persone giuste. Quindi abbiamo degli insegnanti che prima di essere campioni nella loro disciplina (maestri certificati e qualificati), hanno proprio la vocazione e la passione per accettare tutti e portare tutti al proprio massimo sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista umano. Il centro del nostro settore sono sicuramente gli insegnanti e il rapporto che creano con tutti gli allievi delle varie discipline”.
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