“È con una grande alleanza della responsabilità tra governo e parti sociali che si creano le risorse, si rilancia la produttività, si genera ricchezza da redistribuire. Un patto sociale con chi ci sta. Significa salari più alti, più consumi, più entrate per lo Stato”. Lo ha detto la Segretaria generale Cisl intervenendo alla seconda giornata del 3° Congresso nazionale First Cisl. Partecipando alla Tavola rotonda dal titolo ““Risparmi e investimenti – Le politiche utili per lo sviluppo del Paese”, la leader della Cisl, come si legge nel sito della Confederazione, ha ribadito l’importanza che “bisogna partire da alcuni pilastri da mettere sul tavolo: la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, utilizzare bene e presto tutte le risorse del Pnrr, far crescere e legare produttività e salari, ridurre le tasse, maggiore partecipazione per far avanzare competitività e qualità, formazione per essere pronti a reggere l’impatto pervasivo delle nuove tecnologie digitali e delle nuove IA”.
“Per alzare i salari – ha continuato Daniela Fumarola – occorre rinnovare tutti i contratti privati e pubblici, estendere la contrattazione non solo aziendale, ma soprattutto territoriale che è la vera leva per raggiungere anche il lavoro più frammentato. Occorre proteggere e valorizzare il risparmio e farne anche motore “politico” di sviluppo come puó diventare il progetto del Fondo d’investimento nazionale per l’economia reale. Una mobilitazione volontaria, garantita e remunerata di risorse private che diventano leva di crescita, coesione sociale, democrazia economica. È una delle colonne negoziali di un grande patto tra governo, imprese e sindacato, un ponte tra l’impegno individuale dei risparmiatori e l’azione collettiva della contrattazione. Una forma di protagonismo economico dal basso che parla anche al mondo bancario e assicurativo che devono essere coinvolti insieme a Cassa Depositi e Prestiti. Bisogna investire massicciamente in competenze e formazione, rafforzare le politiche attive, pubbliche e sussidiarie attraverso centri per l’impiego più forti, enti formativi più integrati, fondi interprofessionali più accessibili”. Per la leader della Cisl serve inoltre “una grande infrastruttura sociale per accompagnare ogni persona nelle transizioni scuola lavoro e lavoro-lavoro. Oggi il problema del nostro mercato del lavoro non è quello della quantità perchè l’occupazione cresce con ottimi numeri anche nel tempo indeterminato. La questione vera è che si tratta di lavoro di scarsa qualità, con ampie aree di marginalità tra giovani e soprattutto donne. La soluzione a questi problemi non la si può cercare in un passato idealizzato. Bisogna mettere in campo strumenti nuovi, aggiornati, solidali e sussidiari. La partecipazione è nel DNA e nello Statuto della CISL, l’impronta genetica con cui siamo nati”.
La nostra legge approvata in via definitiva dal Parlamento, che attua finalmente l’articolo 46 della Costituzione – ha concluso la Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola – ha una grande ambizione: dare un maggiore protagonismo ai lavoratori e qualificare anche le imprese attraverso la contrattazione. E’ un elemento di cittadinanza attiva e di responsabilità. Con una grande ambizione: mobilitare in una società democratica ed economicamente avanzata non solo le braccia, ma anche le menti, la creatività ed il capitale dei lavoratori”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link