Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

La sostenibilità come fattore di crescita per le aziende agroalimentari


Tra incertezze globali, dazi, effetti del cambiamento climatico e preferenze dei consumatori, la sostenibilità per il settore dell’agrifood è diventata un percorso ineludibile. Ma che deve essere legato alla sostenibilità economica e alla competitività. É questo il messaggio emerso dalla terza edizione del Global Summit – La Sostenibilità: fattore di crescita delle aziende nel settore agroalimentare” il convegno organizzato da Gambero Rosso e da Gambero Rosso Academy in partnership con Intesa Sanpaolo e nato con l’obiettivo di sensibilizzare professionisti ed operatori di settore sull’importanza della conversione green nel comparto agrifood. L’edizione 2025, patrocinata da ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e in collaborazione con Santa Chiara Next (spin-off dell’Università di Siena per imprese sostenibili e competitive) ed Equalitas, ha visto il coinvolgimento di numerose aziende, operatori finanziari, associazioni e istituzioni sensibili al tema dell’adozione dei principi ESG.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

“Competitività e sostenibilità sono due concetti che viaggiano insieme. Come Intesa Sanpaolo crediamo fermamente che la sostenibilità rappresenti uno dei motori fondamentali della competitività d’impresa. Investire nella trasformazione green, dunque, fa bene all’azienda e riteniamo sia l’unica strada percorribile per un futuro di crescita. Come Gruppo,” osserva Anna Roscio, Executive Director Sales&Marketing Imprese, Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, “finanziamo il nostro sistema imprenditoriale, consapevoli di contribuire alla costruzione di un futuro green, che valorizzi made in Italy e capitale umano”. 

In questo senso, si nota il cambiamento di prospettiva da parte dell’Europa che sta allentando alcuni aspetti normativi per adottare un approccio più concreto. “Dal precedente forte focus su aspetti normativi e regolatori, che in molti casi hanno spaventato le imprese a causa dei costi e della complessità, si sta passando a un approccio più orientato al valore strategico della sostenibilità. Un cambiamento” ribadisce Anna Roscio, “che può aiutare le aziende a vederla non più come un ostacolo, ma come un’opportunità di crescita”. 

Un allentamento dei vincoli normativi che piace anche nel settore agricolo. “Se norme troppo stringenti portano a diminuire la capacità produttiva europea non facciamo bene all’ambiente, ma anche alla salute dei cittadini, perché a livello di riduzione di emissioni l’Europa è più avanti rispetto agli altri Paesi” afferma Ettore Prandini Presidente di Coldiretti. Il Presidente di Coldiretti sottolinea come l’atteggiamento della nuova Commissione Europea, in carica del dicembre 2024, sia diventato meno dogmatico. Per esempio in tema degli additivi chimici e agrofarmaci. “I vincoli nell’utilizzo di alcune sostanze auspicati dalla precedente Commissione avrebbero portato a una diminuzione della capacità produttiva del 30%”, rileva Prandini che aggiunge “anche in tema di etichettature siamo riusciti a scongiurare l’entrata in vigore del sistema Nutriscore, che penalizza i prodotti di qualità, ma molto locali come quelli della filiera italiana, e dell’etichetta per i vini, che ne indica i danni alla salute sulla scia di quella delle sigarette”. Per il Presidente di Coldiretti la trasformazione sostenibile va, invece, incentivata aumentando la consapevolezza dei cittadini e accompagnando le aziende verso una trasformazione innovativa. Dati, sensori, ricerca delle piante più resistenti al climate change sono la strada per difendere e fare progredire un settore che vale nel complesso 620 miliardi di euro. 

“La sostenibilità è la sfida del futuro: gli agricoltori devono produrre con un cambiamento climatico in atto, con risorse naturali che non sono infinite e per rispondere a consumatori sempre più esigenti. Quindi bisogna per forza affidarsi per la sostenibilità all’innovazione e alla ricerca. Quello che manca però” rileva Luca Brondelli, Vice Presidente di Confagricoltura, “è un supporto della politica economica: non ci sono più piani strutturali di crescita, ma solo una rincorsa delle emergenze. Manca una visione. La sostenibilità è un’importante leva di sviluppo ma occorre una maggiore equa distribuzione nella catena del valore, dove l’agricoltura rimane l’anello debole e più penalizzato”. Peraltro uno dei punti toccati dalla presidente Ursula Von Del Leyen nell’introdurre il terzo pacchetto Omnibus della Commissione Europea, varato con l’obiettivo di portare minore burocrazia e maggiore flessibilità nel settore agricolo e introdurre alcune modifiche nella Politica Agricola Comune (PAC) anche allo scopo di aiutare una definizione più equa dei prezzi dei prodotti agricoli.

Il tema dello scenario competitivo internazionale rimane uno dei punti caldi in questa situazione dove si sta alzando l’asticella del confronto per via dei dazi, che rischiano di ostacolare la crescita dell’export del settore che, secondo Prandini, potrebbe puntare a raggiungere i 100 miliardi, dagli attuali 69,9 miliardi. Ma il confronto internazionale deve basarsi su chiarezza e trasparenza. Quindi no all’import indiscriminato di prodotti che non rispettano in termini di sostanze (per esempio gli ormoni della carne USA) o del rispetto del lavoro (con lo sfruttamento della manodopera o l’utilizzo di quella infantile in certi Paesi) le regole europee. E sì alle denominazioni che certificano la qualità e la territorialità di un prodotto. Maggiori garanzie che sono legate anche alle certificazioni, come quella Equiplanet messa a punto dal Santa Chiara lab, o quella Equalitas, focalizzata sulla filiera vitivinicola.

Contabilità

Buste paga

 

“La sostenibilità è creazione di valore perché significa rispondere alle esigenze degli stakeholder. Dal nostro osservatorio di Agritech vediamo come ci sia una difficoltà delle imprese, anche quelle che hanno buone pratiche, a comunicarle. Un tema che riguarda soprattutto quelle di minori dimensioni”, spiega Angelo Riccaboni Presidente di Santa Chiara Lab, “non è facile perché bisogna riuscire a sintetizzare in modo semplice, comprensibile anche per i consumatori, una serie di dati complessi e che debbono essere anche verificati. Per questo è importante supportare le imprese in questo percorso, come fa Agritech. Il secondo punto importante è quello delle certificazioni”. In Italia ci sono 84 certificazioni, di processo, di prodotto, di territorio e come azienda. E quindi bisogna aiutare a fare capire a ogni imprenditore agricolo quali sono quelle più rilevanti per le proprie esigenze. “Il successo della certificazione Equalitas, adottata da 406 aziende per 8,7 milioni di ettolitri di vino italiano, è che non è obbligatoria, ma convincente perché riesce a garantire la qualità della produzione” afferma Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Equalitas.

Dal vino all’olio alle conserve al settore lattiero-caseario, le testimonianze delle aziende che hanno intrapreso un percorso ESG hanno visto la testimonianza di gruppi come Auricchio (nella persona dell’Export Manager & Head of Sustainability Guglielmo Auricchio), Rigoni Asiago (rappresentato dal Presidente Andrea Rigoni) e Mezzacorona, con l’intervento del Presidente Luca Rigotti, la Cooperativa Assegnatari Associati Arborea, grazie all’intervento del Responsabile Area Sostenibilità Ambientale Sebastiano Curreli, dal CEO di Frantoio Muraglia Savino Muraglia e da Gualberto Ricci Curbastro, Direttore Marketing e Sostenibilità dell’omonima azienda agricola.

“Le imprese che ottengono i risultati migliori sono quelle che investono in innovazione, valore e sostenibilità. Elementi che i consumatori riconoscono sempre più come determinanti nelle loro scelte. Come banca” conclude Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, “interveniamo in questo processo come acceleratore di investimenti sostenendo le aziende che, con sempre maggior attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione, rafforzano la propria reputazione e il legame con il mercato”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione