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COMUNICATO STAMPA – AGRUSTI AL CONSIGLIO GENERALE CAA: «IL NOSTRO SISTEMA INDUSTRIALE È VIVO MA SERVONO MUSCOLI, VISIONE E CORAGGIO» | SOLLECITATA UNA GOVERNANCE STABILE PER IL PORTO DI TRIESTE | LA CHIUSURA DELL’ILVA È UN PROBLEMA ANCHE NOSTRO


(AGENPARL) – Roma, 6 Giugno 2025

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(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 Al Consiglio Generale di CAA il Presidente delinea la trasformazione industriale del territorio | Sollecitata una governance stabile per il Porto di Trieste | E avverte: La chiusura dell’ILVA è un problema anche nostro, imprese e lavoratori si uniscano affinché lo stabilimento continui a produrre acciaio per il sistema Paese
Gorizia, 6 giugno 2025 – «Dobbiamo uscire da questa fase di crisi rafforzando il nostro sistema industriale. Per farlo servono imprese più grandi, maggiormente innovative e in grado di attrarre investimenti. E servono anche nuovi imprenditori»: questa la sintesi dell’intervento del Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, ai lavori del Consiglio Generale di CAA svoltosi nella sede di Gorizia, dove ha colto l’occasione per illustrare in sintesi i pilastri del piano decennale per la nuova manifattura che viene definito in queste settimane con la Regione e McKinsey & Company.
Il piano nasce dall’osservazione della struttura produttiva del territorio dove oltre il 95% delle imprese ha meno di 15 dipendenti e il 65% di esse non supera i cinque. In questo contesto frammentato, la crescita dimensionale non è più una scelta opzionale, ma una condizione necessaria per competere. «Abbiamo vissuto troppo a lungo nel mito che piccolo è bello – ha detto Agrusti – ma oggi questa dimensione non è più sostenibile se vogliamo creare valore, aumentare la competitività e offrire salari più alti. La frammentazione produttiva genera debolezza: molte imprese operano in settori a basso valore aggiunto, spesso nella subfornitura, senza forza contrattuale né margini per investimenti strutturali». Da qui l’idea di costruire un modello industriale in cui le grandi imprese già presenti in regione diventino riferimento e guida per tutto l’ecosistema, aiutando le realtà più piccole a riorganizzarsi, fondersi quando necessario e migliorare in efficienza e innovazione. Un approccio che implica responsabilità condivise e che punta a superare la logica della subfornitura passiva.
Un altro asse fondamentale del piano riguarda l’innovazione: il Friuli Venezia Giulia può contare su una rete scientifica e formativa di altissimo livello ma la sfida vera è il trasferimento efficace delle conoscenze alle imprese. Secondo il Presidente, infatti, «possiamo avere le migliori competenze tecnologiche ma se esse non trovano applicazione nel sistema produttivo restano scollegate dalla realtà». La sfida è duplice: da un lato rendere accessibili le tecnologie anche alle PMI, dall’altro lavorare sulla formazione del capitale umano. In questo senso, il sistema Alto Adriatico – che integra ITS, Università, Polo Tecnologico AA e centri di ricerca – rappresenta una risorsa preziosa e imprescindibile. Parallelamente è necessario che anche gli imprenditori si “trasformino”; l’innovazione non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. «Non serve andare ai convegni a sentir parlare di intelligenza artificiale: serve diventare imprenditori digitali», ha osservato Agrusti, sottolineando l’importanza di accompagnare questa evoluzione anche nelle figure dirigenziali e operative.
Il piano guarda poi all’esterno, con l’obiettivo di attrarre imprese ad alta tecnologia e favorire l’insediamento di nuovi soggetti produttivi. Non si tratta “solo” di attrarre investimenti, ma anche della creazione di nuova imprenditoria locale. «Il ricambio generazionale – ha aggiunto Agrusti – non può essere l’unico motore dello sviluppo: servono imprenditori di prima generazione capaci di portare nuove idee e nuove energie. È in questa prospettiva che CAA auspica la nascita di strumenti finanziari dedicati alle startup e un sistema bancario più pronto a valutare progetti innovativi, anche con un certo grado di rischio».
Per attrarre imprese e talenti, però, serve un ecosistema favorevole. Questo significa, ad esempio, disporre di aree industriali accessibili, di un sistema scolastico pronto ad accogliere studenti internazionali e di un’infrastruttura formativa avanzata. «Un investitore – ha proseguito il Presidente di CAA – sceglie dove insediarsi anche per la qualità della vita e la facilità di integrazione della propria famiglia. Dobbiamo fare in modo che il nostro territorio sia competitivo sotto ogni profilo». Anche, ma non solo in quest’ottica, durante il Consiglio, CAA ha chiesto con fermezza la nomina immediata di Antonio Gurrieri alla presidenza dell’Autorità portuale di Trieste e Monfalcone, sottolineando che l’importanza del Porto di Trieste è tale da richiedere una governance piena e stabile, non una gestione commissariale.
Un passaggio particolarmente intenso, infine, ha riguardato la questione dell’acciaio e dell’Ilva: secondo Agrusti, infatti, il rischio concreto di chiusura dello stabilimento siderurgico è una minaccia diretta anche per le imprese del Friuli Venezia Giulia. «L’Ilva non riguarda solo Taranto. Senza l’acciaio non c’è produzione. Le nostre aziende – dalla cantieristica all’elettrodomestico – lo utilizzano ogni giorno. Non possiamo restare in silenzio». Per questo, il Presidente ha proposto una iniziativa che veda insieme, a Taranto, imprese e lavoratori affinché «l’Ilva in ogni modo torni a produrre acciaio per il sistema Paese. D’altra parte, la strategicità dell’acciaio – ha concluso – è tanto più testimoniata dalle iniziative dell’amministrazione Trump per quanto riguarda i dazi sullo stesso acciaio e sull’alluminio».
Ai lavori, cui ha partecipato anche il Presidente di Confindustria FVG, Pierluigi Zamò, Agrusti ha richiamato la figura di Giuseppe Bono, già Presidente di Confindustria FVG senza il quale, probabilmente, è stato detto, CAA non sarebbe nata – ed ha proposto l’intitolazione della nuova sede di Trieste proprio all’ex AD di Fincantieri.
Nel corso del Consiglio sono stati resi noti gli esiti dell’elezione delle dodici filiere merceologiche di CAA per il quadriennio 2025-2029. Gli eletti sono di diritto componenti del Consiglio Generale dell’associazione.
Filiera Agroalimentare
* Presidente: Cesare Bertoia (Casato Bertoia)
* Vicepresidente: Fabrizio Polojaz (Primo Aroma Srl)
* Membro aggiunto: Alessandro Driussi (Venchiaredo SpA)
Filiera Energia
* Presidente: Federico Trevisan (AcegasApsAmga SpA)
* Vicepresidente: Riccardo Semenzato (Enel Italia SpA)
Filiera Estrattiva ceramica vetro
* Presidente: Ernesto Giacomin (Cave di Marmorino Scarl)
* Vicepresidente: Cristina Tamaro (Nuova Agepi Srl)
* Membro aggiunto: Oscar Giol (Vetreria Giacon Luigi Srl)
Filiera Grafica cartotecnica
* Presidente: Stefano Crechici (Modiano Industrie Carte da Gioco SpA)
* Vicepresidente: Antonio Cacco (Unicolor SpA Unipersonale)
Filiera Legno arredo tessile
* Presidente: Jacopo Galli (Mobilificio Santa Lucia SpA)
* Vicepresidente: Salvatore Palermo (Peressini Casa Srl)
* Membri aggiunti:
* Giuseppe Crovaro (Extrano Srl)
* Stefano Piovesana (Meson’s Cucine Srl)
* Giulia Roman (Gammalegno Srl)
* Marco Santin (Biesse Crea Srl)
Filiera Metalmeccanica elettronica siderurgica
* Presidente: Gianfranco Bisaro (Gruppo Bisaro Sifa Srl)
* Vicepresidente: Luca Davide Farina (Orion Spa)
* Membri aggiunti:
* Gino Camuccio (Premek Hi Tech Srl)
* Luciano Devidé (Alloys Italia Srl)
* Patrizio Mazzocut (Electrolux Professional Spa)
* Andrea Monticolo (Monticolo & Foti Impianti Srl)
* Marco Pujatti (Marrone Srl)
* Marino Sain (Bortolin Kemo Spa)
Filiera Navalmeccanica e aeronautica
* Presidente: Michela Ceccotti (Sultan Srl)
* Vicepresidente: David Bernardi (Fincantieri SpA)
* Membro aggiunto: Michelangelo Casadei (GBI SpA)
Filiera Plastica gomma chimica biomedicale pelli
* Presidente: Roberto Tabelletti (Polistar Srl)
* Vicepresidente: Guglielmo Danelon (Policlinico Triestino SpA)
* Membri aggiunti:
* Loris Brisotto (Policlinico San Giorgio SpA)
* Gianluca Pinna (Noxorsokem Group Srl)
* Valerio Pontarolo (Pontarolo Engineering SpA)
Filiera Servizi ambientali
* Presidente: Renato Mascherin (Ambiente e Servizi SpA)
* Vicepresidente: Gianfranco Cergol (Italspurghi Ecologia Srl)
Filiera Trasporti e spedizioni
* Presidente: Michela Cattaruzza (Ocean Srl)
* Vicepresidente: Sergio Bolzonello (Interporto Centro Ingrosso di Pordenone SpA)
* Membri aggiunti:
* Giovanni De Palo (De Palo Srl)
* Roberto Vidoni (Autamarocchi SpA)
Filiera Terziario avanzato
* Presidente: Michele Da Col (Studio Sandrinelli Srl)
* Vicepresidente: Fabio La Malfa (ARS Distribuzione Srl)
* Membro aggiunto: Ciro D’Aniello (Cosmos Italia Srl)
Filiera Turismo
* Presidente: Roberto Morelli (Trieste Convention Center SpA)
* Vicepresidente: Antonio Marano (Aeroporto FVG SpA)
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