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Lazio, per la ricerca Piepoli il 74% cittadini soddisfatti della vivibilità


Il 74% dei cittadini del Lazio sono soddisfatti della loro qualità della vita nel territorio regionale. È quanto emerge dalla ricerca dell’Istituto Piepoli “Lazio 2025 tra smart city e vivibilità”, che ha analizzato la qualità della vita percepita dai cittadini della regione Lazio, con particolare attenzione agli effetti dei grandi eventi del 2025, come il Giubileo, sulla vivibilità urbana e sulla fruizione dei servizi pubblici. 

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I più soddisfatti di come si vive nel Lazio sono stati coloro che risiedono nelle province di Viterbo (82%) e di Roma (73%) e i ragazzi dai 18 ai 34 anni (78%). Un peggioramento nel tempo è avvertito da coloro che, invece, vivono nei grandi comuni (-45%), dagli over 55 (-45%) e da chi abita nella provincia di Roma (-30%). Rispetto invece al tema delle smart city, il 71% degli intervistati teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo.

Lo studio è stato presentato in Senato nel corso del convegno “Abitare il cambiamento: città vivibili e cittadini consapevoli“, promosso da Federconsumatori Lazio Aps con Adiconsum Lazio Roma Capitale e Rieti Aps, Adicu Aps, Adoc Roma e Lazio Aps, Consumatori Solidali Lazio Aps e UGCons, associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti oltre che nella promozione del benessere sociale.
 

I maggiori livelli di soddisfazione sono stati riscontrati sotto i profili della vita sociale (61%) e dell’ambiente (60%). Anche i servizi pubblici, quali scuole e servizi educativi, sanitari e amministrativi, ottengono un livello di gradimento medio-alto (60%). Sicurezza (55%) e mobilità (50%) sono, invece, le aree che raccolgono un consenso mediamente più basso.
 

‘La mobilità pubblica è il tema che preoccupa di più i cittadini del Lazio ed è l’area su cui è più importante lavorare, anche un po’ per effetto del Giubileo- ha detto Livio Gigliuto, presidente dell’istituto Piepoli- I cittadini del Lazio sono molto contenti dei lavori che si stanno facendo, capiscono le opportunità di sviluppo ma vivono le piccole difficoltà quotidiane sulla mobilità. C’è qualche piccola preoccupazione anche sul tema della sicurezza in città, pure su questo c’è la possibilità di migliorare’.
 

Quasi un intervistato su due (48%) ha percepito cambiamenti legati ai preparativi per il Giubileo 2025. I grandi eventi sono considerati come un’opportunità di crescita, di sviluppo turistico (43%) e infrastrutturale (37%). Allo stesso tempo, però, generano anche preoccupazioni concrete per l’impatto sulla qualità della vita quotidiana, specialmente in termini di mobilità (49%), vivibilità urbana (34%) e costi (31%).
 

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Solo il 44% dei cittadini considera adeguata la gestione dei lavori per i grandi eventi nelle loro città. I giudizi più positivi sono arrivati dai giovani, mentre chi ha un’età compresa tra 35 e 54 anni e chi vive in provincia di Roma è stato più critico.
 

Appena l’8% dei cittadini si sente molto informato sul significato e le caratteristiche di una smart city. Questa percentuale sale al 52% tra i giovani, al 44% tra chi risiede a Roma e al 49% nella provincia di Viterbo. In generale, più della metà degli intervistati si dichiara poco o per nulla informato, soprattutto tra le fasce di età più mature. I diversi aspetti delle smart city sono ritenuti utili nel migliorare la qualità della vita in relazione all’efficienza energetica e ambientale (50%), alla mobilità sostenibile (49%) e ai servizi digitali per i cittadini (44%).
 

“Il tema della mobilità sostenibile è centrale nel percorso verso la transizione ecologica, che è fra gli obiettivi richiesti dall’Europa che il nostro Paese sta perseguendo con investimenti in tema di infrastrutture e mezzi di trasporto sempre più ecologici- ha detto Fabrizio Ghera, assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio- Questi interventi, uniti a un programma di rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie, dal prossimo 23 giugno inizieranno i lavori di raddoppio della ferrovia Roma-Nord attesi da anni, testimoniano l’attenzione dell’Amministrazione regionale per un trasporto pubblico sempre più sostenibile, che favorisca il diritto alla mobilità dei cittadini rendendo i nostri centri urbani sempre più fruibili. Ritengo che tutte queste attività fatte e le prospettive del futuro debbano essere discusse e condivise con i cittadini del Lazio, con le Associazioni dei consumatori che li rappresentano e che dimostrano l’attenzione al territorio della Regione, alla collaborazione con tutte le Pubbliche Amministrazioni, sia regionali che quelle locali. Mi auguro, quindi, che questo convegno possa rappresentare l’inizio di un percorso di confronto e collaborazione”.

Gli intervistati hanno concordato sull’esistenza di diversi benefici delle smart city, soprattutto in termini di semplicità ed efficienza dei servizi pubblici (73%) e sviluppo di una mobilità urbana più sostenibile (72%). Tuttavia sono preoccupati per i possibili effetti collaterali: il 71% teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo.

‘Qualcuno dice ‘Forse le smart cities possono determinare un eccessivo controllo nella mia vita quotidiana e quindi poca libertà’- ha aggiunto Gigliuto- Bisogna quindi comunicare gli elementi positivi delle smart cities e rassicurare le persone su quelli che possono essere percepiti come rischi ma in realtà non lo sono’.

Solo un interpellato su 3 si dichiara “molto” o “abbastanza” informato su cosa accade nella propria città in tema di grandi eventi e smart city. I giovani tra i 18 e i 34 anni e i residenti di Rieti si mostrano più positivi. Per avere notizie sulle iniziative locali i cittadini si affidano soprattutto ai canali digitali ufficiali come siti web (30%), social media (21%), giornali locali (21%) o televisione nazionale (20%).

Secondo la ricerca si può ancora fare molto sulla completezza delle informazioni fornite dal Comune e al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali locali. Infatti, solo 4 intervistati su 10 considerano complete le informazioni fornite dal Comune e appena il 24% percepisce un reale coinvolgimento nei processi decisionali locali.

‘Questa è stata una giornata molto importante perché il report che abbiamo discusso fotografa un dato in controtendenza: il fatto che nella Regione Lazio e nel Comune di Roma c’è una consapevolezza da parte dei cittadini che si stanno facendo tantissimi sforzi negli ultimi anni per rendere le città smart, sostenibili e vicine ai problemi delle persone- ha detto Riccardo Corbucci presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e innovazione tecnologica- Ovviamente si può fare molto di più stiamo lavorando perché l’experience dei cittadini sia sempre più attiva e proattiva e ci sia anche una partecipazione, a Roma Capitale abbiamo anche costituito una consulta smart city per fare questo è crediamo che insieme alla Regione Lazio Roma Capitale possa far diventare Roma il traino di questo sviluppo’.

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Lorenzo Marinone, delegato alle Politiche Giovanili del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è detto soddisfatto dei dati dell’Istituto Piepoli: ‘Certificano il lavoro che sta facendo l’amministrazione capitolina, in particolare nel coinvolgimento dei giovani. Fin da quando ci siamo insediati abbiamo cercato di creare una rete col mondo dell’associazionismo e con quello universitario per cercare di rendere più accessibile la vita dei giovani romani, dei turisti e degli studenti fuori sede, includendoli nella vita pubblica. Sempre sul target giovanile vediamo in questo studio come i grandi eventi influiscano positivamente nella città. I giovani apprezzano il tentativo di questa amministrazione di lavorare in maniera congiunta’.

Anche Carla Ciocci dell’UGCons ha sottolineato come ‘in controtendenza col sentire comune, i dati dimostrano che i cittadini del Lazio hanno una percezione positiva sulla vivibilità delle città della regione. Emerge che la transizione in corso deve essere sostenuta da una comunicazione efficace e centrata sui cittadini, per prevenire le paure, evitare i rallentamenti e rendere questo processo di cambiamento fruibile e utile rispetto alla vita quotidiana di ogni giorno. Noi, come associazione di consumatori, puntiamo sulla comunicazione e sul nostro ruolo di informatori dell’utenza e auspichiamo che questo primo passaggio sia un punto per dare slancio alla nostra azione quotidiana’.

Alessandra Consorti, capo segreteria del vicepresidente e assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio e presidente del CRCU, Roberta Angelilli, ha rimarcato come “dalla ricerca emergono dati molto interessanti sulla vivibilità della nostra città e della nostra Regione. Un dato che colpisce è il divario fra obiettivi e servizi offerti da Roma e dal resto della Regione. C’è un gap che va colmato, e la Regione ne è consapevole. Per questo abbiamo predisposto diversi interventi in materia di innovazione tecnologica utilizzando il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) grazie al quale abbiamo attivato un bando con dei voucher dedicati alle PMI e pensati proprio per colmare il gap in digitalizzazione. Nella Regione, inoltre, su tutto il territorio, c’è una rete di spazi attivi, dei veri e propri incubatori e acceleratori di imprese dove le idee che nascono possono trasformarsi in startup di successo”.

Per Fabrizio Micarelli di Federconsumatori Lazio Il progetto proposto dalla Regione Lazio, al quale abbiamo aderito, ci ha consentito di esplorare il tema emergente della smart city, di venire a conoscenza di nuovi temi che le comunità devono affrontare spesso non sufficientemente informate. La smart city ci pone di fronte al problema di uno sviluppo sostenibile, di una qualità della vita migliore e delle nuove opportunità, di tipo lavorativo o anche di tipo culturale che lo sviluppo tecnologico offre. In questo quadro si pone la funzione delle associazioni dei consumatori che dovranno tutelare, con sempre più attenzione, tutte le problematiche scaturenti dalla evoluzione delle materie consumeristiche”.

Secondo Camillo Bernardini di Adicu La smart city non può essere solo un insieme di tecnologie e infrastrutture digitali: deve essere prima di tutto una città pensata per le persone. Con ‘Abitare il cambiamento’ abbiamo voluto mettere i cittadini al centro, perché solo cittadini informati e consapevoli possono contribuire attivamente a una trasformazione urbana sostenibile ed equa. È necessario lavorare per una città intelligente che sia anche empatica, accessibile e capace di rispondere ai bisogni reali di chi la vive ogni giorno. Questo è l’impegno che, come Adicu, portiamo avanti con determinazione”.

Danilo Reali, Adiconsum Roma Capitale Rieti e Lazio Aps, ha Affrontare le tematiche relative alla smart city ha significato una diversa lettura nel rapporto dei cittadini quali consumatori rispetto agli obiettivi e le realizzazioni che le città perseguono per aumentare il benessere dei propri abitanti. L’indagine commissionata, e da quanto emerso, ha consentito e consente di rivedere i contatti con le persone e la collettività urbana, avendo cura di quanto il progressivo evolversi del ricorso a sistemi digitali e di intelligenza artificiale incida sulla fruibilità dei servizi, che sempre più diviene impersonale rispetto alla socialità e quindi come coniugare l’impersonale con la richiesta di rapporto personale per raggiungere quel benessere che una smart city ha come obiettivo”.

Giancarlo Balla, di Adoc Roma e Lazio Aps, ha sottolineato come “La città di Roma si conferma all’avanguardia nell’innovazione e nella sostenibilità, grazie all’implementazione di tecnologie smart city che migliorano la qualità della vita dei cittadini e riducono l’impatto ambientale. Il Comune di Roma ha lanciato un ambizioso progetto di trasformazione digitale, che prevede l’installazione di sensori intelligenti, la creazione di una rete di comunicazione avanzata e lo sviluppo di applicazioni mobili per i cittadini. Facendo parte della generazione over 70 e vedendo con i miei occhi le difficoltà che si riscontrano alla mia età davanti all’utilizzo delle nuove tecnologie, sorge spontaneo chiedersi quanto queste possano essere utili per questa fascia della popolazione, ma sono convinto che con la giusta alfabetizzazione digitale non saranno un ostacolo bensì un vantaggio, che ci farà vivere e affrontare meglio la città”.

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Per Camilla Sica, di Consumatori Solidali Lazio Il progetto promosso dalla Regione Lazio con l’Assessorato allo Sviluppo Economico ci ha permesso di occuparci di un tema di grande rilevanza. Digitalizzazione e smart city visti come l’opportunità di sviluppo e crescita del rapporto tra cittadini consumatori e Pubblica Amministrazione. Un tema su cui la nostra associazione è impegnata con successo da tempo”.

Leandro Aglieri, Presidente Consulta Roma Smart City Lab, ha La vera rivoluzione dal basso è la coprogettazione della città del futuro grazie alla rete delle associazioni. Fra i nostri aderenti abbiamo comitati, università, aziende, enti di ricerca. C’è una grande voglia di partecipazione e questo è un aspetto positivo. Occorre elevare il livello di potenziamento pensando alla smart region, fino alla smart nation. La nostra città può diventare la capitale dell’innovazione e noi vogliamo essere il traino di questo processo. La Consulta ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie. In tale prospettiva, la città smart del futuro deve essere sempre più sostenibile e partecipata”.

Infine, per Piero Daminato, Federconsumatori Lazio Aps, ‘l’indagine presentata oggi è uno strumento utile per comprendere come si sta governando questo processo di cambiamento. È necessario mettere al centro il cittadino, che è il vero protagonista e non il destinatario finale del servizio. È fondamentale, pertanto, mettere intorno a un tavolo le associazioni e le amministrazioni per trovare soluzioni al fine di affrontare il tema della mobilità e il ciclo dei rifiuti migliorando la qualità della vita dei cittadini”.



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