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La situazione del credito bancario in Liguria a febbraio 2025 riflette i trend nazionali con una diminuzione della domanda. I dati più recenti dell’Associazione Bancaria Italiana dettagliano l’andamento dei finanziamenti sia alle imprese che alle famiglie nella regione, evidenziando anche la situazione dei depositi e delle sofferenze bancarie.
L’ammontare complessivo dei prestiti bancari in liguria a febbraio 2025
Secondo gli aggiornamenti forniti dalla Banca d’Italia e illustrati dalla commissione regionale dell’Abi guidata da Luigi Zanti, a febbraio 2025 i prestiti bancari concessi all’economia ligure hanno superato i 29,2 miliardi di euro. Questo valore si inserisce in una fase di rallentamento della richiesta di credito, risposta diretta alle condizioni del mercato nazionale.
Il calo della domanda in Liguria segue l’andamento generale italiano, che denota una maggiore cautela da parte di imprese e famiglie nel ricorrere a nuovi finanziamenti. Nonostante ciò, i volumi concessi rimangono significativi, a testimonianza di una base economica ancora attiva e sostenuta soprattutto da settori chiave per la regione.
Finanziamenti alle imprese e alle famiglie nella regione
Le imprese liguri hanno ricevuto prestiti per un totale che supera i 12,2 miliardi di euro. Questi fondi supportano diverse attività economiche, dalla produzione industriale al commercio e ai servizi. Il credito a imprese di questo tipo è cruciale per mantenere l’operatività e favorire investimenti, anche se la domanda più contenuta suggerisce una maggiore attenzione a progetti concreti o a situazioni di necessità reale.
Sul fronte delle famiglie, il volume del credito ha superato i 14,9 miliardi di euro. Questo include mutui per l’acquisto della casa, prestiti personali e altre forme di finanziamento. La dinamica del credito alle famiglie, in un contesto segnata dall’aumento dei tassi di interesse e incertezza economica, spiega in parte il rallentamento complessivo.
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Livelli di rischiosità e andamento delle sofferenze bancarie
La commissione Abi ha indicato che le sofferenze lorde, cioè i prestiti in difficoltà di rimborso, si attestano a circa 547 milioni di euro. Questo dato rappresenta l’1,9% del totale dei finanziamenti attivi nella regione. Sebbene questa percentuale non sia alta, rimane un parametro da monitorare per valutare la solidità del sistema bancario locale.
Il controllo dei crediti deteriorati, specialmente in un momento di rallentamento economico, aiuta a mantenere stabile la fiducia di investitori e clienti. La cifra espressa dall’Abi indica una situazione gestibile, senza tensioni rilevanti che possano compromettere la capacità di erogare credito delle banche della Liguria.
Deposito bancari e riserva finanziaria dei cittadini liguri
Un altro dato emerso riguarda i depositi della clientela, che si sono attestati sopra i 42,9 miliardi di euro. Questa somma include risparmi di famiglie e imprese conservati presso gli istituti di credito. L’ammontare elevato di depositi può indicare una propensione alla liquidità o una volontà di prudenza nel contesto economico attuale.
Questa situazione, comune anche in altre regioni italiane, implica una domanda più bassa di prestiti ma una consistente riserva di fondi disponibili. Il rapporto tra prestiti e depositi rimane quindi equilibrato, anche se la necessità di iniziative per stimolare la crescita resta evidente.
Incontri istituzionali per analizzare il mercato del credito ligure
La diffusione di questi dati è avvenuta a margine di un incontro tenuto a La Spezia tra la commissione regionale dell’Abi e l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale. Durante l’incontro sono stati discussi scenari e prospettive del mercato del credito nella regione, con un focus sulle esigenze delle imprese locali e sulle condizioni economiche.
La collaborazione tra le banche e gli enti territoriali è fondamentale per avere un quadro aggiornato e per poter pianificare interventi mirati. La presenza di Luigi Zanti, presidente della commissione Abi, ha sottolineato l’attenzione verso un tema centrale per il tessuto economico ligure, soprattutto in un momento segnato da incertezze nazionali e internazionali.
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