È stato approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail il nuovo Piano triennale per la prevenzione 2025-2027, documento strategico che orienterà le politiche e gli interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei prossimi anni. Il Piano definisce obiettivi, strumenti e ambiti prioritari di azione, coerenti con la Strategia europea 2021-2027 e con l’Agenda ONU 2030.
Uno scenario in trasformazione: nuove sfide e priorità
Il documento, articolato in sei sezioni, parte dall’analisi del contesto socio-produttivo attuale, segnato da sfide trasversali: invecchiamento della popolazione attiva, transizione ecologica e digitale, introduzione di intelligenza artificiale e robotica. In questo quadro, la prevenzione viene intesa come sistema integrato di azioni per tutelare la salute dei lavoratori e rafforzare la cultura della sicurezza, in linea con il concetto di Total Worker Health.
Il ruolo dell’Inail nel sistema istituzionale
Ampio spazio è dedicato alle funzioni esercitate da Inail, come previste dal D.Lgs. 81/2008: consulenza tecnica e scientifica, validazione di buone prassi, partecipazione a comitati nazionali e internazionali, gestione dei bandi di finanziamento (come il bando ISI), attività normative in collaborazione con UNI e Accredia, e cooperazione con Eu-Osha e altri organismi sovranazionali.
Dati, strategie e azioni di prevenzione
La terza e la quarta parte del Piano presentano i dati statistici più recenti su infortuni e malattie professionali e tracciano le principali direttrici di intervento. Tra queste:
- Promozione della sicurezza tra i giovani con progetti educativi e campagne informative;
- Prevenzione integrata con le politiche ambientali e di sostenibilità;
- Supporto all’innovazione per le PMI nei settori ad alto rischio;
- Ricerca applicata e trasferimento tecnologico per nuove soluzioni di prevenzione.
Informazione, normativa e collaborazione
Il Piano evidenzia il contributo dell’Inail alla definizione di norme tecniche e alla diffusione delle informazioni sulla sicurezza tramite protocolli, eventi, accordi con enti pubblici e attività di comunicazione su media e social. Si rafforza la collaborazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro e con le Regioni per l’accesso ai dati su esposizioni e infortuni.
Formazione e supporto alle imprese
Grande attenzione è rivolta alla formazione continua, con interventi rivolti alle figure della prevenzione aziendale, al personale della PA, al mondo scolastico e universitario. Viene inoltre confermato il ruolo strategico del bando ISI e dei servizi di consulenza per l’adozione di Sistemi di gestione della salute e sicurezza (SGSL) e Modelli organizzativi 231.
Attuazione territoriale e sinergie locali
Le Direzioni regionali e provinciali dell’Istituto saranno protagoniste nell’attuazione del Piano, attraverso accordi con Regioni, Province autonome, scuole e ITS Academy per promuovere progetti formativi e culturali. L’obiettivo è diffondere in modo capillare i principi della prevenzione anche nei contesti produttivi più complessi.
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