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Più parcheggi, decoro urbano e negozi vivi: il centro di Faenza si rilancia con l’Hub urbano


Più parcheggi per residenti e visitatori, lotta al degrado e alle vetrine sfitte, servizi integrati e governance partecipata: Faenza scommette sul rilancio del suo centro storico con un progetto innovativo sostenuto da fondi regionali e comunali.

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Parcheggi e decoro urbano: le priorità dell’amministrazione

Il nuovo Hub urbano Faenza Centro Storico si presenta come un’occasione per invertire la rotta, soprattutto dopo i rallentamenti causati dall’alluvione. «L’Hub Urbano – sottolinea il vicesindaco Andrea Fabbri – deve rappresentare un’opportunità per recuperare il tempo prezioso che è stato inevitabilmente perso e per dare nuovo slancio ai progetti. Penso, ad esempio, alla questione dei parcheggi, sia quelli attorno alle mura che quelli destinati ai residenti; al tema del decoro urbano, su cui abbiamo già avviato interventi come l’introduzione del Glutton (un nuovo macchinario per pulire le aree del centro storico n.d.r.) e messo in campo investimenti per disincentivare la presenza dei piccioni e contrastare i comportamenti incivili».

Un piano che parte dai bisogni messi in luce dall’emergenza post-Covid e dopo l’alluvione. Tra gli obiettivi: migliorare la qualità dello spazio urbano, valorizzare il patrimonio architettonico e culturale, rendere il centro più attrattivo per residenti, commercianti e visitatori.

Un modello europeo di rigenerazione urbana per Faenza

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L’area candidata a diventare Hub urbano

Il progetto nasce dalla Legge regionale n. 12/2023 sullo sviluppo dell’economia urbana e sulla valorizzazione della rete commerciale. Faenza lo ha accolto come un’occasione per mettere a sistema tutte le progettualità già esistenti, ispirandosi a esempi di hub urbani europei come Lisbona e Bologna. Il piano è finanziato in parte dal Pnrr e in parte con i Fondi di coesione (che provengono dall’Unione Europea) e messo a punto dal Servizio sviluppo economico dell’Unione della Romagna Faentina insieme agli architetti Ermanno Torre e Sofia Masciulli. E’ già consultabile online sul sito del Comune (area sviluppo economico) e include centro storico e Borgo Durbecco, per un totale di oltre 500 attività potenziali che potrebbero essere coinvolte tra commercio, artigianato, centri culturali e spazi pubblici.

Dinamiche locali al centro: residenzialità, commercio e socialità

Il cuore del progetto è tripartito: residenti, commercio e fruitori occasionali o abituali. Ai primi saranno garantiti servizi accessibili e un centro dove vivere con qualità; le attività commerciali saranno incentivate a superare la frammentazione e agire in modo integrato; ai visitatori sarà proposta un’esperienza urbana più ricca, vivace e accogliente.

Tra le azioni concrete: il potenziamento dei parcheggi nelle aree periferiche per i visitatori e di quelli all’interno del centro per i residenti; l’individuazione di spazi da destinare a coworking, studio o attività temporanee; la cura dell’ambiente urbano con interventi estetici, pulizia e arredo.

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Meno vetrine vuote, più digitalizzazione e cultura

Il piano mira anche a contrastare la desertificazione commerciale attraverso bandi periodici per migliorare l’estetica di vetrine, insegne e dehors, e progetti per attivare temporary shop e temporary windows, con particolare attenzione alla filiera ceramica.

Prevista inoltre la creazione di una vetrina digitale accessibile tramite app, che promuoverà in modo interattivo negozi, eventi e attività culturali, valorizzando anche le eccellenze faentine come il Palio e la vocazione al motorsport.

La governance partecipata: una regia condivisa per il rilancio

Elemento distintivo dell’Hub sarà la Cabina di Regia del centro storico, che metterà attorno allo stesso tavolo istituzioni, associazioni di categoria, imprese e attori locali. Questo modello collaborativo rappresenta un’evoluzione delle esperienze di coordinamento precedenti, ma con un salto in avanti strategico.

«L’Hub è un ecosistema per rendere il centro storico più attrattivo – ha detto Nadia Carboni, dirigente del settore sviluppo economico del Comune – ed è anche un’occasione per mettere a sistema tutte le progettualità già esistenti, rafforzandole. Abbiamo studiato modelli europei, da Bologna a Lisbona. Il documento che racconta l’Hub è online sul sito del Servizio sviluppo economico, e sarà la base per coinvolgere cittadini e imprese nei prossimi mesi».

Il ruolo dell’Hub Manager e la prossima manifestazione di interesse

A garantire l’efficacia del progetto sarà una figura professionale dedicata, l’Hub Manager, che coordinerà le attività, faciliterà il dialogo tra gli attori e promuoverà le iniziative, in un’ottica di sostenibilità e impatto.

Tra le prime azioni previste, un avviso di manifestazione di interesse rivolto alle imprese che intendono aderire all’Hub urbano. Le aziende che parteciperanno potranno accedere direttamente ai bandi regionali che verranno attivati nei prossimi mesi.

Barbara Fichera

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