Stando a un rapporto redatto dall’exchange Coinbase, l’interesse nell’utilizzo delle stablecoin tra i dirigenti delle aziende Fortune 500 sarebbe triplicato rispetto al 2024.
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Quasi il 29% dei 100 dirigenti intervistati delle 500 aziende statunitensi con il maggior fatturato ha dichiarato che la propria azienda ha in programma o è interessata alle stablecoin, rispetto all’8% del 2024, rappresentando un aumento di oltre tre volte rispetto all’anno precedente, come riportato da Coinbase nel rapporto State of Crypto pubblicato martedì.
Le ragioni principali dell’interesse per le stablecoin riguardano la lentezza della velocità delle transazioni e le elevate commissioni associate agli attuali metodi di pagamento. Al contempo, il 7% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda attualmente utilizza o detiene stablecoin.
Piccole imprese interessate a stablecoin
Anche le aziende con meno di 500 dipendenti hanno mostrato un interesse crescente nei confronti delle stablecoin rispetto lo scorso anno.
Dei 251 responsabili delle decisioni finanziarie intervistati nelle piccole e medie imprese, l’81% ha dichiarato di essere interessato all’uso di stablecoin rispetto al 61% di un anno fa. Nel frattempo, il 46% ha affermato che probabilmente utilizzerà le criptovalute nei prossimi tre anni.
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“Tale crescita è trainata dalla convinzione dei consumatori e delle aziende F500 e PMI che le stablecoin possano consentire di risolvere alcune delle principali difficoltà finanziarie”, afferma Coinbase.
Oltre l’82% delle PMI ritiene inoltre che le criptovalute possano aiutare a risolvere almeno una questione finanziaria relativa alla propria attività, come le commissioni di transazione e i pagamenti transfrontalieri.
“I casi d’uso includono rimesse con transazioni transfrontaliere quasi istantanee e a basso costo, commissioni di elaborazione dei pagamenti più basse, maggiore efficienza nella gestione delle buste paga, protezione dall’inflazione ed eliminazione delle disparità di accesso ai servizi bancari per le persone non bancarizzate o con accesso limitato ai servizi bancari”, riferisce Coinbase.
Adozione e volumi delle stablecoin in aumento
Anche i volumi mensili di trasferimenti organici di stablecoin hanno registrato un aumento significativo, raggiungendo i 719 miliardi di dollari a dicembre 2024, seguiti dai 717 miliardi di dollari di aprile 2025, i due mesi con i volumi più elevati finora, stando a Coinbase.
Il volume totale delle stablecoin ha inoltre raggiunto i 27.600 miliardi di dollari nel 2024, superando il volume combinato di Visa e Mastercard del 7,7%.
Nel corso dello stesso periodo, il numero di detentori di stablecoin è aumentato, raggiungendo oltre 161 milioni a maggio.
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“Si tratta di un numero superiore alla popolazione complessiva delle 10 città più grandi del mondo e superiore ai 142 milioni di utenti complessivi delle quattro principali app bancarie mobili degli Stati Uniti, JPMorgan, Bank of America, Wells Fargo e Citibank”, aggiunge il report di Coinbase.
Stablecoin suscitano interesse crescente da parte delle aziende
Anche altre grandi aziende e persino alcuni paesi stanno dimostrando un crescente interesse nell’utilizzo delle stablecoin sotto una qualche forma.
Il gigante del ridesharing Uber è in “fase di studio” per l’utilizzo delle stablecoin al fine di ridurre i costi dei trasferimenti di denaro in tutto il mondo, secondo quanto dichiarato dal CEO Dara Khosrowshahi durante il Bloomberg Tech Summit tenutosi il 5 giugno a San Francisco.
Un rapporto pubblicato il 14 maggio dalla piattaforma di asset digitali di livello enterprise Fireblocks ha rilevato che il 90% degli operatori istituzionali intervistati sta valutando l’utilizzo delle stablecoin nelle proprie attività.
Ad aprile, un funzionario del ministero delle Finanze russo ha presentato un piano per lo sviluppo di una stablecoin governativa, mentre nello stesso mese tre importanti istituzioni di Abu Dhabi hanno annunciato la creazione di una nuova moneta digitale ancorata al dirham.
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Traduzione a cura di Walter Rizzo
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