i sindacati revocano lo sciopero

Riportare Piombino e l’Italia al centro della produzione siderurgica europea. È l’obiettivo di Metinvest Adria che martedì 10 giugno, nella sala consiliare del Comune di Piombino, ha illustrato alle organizzazioni sindacali l’accordo di programma per la realizzazione di un impianto moderno, tecnologicamente avanzato e a basse emissioni. Un passo fondamentale per il tanto atteso rilancio del polo siderurgico della città che, dopo l’ultimo incontro, pare sempre più vicino e fattibile. I punti da chiarire sono ancora tanti e di varia natura, ma l’approccio delle organizzazioni sindacali sembra essere più disteso, tanto è che lo sciopero inizialmente programmato per il giorno 12 giugno è stato revocato.

Al tavolo di Piombino, oltre ai rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, erano presenti tutti gli enti coinvolti in questo passaggio cruciale per il futuro dell’industria italiana, ovvero il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Marco Calabrò, il Comune di Piombino con il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora Sabrina Nigro, la Regione Toscana con Paolo Tedeschi e l’Autorità Portuale con Roberta Macii. “La firma dell’accordo di programma – hanno sottolineato proprio dal Ministero tramite una nota trasmessa alla fine dell’incontro – sarà formalizzata solo dopo l’assenso delle organizzazioni sindacali in coerenza con gli impegni assunti da tutte le parti”.

Sospeso lo sciopero del 12 giugno, i sindacati: “Necessario salvaguardare l’intero bacino dei lavoratori”

Per i sindacati l’incontro infatti “ha rappresentato un passaggio istituzionale fondamentale, volto a rispettare l’impegno di illustrare preventivamente il contenuto dell’accordo prima dell’avvio della fase sindacale”. Il testo dell’accordo di programma è composto da 12 articoli. Tra i contenuti principali il riconoscimento del carattere di interesse pubblico dell’investimento, le concessioni di aree terrestri e marittime, il piano industriale, gli interventi ambientali ed energetici, le risorse e soluzione per il riassetto del porto, gli accordi di lungo termine per l’approvvigionamento energetico, la definizione della governance dell’accordo, con disponibilità della Regione al cofinanziamento di corsi di formazione per la qualificazione dei lavoratori, la nomina  di un soggetto commissario speciale e l’introduzione di clausole stringenti in caso di inadempimenti, con effetti automatici sull’efficacia dell’accordo.

In particolare, in merito al piano industriale, si parla di un impianto destinato a produrre fino a 2,7 milioni di tonnellate annue di coils, con tecnologie green a bassissimo impatto ambientale, il cui investimento complessivo ammonta a 2,5 miliardi di euro, con uno stanziamento di 324 milioni pubblici per supportare l’investimento già supervisionato da Invitalia (ente gestore del Mimit). Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità, anche nell’ambito dell’accordo sindacale, di salvaguardare l’intero bacino dei lavoratori. “Ad oggi – hanno sottolineato – in assenza di notizie chiare da parte dell’accordo di programma Jsw e il revamping del treno rotaie, sono da individuare soluzioni per tutti gli oltre 1.300 dipendenti di Jindal steel Italy”. Il rappresentante del Mimit ha inoltre anticipato che sarà convocato il tavolo per l’intero polo siderurgico piombinese giovedì 19 giugno alle 9.30. Un incontro nell’ambito del quale ci sarà anche un confronto su Liberty Magona, Piombino Logistics, Gsi Lucchini e Jsw Steel Italy. “Per questo motivo – hanno concluso i sindacati -, lo sciopero proclamato con iniziativa per giovedì 12 giugno viene sospeso e sarà organizzata una assemblea che si svolgerà lo stesso giorno su tutti i turni lavorativi”.

“Ci sono tutti i presupposti per un rilancio industriale strategico del polo di Piombino”

Nel corso dell’incontro, è stato ricordato come Piombino abbia dimostrato di essere un territorio fertile per accogliere investimenti industriali strategici, a differenza di altre aree inizialmente considerate da Metinvest. E tutte le istituzioni, locali e regionali, hanno sottolineato come la bozza presentata sia il risultato di un lavoro congiunto, che tiene insieme le esigenze aziendali, le tutele ambientali, le garanzie per il territorio e per i lavoratori. “Abbiamo costruito un testo innovativo rispetto ai precedenti accordi – hanno dichiarato – inserendo garanzie concrete per Piombino, i suoi cittadini e i suoi lavoratori”. Le istituzioni hanno concluso sottolineando che “il rilancio della manifattura è fondamentale per creare occupazione stabile e di qualità. Questo progetto è un atto concreto di ‘politica industriale’ che guarda al futuro del territorio e del paese, tenendo insieme interessi pubblici e privati in un confronto aperto con le parti sociali”. 

“A differenza degli accordi passati, nebulosi e inconcludenti, questo accordo di programma è stato illustrato e discusso con le parti sociali e l’accordo con i sindacati sarà vincolante, cosa mai successa prima, un dato importante e positivo”. Così commentano l’incontro di martedì 10 giugno dalla segreteria provinciale Ugl Metalmeccanici Livorno. “Sarà presentato un piano industriale dettagliato, finanziamenti definiti, clausole di salvaguardia e tempi certi – hanno aggiunto -. Ovviamente ci sono ancora aspetti da chiarire, non ultimo quello sulla formazione e sull’occupazione, che Uglm ritiene fondamentale per garantire tutte le maestranze attualmente presenti, sia con corsi di formazione, sia con altri strumenti che il governo dovrà mettere in campo, aspetti di cui si parlerà nell’incontro fissato per il 19 giugno al ministero, ma i presupposti per un rilancio industriale strategico del polo di Piombino ci sono tutti”.