Conto e carta

difficile da pignorare

 

la Valtiberina non sarà penalizzata”


di Gaia PapiAREZZO”Il grande progetto capace di portare sempre più acqua del Tevere in Toscana si sta realizzando: la diga di Montedoglio allunga il suo raggio ancor più dentro la provincia di Arezzo garantendo l’irrigazione a nuove aree di Valdichiana e Valtiberina, anche nei mesi estivi di maggiore siccità“. Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale – che comprende Liguria, Toscana e una porzione dell’Umbria, commenta così l’accordo di programma sottoscritto la settimana scorsa a Castiglione del Lago per la gestione e l’utilizzo condiviso delle risorse idriche per usi idropotabili e irrigui dello schema di Montedoglio tra Regione Umbria, Regione Toscana, Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Centrale, Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e Commissario straordinario nazionale per l’adozione degli interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Checcucci, perché l’accordo su Montedoglio è così importante? “Perché è il primo vero accordo formale che regola l’utilizzo dell’acqua di un invaso strategico, che interessa due bacini idrografici – Tevere e Arno – e due regioni, Toscana e Umbria. È un atto dovuto per legge, ma mai realizzato fino ad oggi. Parliamo di una risorsa pensata fin dagli anni ’70, ma gestita senza una regia unitaria”. E cosa cambia, concretamente? “Tutto. Per la prima volta vengono fissati nero su bianco i fabbisogni: 15 milioni di metri cubi all’anno alla Valdichiana, di cui circa 4,2 alla Valtiberina. Si definisce quanta acqua può essere usata per uso irriguo, quanta per uso civile, come e quando. E soprattutto si mette ordine. Fino ad oggi ognuno captava in autonomia, senza un quadro generale”. Che ruolo ha avuto l’Autorità di bacino? “Centrale dal punto di vista istruttorio dei fabbisogni e della pianificazione a medio e lungo periodo. Siamo stati noi a promuovere, costruire e scrivere l’accordo tecnico, insieme alle Regioni e al Commissario nazionale alla siccità. Abbiamo studiato i fabbisogni reali, valutato l’impatto ambientale sui nostri corpi idrici superficiali e sotterranei, previsto le priorità. Un lavoro di oltre due anni”. Come si collega Montedoglio alla sfida ambientale? “E’ un rapporto che ha tutte le condizioni di partenza per poter diventare un esempio di sostenibilità ambientale sociale ed economica. La Toscana oggi preleva circa il 70/80% dell’acqua da falde sotterranee, ma in stagioni siccitose le falde non si ricaricano. Con Montedoglio possiamo alleggerire quei prelievi, ridurli fino ad azzerarli, usare l’acqua invasata e proteggere le risorse naturali, disponendo così di un tesoretto sotterraneo tanto prezioso quanto intoccabile. L’accordo parla anche di investimenti. Di cosa si tratta? “Abbiamo previsto interventi sia per l’utilizzo civile che irriguo. Per l’uso irriguo ad esempio, occorre realizzare le cosiddette reti secondarie in Val di Chiana e favorire così la creazione dei distretti irrigui 23, 38 e 39. Così l’acqua potrà arrivare a tutti gli agricoltori e non essere solo a beneficio delle grandi realtà che hanno sede proprio lì e che si sono organizzate legittimamente in autonomia”. E sul fronte civile? “Raddoppiamo l’acqua disponibile per uso potabile, in particolare per Arezzo e i comuni vicini. È un sollievo enorme: meno prelievi da pozzi, più sicurezza e qualità”. C’è chi teme che la Valtiberina venga penalizzata. È così? “Assolutamente no. Anche la Valtiberina è inclusa, con fabbisogni censiti e riconosciuti. Passerà dai circa 3 milioni attuali a oltre 4 milioni di metri cubi l’anno. La Valdichiana riceve di più solo perché ha un fabbisogno maggiore, certificato. L’accordo è basato su dati oggettivi”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione