CrediFriuli spinge sulla crescita: assunzioni, nuovi finanziamenti e innovazione per sostenere il territorio

In un anno difficile come il 2024 solo alcune banche del territorio hanno saputo rispondere positivamente alle esigenze di un sistema economico che ha accettato la sfida, difficile, della crescita.

Tra queste CrediFriuli, istituto del gruppo Iccrea che conta su ben 29 filiali in tutto il Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale. Sportelli che sono storicamente al servizio dello sviluppo economico del proprio territorio di riferimento nel pieno rispetto della tradizione oramai più che secolare del credito cooperativo. Una banca che non solo investe sul territorio ma anche nel proprio futuro: lo ha fatto da una parte grazie a strumenti digitali sempre più integrati con le operatività e i servizi alla clientela e dall’altra assumendo giovani risorse che integrano e fanno crescere le professionalità dell’istituto.

Nell’ultimo anno infatti, a fronte di un paio di uscite, CrediFriuli ha registrato ben 15 ingressi che diventano addirittura 40 se si contano gli ultimi 5 anni. La maggior parte di loro sono giovani al primo impiego selezionati dopo aver seguito il Master Giovani Talenti di CrediFriuli. Un programma di 6 mesi che la banca propone da oltre 14 anni in collaborazione con l’Amministrazione regionale e le Università e che sarà riproposto il 16 dicembre di quest’anno.

Ma per CrediFriuli crescere nelle competenze al servizio del proprio territorio non è sufficiente: l’istituto infatti prevede di registrare, in questo 2024, un incremento degli impieghi attorno al 7% e per il 2025 gli obiettivi previsti sono sfidanti.

«Uno dei traguardi che vogliamo raggiungere l’anno prossimo è quello dei 200 milioni di euro di nuovi finanziamenti ad imprese e famiglie» spiega il direttore di CrediFriuli, Gilberto Noacco. «Una prospettiva in controtendenza rispetto ad un mondo del credito, soprattutto per quanto riguarda gli impieghi alle imprese, che da tempo registra una contrazione generalizzata dei propri indicatori aggregati. Siamo confortati dal lavorare in un territorio che presenta tassi di credito deteriorato significativamente inferiori alla media nazionale e che per CrediFriuli sono posizionati all’1,6% (misura in assoluto tra le più contenute a livello nazionale».

Un dato quest’ultimo che conferma la relazione positiva dell’istituto con una struttura sociale ed economica solida, industriosa e responsabile. E se il sistema soffre a tutt’oggi di tassi d’interesse ancora molto alti, le prospettive per l’anno prossimo potrebbero essere di un ritorno alla normalità in grado di dare nuovo slancio all’economia.

«Ritengo che già entro la fine del 2025, se la Bce continuerà il percorso di tagli del costo del denaro, potremmo raggiungere tassi intorno al 2%» continua Noacco «Un livello congruo con un percorso di rilancio dell’economia che ci auguriamo robusto. In questo scenario il nostro Cda ha deliberato l’adesione, per 25 milioni di euro, ad una iniziativa coordinata da Iccrea, che consiste nella possibilità di fare funding attraverso un Covered Bond sottoscritto interamente dalla Bei».

Uno strumento innovativo in grado di fare da moltiplicatore alla finanza al servizio del territorio.

«Faremo cassa sui mercati internazionali per sostenere le imprese del territorio che si daranno come focus l’innovazione di prodotto o di processo» conclude il direttore di CrediFriuli. «Abbiamo scelto lo strumento del covered bond perché rappresenta uno strumento finanziario efficace, garantito dai mutui residenziali che la nostra banca anche nel corso del 2024 ha erogato per oltre 110 milioni di euro a oltre 800 beneficiari. È un bell’esempio di “finanza circolare”: i mutui che concediamo alle famiglie sono utilizzati per ottenere nuovi fondi sui mercati internazionali a condizioni finanziarie agevolate che saranno destinati a sostenere la crescita delle Pmi locali innovative».