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Food & beverage, nel 1° trimestre l’Italia segna +10,9% sulle vendite di prodotti negli Usa


di
Redazione Economia

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Il bilancio della prima parte dell’anno durante l’undicesima edizione del Food Summit 2025. Il nostro Paese ha superato Francia (+8%) e Spagna (+4%)

Nel primo trimestre del 2025 l’Italia segna un +10,9% sulle vendite di prodotti Food & Beverage negli Stati Uniti, superando Francia (+8%) e Spagna (+4%). Sono questi alcuni dei numeri emersi durante l’undicesima edizione del Food Summit 2025, evento di riferimento per il settore agroalimentare organizzato dal Gruppo Food. Con il titolo «Incertezza globale, certezza italiana: la risposta dell’Italian food», il summit ha riunito i vertici della business community del Food & Beverage per affrontare le sfide e le opportunità di un comparto sempre più strategico per l’economia italiana, in un contesto internazionale segnato da instabilità geopolitica e pressioni economiche.

Ad aprire i lavori è stato Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo stato di salute dell’export agroalimentare italiano: nel 2024 le esportazioni del comparto hanno raggiunto i 67,5 miliardi di euro, con un incremento dell’8,3% rispetto all’anno precedente. In particolare, gli Stati Uniti si confermano un mercato chiave, con un valore di export pari a 7,8 miliardi di euro, pari all’11,6% del totale. «Il posizionamento nella fascia alta di qualità proteggerà in parte i nostri prodotti dai dazi americani», ha sottolineato De Felice, evidenziando che oltre l’80% dell’export verso gli Usa è rappresentato da prodotti premium. 




















































Laura Asperti, Global Head of Food & Beverage and Distribution di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato la resilienza e la capacità attrattiva del settore: «Il Food & Beverage italiano ha dimostrato dinamismo anche in un contesto difficile. Nel 2024, il valore delle operazioni di M&A nel comparto è cresciuto del 20% in Italia, con un incremento globale superiore al 50%». 

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L’internazionalizzazione è emersa come parola chiave per il futuro delle imprese italiane. Marco Eccheli, Partner & Managing Director di AlixPartners, ha illustrato le strategie più efficaci per espandersi all’estero: acquisizioni cross-border e investimenti greenfield risultano le modalità preferite. In particolare, il 70% delle operazioni di private equity nel comparto riguarda mercati extra-Ue, con focus su Stati Uniti, Canada, Medio Oriente e Sud-Est Asiatico. Le aziende italiane sostenute da fondi PE mostrano performance elevate, con un aumento del 47% dell’export e del 37% dell’occupazione. 

Massimo Beduschi, ceo e presidente di WPP Media in Italia, ha portato il punto di vista della comunicazione: «Nonostante l’incertezza globale, l’Italia resta una certezza nel food. Il nostro Paese è al primo posto al mondo per la qualità percepita del cibo, secondo il report WPP BAV Best Countries». Beduschi ha evidenziato come la comunicazione strategica rappresenti un elemento essenziale per veicolare l’eccellenza italiana a livello globale: «Valorizzare il Made in Italy significa anche saperlo raccontare, traducendo l’italianità in un linguaggio universale”».


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