Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

10 principi per trasformare l’economia e massimizzare il benessere delle persone


Per oltre un secolo l’economia neoclassica ha dominato il pensiero economico in ogni ambito. Ha dettato legge nei centri di ricerca e nelle istituzioni internazionali, ha influenzato i programmi universitari e delle politiche pubbliche, ha anestetizzato il dibattito pubblico sul tema. Al centro il solito dogma: la crescita del Pil quale condizione necessaria al benessere di un Paese. Una impostazione teorica che ha promosso un paradigma in cui la natura è considerata una risorsa inesauribile e separata dalla società, riducendo l’azione pubblica all’osso. Tuttavia, la realtà del 21esimo secolo ci costringe a tornare con i piedi per terra e a ripensare l’attuale economia.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Questo il tema al centro del rapporto pubblicato a maggio su Nature sustainability dal titolo “Ten principles for transforming economics in a time of global crises”. Il lavoro, frutto dell’analisi di 38 approcci alternativi – dall’economia ecologica alla decrescita, passando per i sistemi cooperativi e quelli indigeni – propone dieci principi suddivisi in quattro categorie (nell’immagine seguente). L’obiettivo è ambizioso: ridefinire le fondamenta dell’economia del futuro fornendo coerenza e visione comune a un nuovo pensiero economico con al centro la massimizzazione del benessere delle persone e la qualità ambientale.

La transizione economica

Segnato da crisi sistemiche – quali il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, l’acuirsi delle disuguaglianze -, il periodo che viviamo rende sempre più evidenti i limiti strutturali dell’economia neoclassica. L’idea che i mercati siano in grado di allocare le risorse in modo ottimale senza l’intervento dello Stato appare non solo teoricamente fragile, ma anche politicamente scorretta e ambientalmente pericolosa, dice lo studio. Basti pensare alle emissioni di gas serra: rappresentano il “fallimento di mercato” per eccellenza, dove i costi generati dai gas climalteranti vengono scaricati sulle spalle della collettività in termini monetari e in termini di qualità della vita. Il tutto, mentre i profitti restano concentrati nelle mani di una piccola élite.

Eppure, nel corso degli anni, non sono mancati i tentativi per costruire una “nuova economia” fedele ai criteri di giustizia, resilienza e sostenibilità. Il problema è che restano frammentati e incapaci di generare una narrazione condivisa, in grado di sostituire il “pensiero mainstream”. Un vuoto che prova a riempire il Rapporto pubblicato su Nature.

I 10 principi su cui basare una nuova economia

I primi due principi afferiscono alla sfera olistica. Anziché trattare l’economia come una tema separato dalla società e dalla natura, il nuovo pensiero è chiamato a riconoscere che l’attività economica dipende ed è integrata nei sistemi sociali e ambientali. Se vogliamo metterci al riparo dalle crisi ecologiche e combattere le disuguaglianze, occorre dunque mettere in discussione “la crescita a tutti i costi” e il Pil quale unico indicatore di benessere. Ciò però richiede un approccio interdisciplinare, che sappia leggere la complessità e coniugare i contributi provenienti da diverse discipline.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Se vogliamo garantire a ogni individuo di vivere una vita dignitosa, bisogna riconoscere che esistono dei limiti ecologici da non superare. È questo il concetto che ruota dietro i tre principi della realtà ecologica individuati nell’analisi. Occorre dunque ammettere sia che è impossibile una crescita illimitata su un pianeta con precisi limiti biofisici e biochimici, sia che il capitale naturale non può essere sostituito all’infinito da alternative create dall’attività umana. La tecnologia non basta, non è la panacea di tutti i mali: abbiamo bisogno di ecosistemi in salute e di iniziative circolari e rigenerative.

Il quinto e il sesto principio abbracciano la dimensione sociale sottolineando l’importanza di adottare una visione condivisa dei valori e dei comportamenti umani. Alla base c’è l’aspetto motivazionale delle persone, il quale va ben oltre il mero interesse individuale. Dignità, autonomia, senso di comunità e libertà di pensiero sono esigenze fondamentali che non possono essere messe in discussione. All’interno di questo contesto, i concetti di equità, uguaglianza e giustizia diventano priorità da perseguire, anche per contrastare le profonde disuguaglianze prodotte e alimentate dagli attuali modelli economici.

Ridefinire il modo con cui vengono prese le decisioni economiche è l’obiettivo degli ultimi tre principi. La centralità delle relazioni e dell’affrancamento sociale prevedono che l’economia sia orientata al rafforzamento delle comunità e alla promozione del bene comune, anziché all’accumulazione di ricchezza individuale. Per questo motivo i sistemi economici devono integrare nuove modalità di partecipazione e cooperazione, garantendo alle persone un ruolo attivo nelle scelte che incidono sulle loro vite. Un reale miglioramento della vita delle persone implica, inoltre, due importanti cambiamenti: il superamento del modello del capitalismo estrattivo, che sta distruggendo il nostro pianeta, e delle mentalità coloniali, che hanno emarginato le prospettive delle popolazioni, in particolare quelle indigene e del Sud del mondo.

Crisi climatica, disuguaglianze crescenti, instabilità geopolitica, fragilità sanitarie esacerbate dal post Covid-19 sono una serie di emergenze che siamo costretti oggi ad affrontare. Ma è proprio nei momenti di profonda crisi, ricorda infine lo studio, che possono aprirsi spiragli per un cambiamento radicale. E tante comunità, imprese e governi stanno già sperimentando nuove soluzioni economiche ispirate dalla cooperazione, dalla giustizia sociale e dalla sostenibilità ambientale. Dai bilanci del benessere in Nuova Zelanda alla leadership ambientale della Costa Rica, fino agli esempi delle imprese cooperative e dei progetti portati avanti dalle popolazioni indigene. La sfida è rendere queste esperienze la nuova normalità, magari dominante.

 

Copertina: Unsplash



Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!