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“Donne in Fabbrica”, conclusa la formazione di nove addette metalmeccaniche


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Prosegue il progetto “Più Donne in Fabbrica” promosso dal Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Veneto Est (il maggiore, con 1.350 imprese e oltre 85mila collaboratori), Fòrema, società di formazione aziendale di Confindustria Veneto Est tra le maggiori del sistema confindustriale italiano, Umana, Agenzia per il lavoro, e Umana Forma, ente di formazione del Gruppo Umana, con l’obiettivo di favorire una maggiore inclusione femminile nel settore manifatturiero e di rispondere al fabbisogno di competenze tecniche delle imprese.

Si è concluso a Padova alla Scuola di Formazione Professionale di Padova Enaip Veneto il corso teorico-pratico rivolto a donne disoccupate e inoccupate per la formazione di Addette all’assemblaggio meccanico, con rilascio del patentino per la guida del carrello elevatore. L’iniziativa, finanziata dal fondo Forma.Temp e quindi completamente gratuita per le partecipanti, è stata realizzata con la collaborazione tecnica di Enaip Veneto, che a partire dal 12 maggio ha messo a disposizione i laboratori con tecnologia all’avanguardia e la gestione didattica per la formazione delle corsiste.

Il programma formativo, della durata complessiva di 96 ore (52 pratiche e 44 teoriche), si è concentrato sull’acquisizione delle competenze tecniche necessarie all’assemblaggio e montaggio meccanico, inclusa la capacità di leggere e interpretare disegni tecnici e di utilizzare correttamente strumenti da banco. Al centro della formazione anche i princìpi di sicurezza sul lavoro e un modulo specifico per l’utilizzo in sicurezza del carrello elevatore, con sessioni teoriche e pratiche per ottenere il relativo patentino. Una parte del corso è stata dedicata all’organizzazione “lean” secondo il metodo delle 5S, per trasferire un approccio efficace alla gestione dell’ordine, della qualità e dell’efficienza nei reparti produttivi. Nel corso della cerimonia di consegna degli attestati alle 9 partecipanti sono intervenuti Alessia Miotto, presidente Gruppo Metalmeccanico Confindustria Veneto Est; Maria Raffaella Caprioglio, presidente Umana; Matteo Sinigaglia, direttore Fòrema ed Enzo Dainese, responsabile Area Giovani Enaip Veneto.

Alessia Miotto ha dichiarato: «Una maggiore inclusione femminile nel mondo del lavoro è una risposta non solo alla crescente scarsità di figure tecniche, ma alla necessità di rilanciare la produttività e di ridurre le disuguaglianze con il contributo indispensabile delle donne. Con Più Donne in Fabbrica vogliamo offrire opportunità concrete e di qualità, subito spendibili, a donne che, per varie ragioni, si sono trovate momentaneamente disoccupate o inoccupate, ma hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco e di riqualificarsi con la formazione, anche in settori tradizionalmente a bassa partecipazione femminile, come la metalmeccanica, ma che possono valorizzarne le competenze e le professionalità. Il nostro impegno, insieme a Fòrema e Umana, è che questo sia solo il primo di una serie di programmi formativi per inserire più donne nelle aziende manifatturiere del nostro territorio, renderle protagoniste e contribuire così ad elevare il tasso di occupazione femminile in Veneto, cresciuto negli ultimi anni al 62,3%, ma con un divario rispetto a quello maschile che sfiora ancora i 16 punti percentuali».

Maria Raffaella Caprioglio ha aggiunto: «Il comparto metalmeccanico continua a offrire opportunità importanti, e iniziative come questa, nata dalla preziosa e collaudata collaborazione con il Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Veneto Est, rappresentano uno strumento concreto per valorizzare la professionalità femminile in settori in cui è ancora sottorappresentata. Le donne portano valore aggiunto in termini di precisione, affidabilità e organizzazione: qualità preziose in un’industria che evolve rapidamente. È fondamentale investire in percorsi formativi che rispondano alle esigenze delle imprese ma che, al contempo, mettano le persone – e in questo caso le donne – al centro della crescita professionale. Queste donne hanno accettato di rimettersi in gioco, di ricostruirsi una ulteriore possibilità professionale. Hanno tutte storie diverse, ma sono accumunate dalla volontà di accettare questa sfida in un settore che potrà dare loro importanti soddisfazioni. A loro vanno i nostri auguri, sicuri che questo progetto rappresenta un modello virtuoso, replicabile, capace di generare impatto positivo sia sulle imprese sia sulle comunità in cui operano».

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Matteo Sinigaglia ha sottolineato: «Il progetto Più Donne in Fabbrica è un esempio concreto di come la formazione possa rispondere a un bisogno reale delle imprese, creando al contempo opportunità di inserimento o reinserimento al lavoro per le donne, valorizzandone il talento distintivo e le professionalità, con beneficio individuale e per l’intera comunità. Come Fòrema, abbiamo messo a disposizione competenze, metodo e rete, lavorando in stretta sinergia con Umana ed ENAIP Veneto per costruire un percorso efficace e immediatamente spendibile in un settore come la metalmeccanica, dove la minore presenza femminile richiede visione ed impegno». Ad attendere le partecipanti l’inserimento con un contratto di lavoro in somministrazione in aziende metalmeccaniche della provincia di Padova, alcuni di questi già attivi dalla prossima settimana.



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