Attraverso un raffinato percorso, il testo esplora il ruolo e la rappresentazione della donna nell’arte, ponendo l’accento sulla molteplicità dei linguaggi espressivi e sulla loro evoluzione nel tempo.
L’opera di Nicola Delle Noci offre una interpretazione sensibile e profonda della figura femminile. Mette insieme riflessione sociale e ricerca estetica.
In prima pagina due poesie di Alda Merini, (1931-2009), poetessa e scrittrice italiana, e i versi di Frida Khalo, (1907-1954), pittrice messicana legata al surrealismo femminile.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra
caduta e della luce che ne è venuta fuori.
Alda Merini
Ricca di significato.
La bellezza non è un qualcosa di predefinito o di superficiale. È una rivelazione. Una apertura al mondo. Nasce da un processo, da una esperienza, che illumina le tenebre per far emerge la luce.
È consapevolezza. Non è semplicemente ciò che si vede, ma il risultato di un percorso, un’esperienza di cambiamento. Le tenebre possono rappresentare una atmosfera di dolore, di sofferenza, di oscurità. La luce che viene fuori è la bellezza.
Non è un’entità separata. Si rivela e si mostra attraverso una determinata esperienza o attraverso una scoperta. Le tenebre cadute potrebbero creare angoscia, una situazione difficile, un momento di dolore. La luce, che ne emerge, è la bellezza che si manifesta.
La bellezza è trasformazione, non è statica, dinamica, in continuo divenire. Le tenebre cadute potrebbero rappresentare una condizione iniziale, ma la luce che ne risalta è il risultato di un processo.
La bellezza è una risposta alle tenebre, un modo per superare l’oscurità: trovare la luce. Le tenebre, che improvvisamente ci cadono addosso possono rappresentare una esperienza difficile. La luce, che sopraggiunge, è la bellezza, che in questa sfida si rivela.
Alda Merini, con questi versi ci invita a guardare la bellezza non come qualcosa di superficiale, ma come un processo di rivelazione.
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.
Alda Merini
Una poesia sull’importanza del sorridere specialmente nelle difficoltà.
Tormentata, passionale. Ma completamente libera.
Ci vuole insegnare che un sorriso può salvarci dalle tempeste della vita.
La Merini invita le donne ad affrontare le difficoltà della vita con un sorriso. Perché taluni piccoli gesti possono innescare un circolo virtuoso di azioni e, con un effetto farfalla, irradiare gioia e luce anche a chi è lontano da noi. Un sorriso può diventare il “faro per naviganti sperduti”. È necessario avere una tale libertà.
La poetessa è una donna, che non possiamo descrivere con poche parole. La sua poetica è vasta, intima e profonda. Ha saputo raccontare degli uomini, dell’amore, dell’essere donna e della sua città. Anticonvenzionale. Senza alcuna etichetta. È un grande desiderio di libertà. Il dono più bello.
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi
e non si stanchi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie,
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.
Frida Kahlo
Una meravigliosa poesia dedicata a tutte le donne
L’espressione di un desiderio di un amore autentico e genuino, che vuole accettare la persona così com’è, senza la necessità di essere sempre curati alla perfezione. L’amore che ti vuole “spettinata” è un amore che apprezza la tua naturalezza, la tua spontaneità e la tua bellezza anche quando non sei nel tuo momento migliore.
Vuole suggerire che ogni persona merita di essere amata per ciò che è. Con i suoi punti di forza e con i suoi difetti. L’amore che ti accetta senza giudizio alcuno. Senza quella pressione, che ti impone di essere sempre perfetta.
È un invito a trovare quell’amore, che apprezza la tua autenticità e non ti chiede di essere diversa da come sei. Una affermazione di valore personale. Di fiducia in sé stessi, che sottolinea la bellezza dell’essere accettati e amati per come si è effettivamente, senza alcuna necessità di nascondersi.
La poesia di Frida Khalo è dedicata agli uomini e alle donne. Agli innamorati e alle coppie. Ai cuori solitari, che sono ancora in cerca della persona giusta.
Insegna una verità fondamentale: l’amore e la libertà di questo sentimento viene troppe volte sottovalutato. È supporto e reciprocità. Non è basato sull’individualismo o sull’egoismo, ma sulla condivisione e sulla complicità. Sulla costruzione. Mai sull’annullamento. Sulla presenza e non sull’assenza.
L’amore è una parola, che non ha nulla a che fare con il possesso e con le ossessioni, né con l’egocentrismo, né con il narcisismo. È un sentimento puro. Bellissimo. Che indistintamente tutti noi meritiamo.
“L’immagine della donna nei linguaggi dell’arte” è una mostra fotografica del prof. Nicola Delle Noci.
Ha lo scopo di proporre in foto, con modelle, le opere dei maestri della pittura, del fumetto e della fotografia.
Il Prof. Aldo Ligustro, Presidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, autore della Presentazione del Libro, in una nota afferma:
“Con la mostra fotografica dedicata a “L’immagine della donna nei linguaggi dell’arte”, prosegue il progetto pluriennale della Fondazione intitolato ‘Il Corpo e la Mente’, che questa volta è dedicato alle molteplici rappresentazioni della figura femminile nell’arte, partendo dalla pittura del Seicento, fino ad arrivare alla pop art e alla fotografia contemporanea. Il Prof. Nicola Delle Noci offre una rilettura delle opere di grandi maestri, di diverse epoche e generi artistici, e, allo stesso tempo, una riflessione sulla centralità della donna nell’arte e nella società, che, attraverso il suo obiettivo fotografico ha saputo reinterpretare con sensibilità e originalità le icone femminili dell’arte”.
Gianfranco Piemontese, il curatore della mostra e dell’artista Nicola Delle Noci, sottolinea:
“La ricerca svolta da Nicola Delle Noci è stata impostata su un duplice binario: quello delle opere pittoriche, grafiche e fotografiche di donne e uomini artisti, e quello della ricomposizione di esse in studio. Così l’autore crea per ognuna una sorta di tableau vivant (quadro vivente), contestualizzato da modelle collocate all’interno di uno spazio, dove dipinti, disegni e fotografie di riferimento riprendono vita, accompagnati da una serie di elementi contemporanei diversi da quello originario”.
Il Professor Pietro Di Terlizzi, Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, spiega:
“La nuova esposizione dei lavori fotografici di Nicola Delle Noci si presenta a un pubblico generico, ma anche a un confronto con un pubblico più specifico di addetti ai lavori, che da anni segue la programmazione artistica che avviene nelle sale della Fondazione, in un prezioso lavoro sulla cultura figurativa della nostra città. Il lavoro di ricerca fotografica di Nicola Delle Noci è incentrato su alcuni temi classici della fotografia, come il ritratto, lo still life (natura morta), la foto di ambiente con la realizzazione di accurati set di scena, per l’attenta analisi degli elementi che caratterizzano e sono distintivi delle ricerche degli artisti presi in esame dall’autore. Molti sono gli elementi semantici di riferimento che vengono, con grande attenzione, introdotti nell’immagine. Costituiscono particolare ambientazione gli abiti delle modelle, gli oggetti presenti sulla scena, libri e testi descrittivi delle opere dell’artista. Tutto questo riporta a una costruzione quasi teatrale della scena, che viene fissata nell’immagine fotografica”.
10 immagini:
L’essere felici della felicità altrui, che spesso chiamiamo “emozione di gioia condivisa” o “altruismo emotivo”, è un’esperienza umana altamente positiva.
Significa gioire e sentire un senso di benessere quando qualcuno, che conosciamo o anche solo che non conosciamo, realizza i propri obiettivi, ottiene successo oppure vive un momento di gioia.
Biografia del Prof. Nicola Delle Noci:
1970-1971. Studente interno Istituto di Anatomia ed Istologia Umana Normale Università di Bari (proff. Rodolfo Amprino e Salvatore Iurato).
1971-1973. Studente interno Istituto di Clinica Oculistica Università di Bari (prof. Giuseppe Scuderi).
1973 Laurea in Medicina e Chirurgia.
1974 Ufficiale medico reparto di Oculistica Ospedale Militare di Bari.
1977 Specializzazione in Oculistica.
1977-1996. Assistente, poi Aiuto Ospedaliero e professore Associato di Ottica Fisiopatologica (2001) della Clinica Oculistica della Università di Bari (Prof. Luigi Cardia).
1978-1996. Capo reparto del “reparto misto” e responsabile della Sezione di Oncologia e del laboratorio di Istopatologia oculare della Clinica Oculistica della Università di Bari.
1996-2019. Direttore della Clinica Oculistica della Università di Foggia, prima come professore associato e dal 2001 come professore Ordinario.
2000-2007. Direttore della Scuola di Specializzazione in Oftalmologia della Università di Foggia.
Da ottobre 2019. Attività di collaborazione e consulenza per la patologia oncologica, orbito palpebrale, delle vie lacrimali e per la chirurgia vitreo-retinica, presso
la Clinica Oculistica Universitaria del Policlinico di Foggia, diretta dalla prof.ssa Cristiana Iaculli.
Attività clinica e ambiti di competenza. Casistica operatoria di circa 35.000 interventi chirurgici in tutti i settori della oftalmologia, con particolare competenza per la oncologia oculare e la chirurgia orbito-palpebrale e delle vie lacrimali. Prima presso la Clinica Oculistica di Bari e successivamente in quella di Foggia ha realizzato centri di oncologia oculare e chirurgia orbito-palpebrale, tumorale, mal formativa e traumatica. La terapia conservativa dei tumori della coroide e della retina, chirurgica e con placche radioattive, prima di Cobalto e poi di Rutenio, iniziata presso la Clinica Oculistica di Bari nel 1978, continua nella Clinica Oculistica di Foggia, una delle poche in Italia autorizzate al trattamento dei tumori endoculari con placche radioattive.
Attività di docenza. Dal 1996 al 2001, titolare dell’insegnamento di Ottica Fisiopatologica nella Università di Bari.
Dal 1996 al 2019, titolare dell’insegnamento di Oftalmologia nella Università di Foggia.
Dal 2000 al 2003, titolare dell’insegnamento di Storia della Medicina nella Università di Foggia.
Attività istituzionali. Dal 2016 al 2019, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Foggia e componente dell’Organo di Indirizzo del Policlinico-Ospedali Riuniti di Foggia e della commissione paritetica Regione-Università di Bari e Foggia per l’elaborazione del nuovo Protocollo d’intesa.
Pubblicazioni. Autore di 258 pubblicazioni, un testo di Malattie dell’Apparato Visivo per gli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia (in collaborazione con il prof. Carlo Sborgia), 5 volumi di Storia della Oculistica.
Attività congressuali. Organizzatore di diversi convegni di Oncologia Oculare, Chirurgia vitreo-retinica (MIVS), SOU. Relatore in numerosi convegni.
Altre attività. Ideatore e conduttore della trasmissione televisiva “Medicina in Capitanata” dal 2006 al 2010.
Presidente della Accademia delle Belle Arti di Foggia dal 2011 al 2016.
Nel 2020 la Società Oftalmologica Italiana gli ha conferito il titolo di “Maestro della Oftalmologia”, il più importante riconoscimento per un oculista italiano.
Il 1° dicembre 2020 al Professor Nicola Delle Noci è stata conferita la medaglia d’oro dei Maestri dell’Oftalmologia Italiana. “Orgoglio per Foggia”.
Il 4 dicembre 2021 il Sindaco del Comune di Gioia del Colle, Avv. Giovanni Mastrangelo, su nostra segnalazione, ha conferito al Prof. Nicola Delle Noci la Medaglia d’oro “Maestri dell’Oftalmologia Italiana 2020” con “Le più vive congratulazioni ad un figlio illustre della città di Gioia del Colle”.
Antonio Losito
Direttore di Monopoli Tre Rose
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