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Crisi del Gruppo Marelli, preoccupazioni anche a Tolmezzo


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La crisi del gruppo Marelli preoccupa anche il Friuli.

La crisi del gruppo Marelli entra in una nuova fase critica, con ripercussioni che potrebbero farsi sentire anche in Friuli Venezia Giulia. Dopo giorni di indiscrezioni, è arrivata l’ufficialità: Marelli Holding ha avviato una procedura volontaria di Chapter 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware. Una mossa che mira a ristrutturare il debito – oltre 4 miliardi di dollari – mantenendo operativa l’azienda, fornitrice di componenti auto per colossi come Nissan e Stellantis.

Il Chapter 11 è uno strumento previsto dalla legge fallimentare statunitense che consente alle imprese in difficoltà di riorganizzarsi finanziariamente, sospendendo temporaneamente le azioni legali dei creditori e proponendo un piano di rilancio. Secondo quanto comunicato dalla stessa Marelli, circa l’80% dei finanziatori ha già firmato un accordo di sostegno alla ristrutturazione. Ma l’allarme resta alto, soprattutto in Italia.

Tra i siti produttivi c’è anche lo stabilimento Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo, dove operano quasi 800 lavoratori. Una realtà industriale che, nel contesto montano della Carnia, rappresenta un vero e proprio pilastro occupazionale e sociale.

Capozzi: “Servono tutele per i lavoratori di Tolmezzo”.

“Siamo fortemente preoccupati per la crisi, ormai conclamata, della Marelli che, di riflesso, coinvolge anche la sede presente in Friuli Venezia Giulia“. Lo evidenzia, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle).

“La filiale carnica di quello che rimane il maggior produttore italiano di componentistica per autovetture – puntualizza la Capozzi -, con circa 6mila lavoratori impegnati in una decina di stabilimenti sparsi in tutta la penisola, costituisce peraltro l’unica sede dell‘ex Magneti Marelli che prevede, per il 2025, una crescita dei volumi produttivi. Lo stabilimento di Tolmezzo, con i suoi quasi 800 dipendenti, rappresenta perciò un’autentica eccezione nell’ambito di un contesto di crisi che coinvolge l’intero settore dell’automotive”.

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“A questo punto e facendo seguito al grido di allarme lanciato congiuntamente dalle sigle sindacali che, a loro volta, hanno chiesto un intervento immediato dell’Esecutivo nazionale – sottolinea la rappresentante del M5S – restiamo in attesa di verificare se le problematiche della casa madre avranno delle ricadute anche sulla realtà tolmezzina e, ovviamente, sui lavoratori che operano in essa“.

“Chiediamo pertanto alla Giunta Fvg – auspica la pentastellata in conclusione – la massima chiarezza sulla situazione, unitamente al massimo impegno affinché nessun posto di lavoro vada perso in uno stabilimento da sempre fondamentale per l’Alto Friuli e per l’intera regione”.

Mentil: “Serve il massimo impegno da parte della Regione”.

“Dopo le preoccupazioni dello scorso anno per la cassa integrazione per i lavoratori di Automotive Lighting (gruppo Marelli) di Tolmezzo, ora la crisi si fa davvero dura e il livello di allarme sale nuovamente. L’avvio della procedura fallimentare riporta a galla i timori per i quasi 800 dipendenti, per i quali chiediamo il massimo impegno da parte della Giunta per garantire loro una tutela e per evitare di perdere uno dei maggiori stabilimenti della Carnia”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd).

“La comunità e il territorio montano – evidenzia Mentil – non possono permettersi un duro colpo come quello che si potrebbe presentare a seguito della crisi conclamata. Attendiamo naturalmente che la situazione venga chiarita e di capire quali potrebbero essere i riflessi sullo stabilimento di Tolmezzo, ma intanto l’appello che facciamo al presidente Fedriga e agli assessori competenti è di fare luce su cosa ci aspetta e di tutelare la tenuta occupazionale, senza la quale le famiglie coinvolte e il tessuto sociale finirebbero in ginocchio“.

Capozzella: “Avviare un tavolo regionale”.

“Seguiamo con viva attenzione e preoccupazione le sorti del Gruppo che vedono 780 persone occupate nello stabilimento di Tolmezzo – commenta Mauro Capozzella del M5S – . Dopo una fase di apparente recupero, annunciata a febbraio, con una previsione di crescita proprio per lo stabilimento friulano, l’azienda ricade in una condizione di crisi conclamata. E’ urgente, a seguito dell’incontro fra le parti di giovedì 12 giugno, che si attivi al più presto il tavolo Regionale affinchè si segua con estrema attenzione il destino di Tolmezzo scongiurando azioni negative sugli attuali occupati“.



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