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ll PSI per l’innovazione di Nuoro: Prato Sardo da zona Industriale a distretto agroalimentare d’eccellenza.


È giunto il momento di dare a Nuoro una impostazione strategica chiara per il suo sviluppo. Il Partito Socialista Italiano (PSI) è convinto che sia fondamentale concentrare energie, sforzi e un’efficace rete di collaborazioni in un settore che possa realmente fungere da volano per l’economia cittadina. Questa scelta è non solo determinante, ma strategica, rappresentando una risposta concreta al drammatico esodo dei nostri giovani, costretti a lasciare la città in cerca di opportunità.

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Occorre individuare un settore chiave che abbia un senso nel panorama competitivo regionale, un ambito che tragga forza e ragione dalle vocazioni territoriali uniche di Nuoro. È chiaro che garantire la fibra veloce, una fiscalità di vantaggio, l’accesso diretto dalla SS 131, una gestione efficiente dei rifiuti organici e la riduzione degli oneri di insediamento e della TARI (attualmente calcolata sulla superficie dei capannoni) sono condizioni necessarie, il minimo indispensabile, ma non sufficienti per uno sviluppo sostenibile.

I fattori chiave che ci devono guidare verso la scelta di un settore strategico sono molteplici: Nuoro è il capoluogo della Barbagia, baricentro strategico di un crogiolo di antichi saperi e produzioni culinarie tra le più identitarie della Sardegna. La sua posizione di baricentro logistico sardo, ben collegato dalle principali arterie, è un asset prezioso. Inoltre, la sua storica vocazione di “Atene Sarda” può valorizzare la cultura in senso lato, che include certamente anche quella dei prodotti enogastronomici. Fondamentale, in questa visione del PSI del candidato consigliere Marc Zedda, è l’Università: oggi troppo spesso distaccata dalla realtà produttiva (quasi inesistente), potrebbe invece interfacciarsi e diventare motore propulsivo di uno sviluppo di settore. Pensiamo, ad esempio, alla creazione di un centro di studi universitario di altissima formazione nelle biotecnologie del settore agroalimentare, come più volte sottolineato da Marco Zedda.

Proprio il settore agroalimentare emerge come la scelta più strategica e fondamentale per Nuoro e i centri urbani vicini. Tuttavia, questo settore soffre di problemi strutturali: la qualità e la quantità sono spesso in antitesi, impedendo ai prodotti di qualità di raggiungere volumi sufficienti a garantire benessere e occupazione diffusa. La logistica, gestita singolarmente dalle aziende, è inefficiente e costosa, così come le azioni di Marketing & Distribution, creando diseconomie che rendono difficile uno sviluppo sostenibile.

La zona industriale di Prato Sardo, pur essendo un insieme di imprese che cercano di affrontare congiuntamente problemi comuni, raramente sviluppa sinergie industriali nella produzione, distribuzione e marketing. Il grande valore e la fortuna di tanti distretti del Nord Italia sono nati proprio dal concetto di filiera produttiva, dove ogni azienda sfrutta la vicinanza logistica per rafforzare l’intero settore e affrontare con maggiore incisività i mercati internazionali.

Oggi, Nuoro e Prato Sardo devono imboccare la strada della filiera, di uno sviluppo sostenibile e strategico che veda ogni impresa protagonista di un prodotto di successo. L’idea proposta dal PSI, attraverso le analisi di Marco Zedda, è chiara:

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  • Incentivare la creazione a Prato Sardo di una filiera dei prodotti agro-alimentari.
  • Accentrare la logistica, ovvero l’immagazzinaggio e la distribuzione dei prodotti, sfruttando il posizionamento baricentrico di Nuoro.
  • Uniformare e creare politiche congiunte di marketing: politiche di prodotto uniformi, create in collaborazione con l’università per standardizzare e valorizzare contenuti genuini e autentici; politiche di prezzo calibrate su un preciso posizionamento strategico; pubblicità e comunicazione con un unico brand per raggiungere i mercati globali.

In sintesi, la filiera agro-alimentare di Prato Sardo può diventare la soluzione al problema di mancato sviluppo del settore, risolvibile solo con la creazione di economie di scala, prendendo a modello i successi dell’Emilia Romagna. In questo contesto, il Comune di Nuoro, sotto una guida socialista, dovrà:

  • Essere soggetto guida di questo nuovo processo di sviluppo della filiera produttiva.
  • Aggregare i soggetti istituzionali utili allo scopo, a partire dall’Università (con la creazione di un dipartimento di biotecnologia nel settore agroalimentare).
  • Facilitare l’aggregazione delle imprese di filiera con incentivi di vario tipo.
  • Sostenere accordi di programma per la ricerca dei fondi necessari.

Non più solo una zona industriale eterogenea, ma un insieme di imprese che, sapientemente incentivate dalle Istituzioni e operando congiuntamente, creano valore e occupazione per i territori. Questo è l’impegno del PSI, ribadito da Marco Zedda, per il futuro di Nuoro.

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