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“Grazie ai conti in ordine siamo in grado di rispondere con ulteriori risorse ai bisogni sociali, investendo su una crescita sostenibile” — Emilia-Romagna Notizie


Bologna – Sessanta milioni di euro in più per consolidare la crescita e lo sviluppo dell’Emilia-Romagna. Con più fondi per la tutela della salute, ulteriori risorse per rafforzare la sanità territoriale e andare oltre i Livelli essenziali di assistenza (Lea) che l’Emilia-Romagna garantisce al grado più alto nel Paese, aggiungendo nuove prestazioni a quelle già assicurate dal servizio sanitario regionale. E poi, risorse per alimentare un fondo rotativo per la qualificazione energetica delle imprese e per il sostegno alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, nonché interventi per il settore agricolo e per l’ambiente. Infine, ulteriori risorse sono destinate al turismo, alla cultura, allo sport per i grandi eventi, politiche che contribuiscono all’attrattività del nostro territorio.

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Sono le priorità dell’Assestamento di Bilancio 2025, definite dalla Giunta regionale in piena coerenza con il bilancio di previsione approvato a marzo. La legge inizierà ora il proprio iter assembleare nelle Commissioni fino all’approvazione in Aula entro la fine di luglio. Assestamento che consente di garantire la continuità dei servizi, la sostenibilità del sistema sociosanitario, l’attuazione spedita dei programmi europei e delle politiche di sviluppo settoriali e territoriali.

L’Assestamento aggiorna il Bilancio di previsione anche in base ai risultati del rendiconto dell’esercizio precedente. Nel 2024 la Regione Emilia-Romagna ha registrato un risparmio pari a 191,5 milioni di euro, una consistente disponibilità di cassa (a fine esercizio il fondo cassa supera i 1.376 milioni) ma anche il rispetto dei tempi medi di pagamento (in media 16 giorni in meno rispetto ai 30 gg previsti per legge). Senza fare ricorso a nuovo indebitamento, sempre nel 2024, con mezzi regionali sono stati finanziati investimenti per oltre 152,4 milioni. Allo stesso tempo si è ridotto ulteriormente, il debito complessivo, che risulta ad oggi di 350,5 milioni di euro pari 79,9 euro pro capite. Un dato che posiziona l’Emilia-Romagna come la regione più virtuosa del Paese nel rapporto debito/PIL.

In un quadro condizionato negativamente dai conflitti armati e dalle tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando, dal deterioramento delle relazioni commerciali e dalla vulnerabilità finanziaria per il nostro Paese, permangono le criticità dettate dal contributo molto severo alla finanza pubblica imposto alle Regioni dal Governo nazionale.   

“Ciò nonostante, grazie ai conti in ordine- hanno commentato il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi– siamo in grado di rispondere con ulteriori risorse ai bisogni sociali, senza rinunciare a misure per la crescita che vada di pari passo con la coesione sociale e territoriale. A fronte di un’insufficienza ormai cronica del Fondo sanitario nazionale, il positivo risultato di gestione 2024, unitamente alla manovra finanziaria approvata a marzo, ci consente di conseguire l’equilibrio sanitario 2024 e accelerare il meccanismo di rientro del disavanzo del bilancio sanitario, obiettivo prioritario nell’avvio di questa legislatura. Un risultato decisamente positivo che, in una situazione complessa, dimostra la solidità dei conti pubblici dell’amministrazione regionale”.

Approvati dalla Giunta anche il Documento di economia e finanza regionale – DEFR  2026-2028, che dà avvio anche al prossimo ciclo di programmazione e il progetto di legge cosiddetto REFIT. L’approvazione del DEFR 2026-2028 avviene a pochi mesi dal primo DEFR di legislatura (riferito al triennio 2025-2027). Il Documento pertanto aggiorna gli scenari di contesto e puntualizza ulteriormente gli obiettivi strategici dell’Amministrazione regionale.  Con il progetto di legge di Abrogazione e modifica di leggi e disposizioni regionali, approvato in collegamento con la Sessione europea 2025 (c.d REFIT), invece, si avviano anche le prime misure di semplificazione, in un piano di interventi che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi mesi.

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La manovra in sintesi

Sanità – Circa 33 milioni sono destinati alla tutela della salute, risorse che vanno a finanziare misure di assistenza di livello superiore a quelle ritenute essenziali (Lea), per le quali non è consentito utilizzare il Fondo sanitario nazionale. Tra questi gli indennizzi per gli emotrasfusi, l’attivazione del numero unico europeo 112 ma anche il contributo per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti in cura per patologie oncologiche o l’esenzione dal ticket di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione. Dall’altra, con 10 milioni di euro di risorse regionali si garantisce il completamento degli investimenti in infrastrutture per la medicina territoriale (Case e ospedali di Comunità) finanziati in Emilia-Romagna dal Pnrr affinché nessun cantiere debba rallentare o fermarsi.

Competitività e transizione ecologica – Sono 11,7 milioni i fondi rotativi per la qualificazione energetica e per il sostegno alla nascita di nuove imprese, 2,5 milioni per interventi a favore di alcuni settori del comparto agricolo, oggi in sofferenza, e agroalimentare (in particolare a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola e per la promozione della pera Igt).

Ambiente – Come negli anni precedenti, 5 milioni sono destinati all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR) per l’attuazione di un piano di azione ambientale per un futuro sostenibile.

Turismo, sport e cultura – Sono 4,2 i milioni destinati alla l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica; 4,1 milioni alla promozione di grandi eventi sportivi e di rilievo regionale e locale; 2,9 milioni per rafforzare le politiche culturali e a sostegno del patrimonio culturale.


Gianni Boselli



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