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Ricci lancia la sua corsa per la Regione, inaugurata ad Ancona la sede elettorale


Un gioco di parole per raccontare un progetto di rottura e rilancio: “Cambio di Marche” è lo slogan scelto da Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, per dare il via alla sua campagna elettorale. 

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La presentazione è avvenuta ad Ancona, durante l’inaugurazione della sede elettorale situata in via Marsala 15, nella Galleria Dorica, che sarà centro operativo e punto di incontro con cittadini, attivisti e forze alleate.

Il simbolo scelto è la bicicletta, in continuità con l’iniziativa “Ricucire le Marche” dedicata alle aree interne. 

“La bici rappresenta il cambio di marcia che vogliamo imprimere. Al contrario, il simbolo della giunta attuale è il divano: segno di chi si accontenta e ha trascinato le Marche nella mediocrità”, ha affermato Ricci, attaccando frontalmente il centrodestra guidato da Francesco Acquaroli.

Ricci promette una campagna “fresca, dinamica, popolare”, diversa da quelle istituzionali e distanti dai territori. 

“Dal 21 marzo a oggi ho incontrato 10.000 persone, aziende, realtà del sociale. È così che faccio politica da sempre: in mezzo alla gente, senza filtri e senza passerelle ministeriali”.

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Tra le priorità evidenziate c’è il rilancio delle aree interne: “Viverci è bello ma faticoso. Dobbiamo renderlo meno faticoso con azioni concrete: 30mila euro a fondo perduto per le giovani coppie che vogliono viverci, asili nido e scuolabus gratuiti, incentivi ai medici di base. Altre regioni lo fanno, anche di destra. Qui si preferisce sprecare 12 milioni per l’Atim, carrozzone da chiudere”.

Ricci ha anche rilanciato il ruolo istituzionale e mediatico della Regione: “Le Marche sono bellissime ma invisibili. Non possiamo permetterci presidenti che nessuno conosce. La competitività economica passa anche da una regione che sa farsi valere nei tavoli nazionali ed europei. Basta con il vassallaggio politico verso Roma”.

La sanità rimane un punto centrale del programma: “Liste d’attesa fuori controllo, mobilità passiva in aumento, un marchigiano su dieci ha smesso di curarsi. Non è un tema di destra o sinistra, è una questione di responsabilità. La sanità pubblica va rifinanziata e difesa”.

Anche il sistema produttivo è al centro delle proposte: “Intelligenza artificiale al servizio delle imprese, sostegno all’innovazione per affrontare l’invecchiamento della popolazione, premi alle aziende sostenibili che garantiscono lavoro di qualità”.

Sul fronte del turismo, Ricci denuncia il ritardo marchigiano: “Siamo terzultimi per numero di turisti stranieri. Le potenzialità sono enormi, ma serve visione. Voglio le Marche protagoniste in Europa per cultura e turismo culturale, non possiamo accontentarci della mediocrità”.

Infine, un appello forte sul sociale: “È stato completamente abbandonato. Non si parla più di dipendenze, disturbi alimentari, disagio giovanile. Dobbiamo riportare al centro i servizi e la dignità delle persone”.

La sede inaugurata ad Ancona sarà il cuore della campagna e il luogo dove si definirà il programma definitivo. 

“Siamo al lavoro con 13-14 sigle tra forze politiche, civiche e associative. Abbiamo già 51 pagine di proposte concrete per cambiare passo. Ora avanti con l’ascolto e il confronto: insieme cambieremo le Marche”, ha concluso Ricci, reduce da una giornata di tour elettorale nei comuni di Falconara Marittima e Morro d’Alba.

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