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Exit milionaria per 21 Invest dalla siciliana Sifi nel mondo pharma


21 Invest mette a segno una nuova operazione di successo nel settore healthcare con la cessione di Sifi alla società spagnola Faes Farma. La valorizzazione complessiva dell’azienda italiana, secondo indiscrezioni finanziarie, ammonterebbe complessivamente a oltre 500 milioni di euro.

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Questa cifra include anche una quota variabile, strettamente legata alle future performance di Akantior, farmaco orfano rivoluzionario nel trattamento di una rara infezione corneale, approvato recentemente dalle agenzie regolatorie europee e in attesa di registrazione negli Stati Uniti. Oltre 180 pazienti sono già in cura con Akantior attraverso programmi di uso compassionevole in oltre 12 Paesi Europei. Sono stati numerosi i centri europei impegnati nella sperimentazione clinica tra i quali in Italia l’Ospedale San Raffaele di Milano, l’Ospedale SS Giovanni e Paolo di Venezia.

Con questa operazione, il gruppo fondato da Alessandro Benetton conferma la sua specializzazione nell’accompagnare la crescita delle società nel settore healthcare: la cessione di Sifi segue infatti quella della francese Plg, datata maggio 2024, anch’essa valorizzata circa mezzo miliardo di euro. Va sottolineato che a novembre del 2024 21 Invest ha lanciato un nuovo fondo dedicato al comparto Healthcare con target massimo di 150 milioni di raccolta.

Entrata nel portafoglio di 21 Invest nel 2015, Sifi, azienda siciliana, con sede a Catania, ha attraversato un profondo percorso di trasformazione e sviluppo. In dieci anni, sotto la guida del presidente e ceo Fabrizio Chines, terza generazione di una delle famiglie fondatrici, ha visto crescere il proprio fatturato oltre i 100 milioni di euro, di cui il 65% generato sui mercati internazionali rispetto al 30% del 2015, e la forza lavoro salire del 40%, raggiungendo i 500 dipendenti.

La crescita si è basata su quattro pilastri strategici: managerializzazione e formazione, espansione internazionale, ricerca e sviluppo e digitalizzazione. Oltre a rafforzare il top management con esperti internazionali, Sifi ha esteso la propria presenza commerciale in oltre 40 paesi, creando filiali in Francia, Spagna e Turchia, joint venture in Cina ed Emirati Arabi, e consolidando le posizioni in Romania e Messico.

Fondamentale il ruolo della ricerca: oltre 70 milioni di euro di investimenti hanno portato a risultati significativi, come la commercializzazione del farmaco orfano Akantior per la cheratite da acanthamoeba, malattia rara che colpisce soprattutto i portatori di lenti a contatto e che fino ad ora era priva di trattamenti approvati.

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Faes Farma, quotata alla Borsa di Madrid e già attiva nei settori delle allergie e delle immunomodulazioni, continuerà il progetto di crescita internazionale di Sifi, consolidando la piattaforma oftalmica europea, già rafforzata dalla recente acquisizione della portoghese Laboratories Edols, per un gruppo combinato con fatturato superiore ai 600 milioni.

«Quando abbiamo investito dieci anni fa» ha spiegato Alessandro Benetton «abbiamo riconosciuto il potenziale di un’eccellenza italiana con una forte identità e grande ambizione internazionale. Insieme alla famiglia Chines e al management, abbiamo avviato un percorso che ha trasformato l’azienda, rafforzandone la presenza globale e la capacità innovativa. Il nostro impegno nel sostenere progetti di lungo periodo, come lo sviluppo di un farmaco orfano, è l’espressione concreta della nostra visione: investire con responsabilità, mettendo al centro la creazione di valore».

Evercore e Mediobanca hanno agito come advisor finanziari degli azionisti di Sifi, mentre Hogan Lovells è stato l’advisor legale .



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