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Ovs subito al 100% di Goldenpoint. «Vendite ottime e sinergie sui costi»


Ovs anticipa i tempi dell’acquisizione di Goldenpoint «per accelerare il rilancio del brand e il pieno conseguimento delle sinergie» e registra un leggero aumento delle vendite nette nel primo trimestre, chiuso il 30 aprile.

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Di proprietà della Gilfin, Goldenpoint è uno dei più riconosciuti brand italiani di intimo e moda mare, grazie ad una rete di circa 380 negozi in location di grande prestigio. L’ingresso nella società da parte di Ovs, sottoscritto con un prestito obbligazionario convertibile ed acquisendo il 3% del capitale sociale per un importo complessivo di 3 milioni, era avvenuto un anno fa. L’accordo prevedeva di arrivare al 100% entro luglio 2029. Ma il gruppo veneziano della moda guidato da Stefano Beraldo ha deciso di anticipare i tempi e di salire subito al 100%.

«Dall’ingresso nel capitale, le attività condotte congiuntamente dai team di Ovs e Goldenpoint hanno infatti confermato i presupposti su cui si fondavano le aspettative di rilancio – dice una nota -. I prodotti sviluppati congiuntamente hanno riscosso ottimi apprezzamenti e performance di vendita. Le sinergie previste sul costo del prodotto sono state avviate e sono in linea con le attese. I 10 negozi ristrutturati secondo il nuovo format, stanno già generando una buona crescita dei risultati. L’apertura nelle ultime settimane di 22 nuovi negozi in franchising testimonia il forte interesse che il marchio suscita nei partner commerciali».

In un orizzonte temporale di breve-medio termine Ovs è confidente che Goldenpoint possa raggiungere livelli di redditività in linea o superiori alla media del gruppo. Nella seconda parte dell’esercizio 2025 si prevedono vendite per 50-60 milioni e un margine operativo lordo positivo. L’indebitamento finanziario a fine anno si attesterà nei dintorni di 25-30 milioni. L’acquisizione è finanziata interamente. Monica Grassi, azionista di controllo, resterà in qualità di amministratore.

Sul fronte dei conti del primo trimestre, il Gruppo Ovs registra vendite nette in salita dell’1% a 354,4 milioni e un margine operativo lordo rettificato a 28,1 milioni (-5,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), principalmente a causa dell’impatto inflativo sui costi di struttura. «Le nuove collezioni sono state ben accolte dai clienti, malgrado un mercato ancora frenato dalle incertezze del contesto macroeconomico e da una maggiore piovosità – commenta l’amministratore delegato del Gruppo Ovs, Stefano Beraldo -. Il principale driver di crescita si conferma l’offerta al pubblico femminile, con l’ottima performance anche di Les Copains. Prosegue l’eccellente andamento del segmento beauty, che rafforza l’attrattività di Ovs anche tra le fasce più giovani e che vedrà un ulteriore incremento delle superfici dedicate».

A livello di brand, Ovs prosegue la sua crescita, mentre Upim subisce un rallentamento dovuto soprattutto al confronto con la straordinaria crescita registrata nel primo trimestre del 2024. «Dal 1° maggio ad oggi le vendite risultano in ulteriore accelerazione – dice la società – Ci attendiamo che questo trend possa proseguire nella seconda parte del trimestre in corso». Il margine operativo lordo è in crescita sul 2024. In queste settimane Ovs sta finalizzando i primi accordi relativi agli acquisti della collezione primavera-estate 2026 «con rilevanti riduzioni di costo».

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