In Veneto l’apprendistato torna a essere protagonista nel panorama occupazionale regionale, rivelandosi un pilastro fondamentale per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e la trasmissione di competenze tecniche nei settori chiave dell’economia locale.
Un report congiunto di Confartigianato Imprese Veneto e Veneto Lavoro, presentato oggi, offre un quadro dettagliato sull’andamento di questo tipo di contratto nella regione, con un’attenzione particolare al comparto artigiano, da sempre cuore pulsante dell’economia veneta.
Lo studio si articola in due parti: una quantitativa, che analizza i numeri relativi ai contratti di apprendistato, la loro distribuzione geografica, i settori più coinvolti e le prospettive occupazionali a medio termine; e una qualitativa, che raccoglie testimonianze dirette di imprenditori, tutor aziendali e giovani apprendisti, mettendo in luce potenzialità e criticità del sistema.
I dati confermano una crescita significativa dell’apprendistato professionalizzante nel Veneto negli ultimi anni, con una leggera flessione solo nell’ultimo biennio. Particolarmente rilevante è il ruolo delle imprese artigiane, dove si concentra circa un quarto delle assunzioni con contratto di apprendistato nella regione.
Nel 2024 sono state 43.200 le nuove assunzioni con contratto di apprendistato, di cui 9.700 nel settore artigiano, che rappresenta più del 15% del totale delle assunzioni in questo ambito, a fronte di una media regionale del 6%. In totale, al 31 dicembre 2024, i contratti in essere sono 63.000, con un forte coinvolgimento nei settori industriali come le costruzioni, la metalmeccanica, il legno-mobilio e l’industria alimentare, oltre che nei servizi alla persona.
L’apprendistato professionalizzante si conferma il modello contrattuale predominante, con oltre 61.000 rapporti attivi e più di 16.000 negli artigiani. Inoltre, quasi la metà dei rapporti in apprendistato si trasforma in un contratto a tempo indeterminato entro cinque anni, un dato che nelle aziende artigiane raggiunge il 75%, evidenziando un elevato livello di stabilità e continuità occupazionale.
Le principali cause di conclusione anticipata del rapporto sono legate alle dimissioni volontarie dei giovani, spesso motivate dalla ricerca di nuove opportunità professionali, talvolta all’interno di altre aziende artigiane.
Dal punto di vista qualitativo, oltre il 70% delle imprese intervistate ha avuto esperienze recenti con l’apprendistato, e più della metà dichiara di avere apprendisti in forza, sottolineando un chiaro orientamento all’investimento nel capitale umano e al ricambio generazionale. Nonostante ciò, alcuni contratti non vengono portati a termine a causa di disallineamenti tra aspettative e realtà lavorativa o di scarsa motivazione da parte dei giovani.
Confartigianato Imprese Veneto e Veneto Lavoro auspicano ora un’azione comune tra istituzioni, imprese e mondo della formazione per rendere l’apprendistato più attrattivo e accessibile, anche attraverso semplificazioni burocratiche, incentivi mirati e un’efficace regia territoriale. Particolare attenzione sarà dedicata al rafforzamento della figura del tutor aziendale, modello già adottato con successo in molti paesi europei.
Valeria Mantovan, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto, ha sottolineato: «L’apprendistato è un pilastro delle nostre politiche per il lavoro e la formazione, poiché unisce istruzione e impresa valorizzando la trasmissione di competenze tra generazioni. Continueremo a investire per rafforzarne l’efficacia e la diffusione».
Tiziano Barone, Direttore Veneto Lavoro, ha evidenziato come l’apprendistato rappresenti «uno strumento strategico per formare professionalità aderenti alle esigenze delle imprese, trattenendo talenti in un mercato del lavoro segnato dall’invecchiamento demografico».
Roberto Boschetto, Presidente Confartigianato Imprese Veneto, ha ricordato che «l’apprendistato non è un lavoro ‘di serie B’, ma un vero e proprio lavoro con valore aggiunto, fondamentale per garantire il ricambio generazionale e mantenere la qualità delle produzioni venete».
Tiziana Pettenuzzo, Direttore Confartigianato Imprese Veneto, ha aggiunto: «I dati dimostrano il grande valore dell’apprendistato, che prepara i giovani a ruoli concreti anche in tempi rapidi. La riforma del sistema è cruciale per allinearci agli standard europei e rispondere alle aspettative dei giovani».
Armando Sartori, Presidente Confartigianato Marca Trevigiana, ha infine evidenziato come «il laboratorio artigiano rappresenti un ambiente ideale per trasmettere competenze, anche in tema di sicurezza sul lavoro, rendendo i giovani un patrimonio prezioso per l’intera comunità».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link