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Dl Fisco, stop al cumulo per chi rientra in Italia: novità sulle trasferte


Altre novità si aggiungono per quel che riguarda il Dl Fisco. Arriva il divieto di cumulabilità tra i benefici per i lavoratori impatriati e gli incentivi per i ricercatori che rientrano dall’estero e per i neo-residenti. Lo prevede una norma contenuta in una bozza del decreto fisco atteso oggi in consiglio dei ministri.

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La norma, all’articolo 6 della bozza, stabilisce che gli effetti dell’imposta sostitutiva da 200mila euro sui redditi prodotti all’estero realizzati dalle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia non siano “cumulabili” con gli incentivi per il rientro in Italia dei ricercatori residenti all’estero e con il nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati.

Dl fisco, il decreto d’imposta

E’ infatti convocato una nuova riunione del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno del Cdm, tra le altre cose, un decreto legge con “misure urgenti di sostegno a comparti produttivi” che dovrebbe contenere le annunciate misure per l’ex Ilva e anche la Cig per La Perla, e un decreto legge con “misure urgenti in materia fiscale” che, tra le altre cose, potrebbe prorogare di nuovo l’entrata in vigore della sugar tax.

La proroga

Indispensabile una proroga alla scadenza del 30 giugno dei versamenti d’imposta. Lo scrivono Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti, in una lettera inviata al ministro dell’Economia e finanze Giancarlo Giorgetti, al vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo e al direttore dell’Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone.

“La richiesta – si legge in una nota – è motivata dalle numerose novità che sono state introdotte in materia fiscale, molte delle quali, ampiamente apprezzate dalle Organizzazioni, hanno tuttavia determinato ingenti interventi nelle procedure di liquidazione dei tributi”.

“Uno dei principali interventi – concludono gli artigiani – è frutto della complessa gestione del nuovo concordato preventivo biennale che ha subito modifiche, anche pochi giorni fa, per effetto del decreto legislativo correttivo della riforma fiscale, varato dal Governo lo scorso 4 giugno.

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Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti, valutate le difficoltà operative di rispettare il termine del 30 giugno da parte delle imprese che applicano gli Isa e per gli intermediari che sono chiamati ad assisterle, auspicano la proroga di un mese della scadenza”.

La tracciabilità per i lavoratori in trasferta

Viene circoscritto ai soli pagamenti in Italia l’obbligo di tracciabilità per le spese di trasferta dei lavoratori dipendenti e autonomi non soggette a tassazione. Lo prevedono alcune norme contenuta nella bozza del decreto fisco approvato dal consiglio dei ministri giovedì 12 giugno. La riunione a Palazzo Chigi è durata poco più di un’ora.

Il decreto fiscale limita alle spese “sostenute nel territorio dello Stato” la norma introdotta dalla manovra in base alla quale i rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, per le trasferte o le missioni, non concorrono a formare il reddito se i pagamenti sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti.



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