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Bonus giovani, cosa cambia dal 1° luglio


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Dal 1° luglio 2025, l’esonero dal versamento dei contributi previsto dal Bonus giovani sarà garantito soltanto se l’assunzione o la trasformazione del contratto a tempo indeterminato di un lavoratore under 35 implica “un incremento occupazionale netto” nell’azienda. La precisazione arriva dall’Inps, in seguito alla sistemazione del Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027 e alle indicazioni della Commissione europea.

Il Bonus, previsto dal decreto Coesione, consiste nell’esonero totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, esclusi i premi e contributi Inail, fino a un massimo di 500 euro al per ogni lavoratore, nel rispetto dei limiti di spesa e delle procedure stabilite dal Programma nazionale.

Il Bonus giovani si applica a chi è stato assunto o ha visto la trasformazione del contratto di lavoro dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 per lavoratori al di sotto dei 35 anni, mai assunti a tempo indeterminato in precedenza. Il governo ha stanziato fino a 1,429 miliardi di euro tramite il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, cofinanziato dall’Unione Europea.

Le differenze tra le regioni

Per chi lavora in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’importo massimo dell’esonero può aumentare fino a 650 euro al mese, fermo restando il limite del 50% dei costi salariali. Una procedura analoga a quella prevista dal Bonus donne. 

I nuovi requisiti

L’Inps sottolinea che per usufruire del Bonus giovani, a partire dal 1° luglio 2025, è indispensabile rispettare il requisito dell’incremento netto dell’occupazione. Perciò il modulo di domanda è stato aggiornato ed è stata inserita una specifica dichiarazione per attestare la realizzazione e il mantenimento di tale incremento occupazionale netto, come previsto dall’articolo 22, comma 1, del decreto-legge 60/2024.

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La domanda

La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro attraverso il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) a partire dal 16 maggio, seguendo le istruzioni contenute nella circolare Inps. Per il bonus maggiorato a 650 euro (destinato alle regioni meridionali), la domanda deve precedere l’assunzione, pena la perdita del beneficio. Per il bonus da 500 euro è invece consentita la richiesta anche dopo l’assunzione. 

Successivamente, l’Inps verificherà la disponibilità dei fondi e comunicherà l’esito. Dichiarazioni false o usi impropri comporteranno recuperi e sanzioni.

La domanda deve contenere i dati identificativi dell’impresa e del lavoratore, la tipologia di contratto, la retribuzione media mensile, l’aliquota contributiva datoriale e la sede effettiva di lavoro. Il rapporto di lavoro deve iniziare tassativamente entro 10 giorni dall’accettazione della domanda.

Inoltre sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato, le imprese in difficoltà e i datori che non hanno rimborsato eventuali aiuti di Stato.

I vincoli

L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive, ma è compatibile senza riduzioni con la massima deduzione prevista dalla riforma IRPEF, prorogata fino al 2027. Nei sei mesi che precedono l’assunzione, inoltre, non devono essere effettuati licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi nella stessa unità produttiva.

In caso di licenziamento

Il Bonus viene revocato con recupero delle somme già erogate se il datore di lavoro licenzia, nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, il lavoratore assunto o un altro giovane con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva, per giustificato motivo oggettivo.

Un primo bilancio

Tra il 16 e il 30 maggio 2025 sono state presentate più di 60mila domande per accedere all’incentivo. La maggioranza riguarda l’esonero dal versamento dei contributi per le assunzioni di under 35 non dirigenziali, con 55.525 richieste per un totale di circa 579 milioni di euro utilizzati.

Le domande per l’esonero rivolto a donne senza impiego retribuito da almeno 24 mesi sono state 4.960 (poco più di 54 milioni di euro spesi sui 479 milioni disponibili). 

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