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10 punti essenziali per rilanciare Gnl e BioGnl


Il mercato del Gnl in Italia è un settore “vivo ma che ha ancora campi enormi inesplorati di crescita” per dirla con le parole di Costantino Amadei presidente Gruppo GNL di Assogasliquidi-Federchimica rispetto al quadro del comparto offerto dall’analisi di Bip all’evento “Il GNL ed il BioGNL, soluzioni dell’oggi e del futuro per la decarbonizzazione dei trasporti e dell’industria. Presentazione Report 2024” del 16 giugno 2025 a Roma.

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Gnl e bio Gnl infrastrutture e interporti

In questo contesto sottolinea Amadei è emerso come il GNL, “sempre più nei suoi sviluppi in bioGNL” sia “strategico per la politica energetica del nostro Paese, in quanto è la soluzione reale, concreta e disponibile per la decarbonizzazione del traffico marittimo e dell’autotrasporto pesante, così come degli utilizzi per alcune utenze industriali off-grid e di
alcune comunità locali”. Sulla base di questo dato ha quindi annunciato come l’Associazione abbia predisposto “un apposito Piano di rilancio del settore del GNL e del BioGNL, basato su 10 punti essenziali”.

Un Piano che strizza l’occhio anche a quanto sta avvenendo in Cina per cui l’elettrificazione dei trasporti è perseguita sulle autovetture mentre nei mezzi pesanti si investe in Gnl e che approva alcune misure previste dal Governo ma ne chiede una seria accelerazione attuativa.

Rilanciare gnl e biognl i dieci punti di Assogasliquidi

  1. Necessità di una revisione urgente del regolamento comunitario sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti.
    Su questo l’associazione richiede di inserire nel testo “il c.d. “carbon correction factor” che consente di valorizzare l’impiego dei biocarburanti e di considerare le riduzioni di
    anidride carbonica che i biocarburanti stessi (e quindi anche il bioGNL destinato
    all’alimentazione dei mezzi per l’autotrasporto) assicurano nel loro intero ciclo di
    vita”.
  2. Un credito di imposta strutturale che duri almeno un triennio per le spese connesse all’acquisto di carburante Gnl e BioGnl da parte delle imprese di autotrasporto. Suggerendo la forma di “un contributo sottoforma di tax credit pari al 20% delle spese
    per l’acquisto di GNL e del 40% per quelle connesse al BioGnl con premialità
    per i mezzi di nuova immatricolazione”.
  3. Incrementare in maniera considerevole il c.d. fondo investimenti per l’acquisto di mezzi pesanti da parte delle imprese di autotrasporto, stabilendo forti premialità per chi decide di acquistare un mezzo ad alta sostenibilità alimentato a Gnl/Biognl rispetto alle propulsioni tradizionali.
  4. Ridurre in modo strutturale il pedaggio autostradale per i veicoli alimentati a Gnl/BioGnl, così come le tasse portuali per le navi alimentate a Gnl (anche in versione dual fuel) che scalano i porti italiani.
  5. Esentare dal pagamento della tassa automobilistica (bollo) i veicoli pesanti alimentati a Gnl, in linea con quanto fatto già in alcune regioni (vd., ad esempio, la regione Liguria).
  6. Definire in tempi brevi i quadri strategici previsti dal nuovo regolamento afir per i settori dell’autotrasporto e del marittimo.
  7. Introduzione di meccanismi certi che permettano di destinare i proventi delle aste Ets a misure di decarbonizzazione nei settori che li generano, stimolando l’utilizzo di BioGnl e Gnl (es. rinnovo delle flotte sia dell’autotrasporto che dell’armamento, conversione impianti industriali).
  8. BioGnl, garantendo la continuità dei sistemi incentivanti per la produzione del biometano, in linea con quanto fino ad ora fatto con i provvedimenti del 2018 e del 2022, prevedendo nuove forme di incentivazione che dovrebbero supportare la crescita della produzione di biometano una volta terminati i fondi stanziati dal pnrr.
  9. Assicurare il riconoscimento delle garanzie di origine ai fini ets (sia ets1 che ets2), anche per abilitare il pieno potenziale del meccanismo della «virtual liquefaction» e garantire certezze alla filiera circa la documentazione da utilizzare per valorizzare correttamente il prodotto di origine bio.
  10. Garantire l’adozione omogenea delle linee guida per il bunkeraggio di Gnl

Il quadro del comparto

Nel complesso dallo studio Bip emerge un settore cha ha diversi asset di sviluppo anche in linea con la transizione energetica. Dimostra inoltre l’attenzione del modello in corso in Cina in cui si sviluppa il comparto del trasporto pesante.

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