«Il sistema fiscale non deve soffocare la società, ma aiutarla a prosperare. Non la deve opprimere ma deve chiedere il giusto e utilizzare le risorse come un buon padre di famiglia, con buonsenso e senza gettare i soldi dalla finestra, che è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni». A dirlo è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in presenza agli Stati Generali dei Commercialisti 2025.
«Siamo convinti che il fisco non debba essere un ammasso di regole di difficile comprensione nè qualcosa di riservato agli addetti ai lavori», ha proseguito la premier. «Il fisco è il biglietto da visita della credibilità di uno Stato».
L’obiettivo della riforma è tagliare le tasse
Accolta con un lungo applauso da parte della platea, la premier ha fatto il punto sulla riforma fiscale il cui obiettivo è quello «di tagliare le tasse in modo equo e sostenibile». Una «grande riforma che l’Italia attendeva da oltre 50 anni e che questo governo ha avviato all’inizio della legislatura» e, ha quindi sottolineato, «se le dovessi dare un titolo direi: meno burocrazia e più fiducia nei cittadini».
Con la riforma «intendiamo concentrarci sul ceto medio, che è la struttura portante del sistema produttivo italiano. Vogliamo lavorare per rendere il sistema più equo. A chi ci accusa di aiutare gli evasori rispondiamo con i fatti, che non possono essere smentiti. Il governo ha raggiunto i risultati migliori nella storia all’evasione. Chi vuole fare il furbo non ha spazi e chi è onesto ma è in difficoltà deve essere messo nelle condizioni di pagare quello che deve. I numeri parlano chiaro».
Leo: «Obiettivo rendere strutturale l’Ires premiale»
Il ceto medio è stato l’argomento centrale anche del discorso pronunciato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, salito sul palco della Nuvola poco dopo la premier. «Abbiamo fatto un passo fondamentale rendendo strutturali le tre aliquote. Ora vogliamo lavorare sul ceto medio, quella fascia di contribuenti dai 28 mila ai 50-60 mila euro che hanno l’aliquota del 35%», inoltre, «per il 2025 abbiamo introdotto l’Ires premiale, se si riuscirà dovremmo rendere strutturale questa misura».
«Dobbiamo trovare le risorse, una delle cose che diciamo sempre con il ministro Giorgetti è che dobbiamo agire con prudenza», ha detto Leo, sottolineando sottolineando che «questo atteggiamento prudente ci ha premiato: abbiamo visto i mercati, le agenzie di rating, lo spread, vogliamo fare le cose ma con la massima cautela e attenzione».
Tajani ribadisce: rimandare sugar tax di almeno un anno
Il parterre di ospiti atteso agli Stati generali dei commercialisti è rappresentato dalle prime file istituzionali. Sul palco della Nuvola è salito anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ribadito, rivolgendosi direttamente al viceministro all’Economia, Maurizio Leo, la richiesta di rimandare di «almeno un anno» l’introduzione della «sugar tax».
Il vicepremier ha anche auspicato una semplificazione burocratica e una riforma fiscale che riduca il numero delle tasse: «Abbiamo bisogno di uno Stato liberale che, anzi riduca il fardello burocratico, riduca la pressione fiscale: abbiamo cento differenti tasse che rendono sempre più complicato il vostro lavoro burocratico, creando un fardello per il lavoro professionale. Perché poi, in realtà, le tasse che portano introiti nelle casse dello Stato sono una quindicina».
Urso: «Pronti a definire nuove misure a sostegno per le pmi»
«Siamo pronti a definire insieme ulteriori misure utili a sostenere le imprese e in particolare le pmi», ha poi detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato agli Stati generali dei commercialisti.
«Tra gli innumerevoli strumenti a sostegno del tessuto produttivo, ne ricordo uno in particolare specificatamente dedicato alla vostra categoria: la Sezione speciale Cdp del Fondo di garanzia pmi con copertur, maggiorate rispetto a quelle ordinarie per la riassicurazione e la controgaranzia che ha consentito, in meno di 24 mesi, di erogare più di 6,8 milioni di euro di finanziamenti assistiti» ha aggiunto sottolineando che «siamo pronti a definire insieme ulteriori misure utili a sostenere le imprese e in particolare le pmi». (riproduzione riservata)
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